Le rollercoaster run per la tecnica, la forza e la velocità

Спорт

In questo video vedremo come lavori con frequenti cambi di pendenza siano in grado di migliorare, in particolar modo, la tecnica di corsa.
Indice
00:00 Introduzione
00:54 Esempio pratico
02:05 Istruzioni per l'uso
04:24 A cosa serve
05:27 Perché aiuta a migliorare la tecnica di corsa
10:36 Alcune raccomandazioni

Пікірлер: 13

  • @Arrigo-ez9jy
    @Arrigo-ez9jy16 күн бұрын

    Ciao Luca grazie anche stasera ho imparato qualcosa io la fase di volo pensavo fosse sbagliato tante mie foto ero in volo e pensavo sicuramente è il mio stile 😅😅😊😊

  • @jackjho
    @jackjho16 күн бұрын

    Ciao Luca " una Domanda : a proposito degli Elementi invariati nella corsa ! ma la fase di volo è presente anche nelle salite ? oh dipende dalla pendenza ? e magari anche dall'atleta ? Ottimo video . grazie

  • @melsh76

    @melsh76

    16 күн бұрын

    Ciao Giovanni, come dici tu, la fase di volo in salita diminuisce all'aumentare della pendenza; ovviamente dipende anche dalle caratteristiche del runner. Per questo, nel fare questo allenamento sarebbero da evitare salite ripide perchè, minimizzando (o annullando) la fase di volo, questo "elemento invariato" sarebbe meno stimolato.

  • @morinimorini1509
    @morinimorini150916 күн бұрын

    Molto interessante. Grazie. Si può fare anche con il tapis rulant, evidentemente senza discesa, e se si quale potrebbe essere un esempio. Grazie

  • @melsh76

    @melsh76

    16 күн бұрын

    Ciao Morini Morini, questo allenamento con il tapis roulant rischia di diventare incompleto e molto difficile. Mi spiego meglio: come hai già precisato tu, la parte in discesa non verrebbe effettuata, quindi verrebbe a mancare già metà dello stimolo allenante. La difficoltà invece, è relativa al fatto che per ogni pendenza sarebbe necessario conoscere anche la velocità associata alla percezione di “Corsa media”. Infatti, se l’allenamento va fatto ad “intensità percepita di Corsa media”, tutte le volte che si cambia la pendenza sarà necessario anche variare la velocità al fine di mantenere la stessa percezione dello sforzo. Quindi si dovrebbe conoscere, a priori, ogni velocità associata ad ogni pendenza al fine di avere sempre un impegno “medio”. In ogni modo, volendo provarlo sul tapis roulant ci si potrebbe organizzare variando la pendenza (e di conseguenza anche la velocità) ogni 30-35”, di almeno il 3% ogni volta, variando tra pendenze che vanno dallo 0% a quella pendenza in cui si riesce ancora a correre con evidente fase di volo. A mio parere, gli allenamenti ideali da fare sul tappeto sono invece le “ripetute in salita”, quelle che vanno da 1’ a 5’; queste sono più facili da organizzare, e si accumula esperienza (cioè si trova la giusta velocità associata alla pendenza utilizzata) più facilmente. Anche questi sono stimoli “parziali” (non allenano la velocità), ma possono essere settimanalmente combinati con altri lavori all’aperto. In ogni modo, per chi è esperto nell’utilizzo del tapis roulant, l’allenamento migliore da fare è il FARTLEK IN SALITA (www.mistermanager.it/lallenamento-intermittente-per-il-runner/#Il_fartlek_in_salita); è molto impegnativo, ma anche molto allenante. Fammi sapere non sono stato chiaro o hai altri dubbi.

  • @morinimorini1509

    @morinimorini1509

    16 күн бұрын

    @@melsh76 Spiegazione e informazioni eccellenti. Grazie

  • @francescomacri5373
    @francescomacri537313 күн бұрын

    Ciao Luca, non mi è chiaro il collegamento tra questo modo di correre ed il miglioramento della tecnica di corsa che ne consegue. Perché correndo su un circuito con salita, discesa e pianura porta a migliorare la tecnica di corsa? Grazie!

