R27 - Osservazione & Ricerca interiore - Seconda parte: Yoga Nidra

Questo video contiene una meditazione guidata che si ispira alla pratica dello Yoga Nidra, con la quale sarà possibile integrare lo strumento evolutivo espresso dai diversi livelli di osservazione, descritti nella prima parte del video, che è importante ascoltare prima di fare questa pratica ( • R26 - Osservazione & R... ).
Cercare un posto adeguato, dove sia possibile sdraiarsi e rimanere indisturbati per tutto il tempo della pratica. È naturalmente possibile praticare questa meditazione più di una sola volta (non nello stesso giorno), onde accrescerne l’efficacia.
Per chi desidera approfondire, rimandiamo al Numero 3, Anno 2012, della rivista ad accesso aperto AutoRicerca (autoricerca.ch).
L'audio può essere ascoltato anche su SoundCloud: / osservazione-seconda-p...

Пікірлер: 17

  • @carpusi848
    @carpusi848Ай бұрын

    Una delle più belle pratiche di yoga nidra mai fatta in più di 20 anni di yoga. Grazie

  • @autoricerca

    @autoricerca

    Ай бұрын

    Grazie per il cortese apprezzamento, mi fa molto piacere.

  • @marisa3213
    @marisa32139 ай бұрын

    questo yoga nidra , mi aiuta e mi da molto ,ho scoperto che riesco a seguirlo meglio la mattina appena sveglia ,mi permette di stare sveglia e seguire il percorso più rilassata . buona giornata e grazia per questo insegnamento prezioso

  • @autoricerca

    @autoricerca

    9 ай бұрын

    Grazie per il prezioso feedback, che mi incoraggia a pubblicare altro materiale (appena trovo un po' di tempo 😅)

  • @HardcoreGamerVG
    @HardcoreGamerVG Жыл бұрын

    Grazie infinite per la bellissima meditazione guidata!! ☺💛🙏🙏

  • @autoricerca

    @autoricerca

    Жыл бұрын

    Grazie a te 🙏

  • @martavenanzetti7016
    @martavenanzetti70162 ай бұрын

    È stato piacevole

  • @autoricerca

    @autoricerca

    2 ай бұрын

    Mi fa piacere

  • @taniapierini1548
    @taniapierini154810 ай бұрын

    Grazie per questa bella e ipnotica meditazione di yoga nidra 🙏

  • @autoricerca

    @autoricerca

    10 ай бұрын

    Grazie a te per l’apprezzamento

  • @giancarlocannatagalante1730
    @giancarlocannatagalante173010 ай бұрын

    Sei il massimo 👏👏

  • @autoricerca

    @autoricerca

    10 ай бұрын

    Grazie.

  • @anna_64
    @anna_64 Жыл бұрын

    Ciao, soffro di mal di schiena anche col materassino, la pratica è efficace anche sul letto? Grazie

  • @autoricerca

    @autoricerca

    Жыл бұрын

    Lo è sicuramente. Quando sei sdraiato sul letto, la maggiore comodità potrebbe semplicemente indurre più facilmente il sonno. Ma a parte questo, va benissimo.

  • @anna_64

    @anna_64

    Жыл бұрын

    @@autoricerca grazie! ☺️

  • @glubrix
    @glubrix Жыл бұрын

    Buongiorno, attenzione al possibile verificarsi di paralisi del sonno (sono rimasto bloccato cosciente senza potermi muovere per una intera giornata), allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche che possono durare anche diverse ore. Mettere una sveglia molto rumorosa per non superare l'ora di rilassamento in nessun caso

  • @autoricerca

    @autoricerca

    Жыл бұрын

    Grazie del messaggio. L’indicazione di non superare l’ora di rilassamento “in nessun caso” non è corretta, secondo la mia esperienza. Innanzitutto, perché la profondità con cui possiamo entrare in determinati stati di rilassamento non è una funzione unicamente della durata del processo di rilassamento. Più importante è comprendere la natura dei fenomeni che è possibile sperimentare alfine di viverli senza paure e a volte addirittura sfruttarli. Il fenomeno di cui parli, la “paralisi del sonno”, viene a volte anche definito “catalessi proiettiva”, o “paralisi ipnagogica”, “paralisi notturna”, ecc. È caratterizzata da rigidità delle membra (che appaiono come estremamente pesanti), mancanza di sensibilità, respirazione lenta, ma soprattutto dall’impossibilità di muovere il proprio corpo fisico (a parte in certi casi gli occhi, la lingua, o alcuni lievissimi movimenti delle estremità degli arti), pur trovandosi consapevolmente al suo interno, cioè nella condizione “intrafisica”. Tale condizione di atonia muscolare generalizzata (ad eccezione della funzione respiratoria) è espressione di una disconnessione del centro motorio dal centro intellettivo. Viene solitamente ritenuta un disturbo del sonno, causato da stress e da cicli di sonno irregolari, che portano a un’alterazione del livello abituale di lucidità con il quale viviamo il passaggio dello stato ipnagogico. Ma per chi contempla la possibilità di una para-anatomia e para-fisiologia dell’essere umano (secondo la quale la nostra manifestazione non si ridurrebbe unicamente al corpo fisico), questo fenomeno di paralisi sarebbe in relazione al processo di disconnessione dei veicoli, e avrebbe come funzione anche quella di proteggere l’individuo dai pericoli di eventuali movimenti inconsulti, dovuti a ripercussioni in provenienza sia dall’attività extrafisica della coscienza, quando questa è proiettata, sia dall’attività onirica. Ora, oltre ai nomi già evocati, questo particolare stato di “catalessi somatica” ha ricevuto, a livello popolare, dei nomi assai poco rassicuranti, come ad esempio quello di “terrore notturno”. Infatti, come è facile immaginare, se non si è a conoscenza dell’origine (e assenza di pericolo) di tale condizione (che andrebbe sfruttata al meglio, ad esempio, per facilitare una proiezione lucida), questa è indubbiamente in grado di promuovere estremo disagio nella persona che la sperimenta, che in taluni casi può sfociare in vere e proprie crisi di panico. In altre parole, la catalessi proiettiva è sicuramente una delle cause principali di “proiettofobia”, cioè di paura patologica riguardante il processo di esteriorizzazione della coscienza. Ma se non ci si lascia sopraffare dalla paura, non è difficile svegliarsi anche in stato di catalessi proiettiva (se non scegliamo di sfruttarla per produrre uno stato extracorporeo lucido). Come fare? Molto semplicemente, senza avere alcuna fretta e rimanendo perfettamente calmi (perché lo ripeto non c’è alcun pericolo), si cercherà di promuovere dei micromovimenti, ad esempio degli occhi, della lingua, dell’estremità delle dita, ecc. Si cercherà inoltre di rendere la respirazione progressivamente più intensa, e in ultimo esercitare la volontà ferma di muovere il corpo, ad esempio ruotandolo sul tronco.