  • @melsh76

    @melsh76

    13 күн бұрын

    Ciao Francesco, questo concetto parte dalla “Teoria dell’apprendimento della forza” (detta in modo semplificato) di Frans Bosch. Partiamo dal presupposto che correndo in condizioni variabili (considerando anche il tipo di terreno, non solo la pendenza), ci sono elementi della tecnica di corsa che rimangono COSTANTI; nel video ho riportato l’esempio del “movimento di flessione di un’anca, quando l’altra di estende”, oppure “la fase di volo” (vedi immagine al minuto 7:23 del video)….ovviamente poi ce ne sono altri. Esistono anche degli elementi che VARIANO (per adattarsi alle condizioni diverse), come può essere il grado di piegamento della caviglia in fase di impatto al terreno…in salita si tende ad appoggiare maggiormente con la “punta verso l’altro”, mentre in discesa “la punta verso il basso”. Fatte queste 2 premesse, veniamo al punto per il quale questo contesto è allenante: variando la pendenza (soprattutto variandola spesso), il sistema motorio tende ad adattarsi al percorso modificando gli elementi che VARIANO (angolo della caviglia) e percependo come COSTANTI quelli che non variano (fase di volo, flessione dell’anca mentre l’altra si estende). Attraverso la variabilità il corpo percepisce quali aspetti del movimento sono invarianti nella pratica, e di conseguenza “apprende” gli elementi più importanti (cioè quelli costanti). In questo modo la corsa diventa più efficiente. Provo a farti un altro esempio….prendi un giocatore che sta imparando il “terzo tempo a canestro” (rincorsa in 3 passi e tiro). Partendo da posizioni diverse e da distanze diverse, ci saranno elementi del gesto tecnico che “varieranno” (per adeguarsi alle diverse condizioni di partenza), mentre altre che rimarranno “costanti” (come le sequenze dei vari movimenti accoppiati tra gambe e braccia). Facendo questo, il sistema motorio comprenderà (apprenderà) gli elementi che rimangono costanti, perfezionando il gesto e rendendolo meno dispendioso. Ripeto, questa è la teoria espressa da Frans Bosch (che peraltro condivido), un ricercatore olandese estremamente autorevole sull’allenamento della coordinazione e della forza. Fammi sapere se è tutto chiaro, altrimenti provo a farti altri esempi.

  • @francescomacri5373

    @francescomacri5373

    13 күн бұрын

    Ciao Luca e grazie per la risposta così dettagliata. Tuttavia mi sento di aggiungere che se avere una buona tecnica di corsa significa appoggiare il piede il più vicino possibile al baricentro, di mesopiede e non di tallone, avere un movimento delle braccia coordinato con le gambe ti domando: se uno corre in overstriding, atterra di tallone, si piega troppo in avanti abbassando il bacino, muove male le braccia, allenandosi col sistema da te descritto corregge anche in parte questi difetti?

  • @melsh76

    @melsh76

    12 күн бұрын

    Ciao @@francescomacri5373, la risposta alla tua domanda è un po’ complessa. Prendendo l’esempio dell’overstriding (cioè di una tecnica di corsa palesemente deficitaria) è da valutare quale sia la “colpa” di questo modo di correre. - Ad esempio, se c’è un deficit di forza nel gluteo medio (muscolo stabilizzatore) o del grande gluteo (muscolo stabilizzatore e “propulsivo”), l’obiettivo iniziale sarebbe quello di colmare le lacune di forza (con dell’allenamento funzionale), per poi integrarlo con della forza specifica (corsa in salita a varie intensità) e perfezionarla con le rollercoaster running. In sintesi: “lavori di forza per i muscoli deboli” -> “lavoro di attivazione con corsa in salita” -> “perfezionamento con rellercoaster”. - Se invece il runner ha sufficiente forza nelle catene, ma non attiva correttamente la muscolatura (quindi corre in overstriding), allora la sequenza sarebbe: “lavoro di attivazione con corsa in salita” -> “perfezionamento con rellercoaster” - Se invece un runner non ha apparenti lacune visibili nella tecnica di corsa, potrebbe (è da usare il condizionale, perché ogni atleta è diverso dall’altro) potenzialmente migliorarne l’efficienza con le rollercoaster run. In sintesi, l’efficacia delle rollercoaster run dipende dai livelli di forza del soggetto (a mio parere); infatti nel video ho specificato come siano da preferire dopo aver lavorato sufficientemente sulla forza (salite e, se necessario, allenamento funzionale). Faccio un’ultima precisazione: valutare l’efficienza della tecnica di corsa non è semplice (a meno si abbiano mezzi molto costosi a disposizione). Se ci sono lacune molto evidenti (come un marcato overstriding), è abbastanza semplice accorgersene, ma potenziali miglioramenti potrebbero essere presenti anche per chi non ha particolari lacune visibili ad occhio nudo. Fammi sapere se sono stato sufficientemente chiaro.

  • @francescomacri5373

    @francescomacri5373

    12 күн бұрын

    Grazie davvero, e scusami se ti ho costretto ad approfondire così tanto! Mi pare di capire che il Rollercoaster Run si inserisce in un sistema più complesso di potenziamento e di sviluppo della forza. Mi hai convinto! Per cui si apprende la novità che il luogo su cui si corre può migliorare la tecnica di corsa. Altra domanda: Ma lo schema del percorso deve essere per forza quello che hai descritto? Oppure basta avere un circuito ,o altro, con dentro salita, discesa e pianura, con le distanze descritte? Io avrei un circuito di circa 400 m con dentro 100/120m di salita , altrettanto di discesa e il resto di pianura da ripetere più volte, su sterrato. Cambia qualcosa per il raggiungimento dello scopo rispetto a quello da te descritto?

  • @melsh76

    @melsh76

    12 күн бұрын

    @@francescomacri5373 ti confermo che il circuito può essere un insieme di salite/discese/pianura su settori di lunghezza non elevata (massimo 150m), proprio perché è il cambiamento continuo della pendenza ad essere allenante. Quello che ho riportato io è un esempio di un percorso nel quale mi son trovato molto bene. Può andare abbastanza bene anche il circuito che mi descrivi; mi raccomando di fare il tutto con la massima gradualità come indicato nel video. Al limite, quando lo provi, fammi sapere le tue impressioni.

Келесі