Consigli per runner: easy days/hard days

Спорт

In questo video approfondiremo 2 aspetti importanti che riguardano la metodologia d'allenamento.
Il primo riguarda l'importanza dell'alternanza di carico e scarico, al fine di avere un incremento graduale e costante della condizione di forma.
In secondo riguarda invece la gestione dello sforzo all'interno dell'intera stagione.
Indice
00:00 Introduzione
00:58 L'importanza dell'intensità negli allenamenti di volume (corsa lenta e rigenerazione)
03:37 Cosa significa alternare carico e scarico
07:54 Quanto devono essere "pesanti" gli allenamenti nei vari momenti della stagione?
13:59 A quale intensità gli allenamenti di corsa lenta?
16:50 Respirazione nasale: un semplice dettaglio per correre alla giusta intensità ed avere altri possibili guadagni prestativi

Пікірлер: 11

  • @Arrigo-ez9jy
    @Arrigo-ez9jy17 күн бұрын

    Ciao carissimo ottimo video grazie per aver spiegato la tecnica del respiro con il naso e ha ragione il signore che dice che bisogna godersela la corsa e aggiungo dimenticarsi a casa l'orologio 😅😅 parlo per me ex agonisti i peggiori amatori😂😂

  • @melsh76

    @melsh76

    17 күн бұрын

    Ciao Arrigo, grazie per il commento!

  • @rodolphminchella9932
    @rodolphminchella993218 күн бұрын

    Ciao Luca, io da circa 2 mesi sto provando a correre le corse facili di recupero guardando i battiti " la famosa Z2" e comunque tenedo sempre in considerazione la sensazione.poi quando devo andare forte vado secondo quello che serve per il periodo.devo dire che fare le corse facili veramente facili funziona veramente.bisogna avere coraggio di mollare un po e godersi la corsa e sicuramente è uba strategia che paga nel lungo termine.

  • @melsh76

    @melsh76

    18 күн бұрын

    Ciao Rodolph grazie per il commento e per il riscontro!

  • @morinimorini1509
    @morinimorini150917 күн бұрын

    Molte grazie per il video. Potrebbe essere un buon obbiettivo correre TUTTA la corsa lenta respirando solo con il naso o bisogna fare solo il 50%.? La respirazione solo col naso va bene anche per i lunghi.? Grazie per le risposte.

  • @melsh76

    @melsh76

    17 күн бұрын

    Ciao Morini Morini, il definire una quota come il 50% deriva principalmente dalla mia esperienza; avendo il setto nasale leggermente deviato ho fatto molta fatica ad iniziare a correre respirando con il naso, ma con la giusta gradualità sono arrivato al 50% dei Km totali, percependone i benefici indicati nell’ultima parte del video. Ovviamente la fatica che si fa respirando con il naso è molto soggettiva; di conseguenza, non toglie che una parte dei runner possa arrivare ad una percentuale superiore al 50%. Quindi, il 50% è una cifra alla quale (con estrema gradualità) credo possano arrivare tutti (a meno di patologie o problematiche respiratorie). Se andando oltre si rischia di fare troppi Km con fatica respiratoria, allora è meglio fermarsi a questa percentuale, o anche inferiore (non siamo tutti uguali). Per quanto riguarda i lunghi, farli interamente respirando con il naso rischierebbero (a mio parere) di diventare eccessivamente faticosi, oppure di doverli fare troppo lentamente per il limite imposto dalla respirazione. Ma se un runner, dopo un periodo di adattamento, si trova meglio a respirare con il naso rispetto alla bocca, allora non toglie che possa fare anche i lunghi con la respirazione nasale….o un chilometraggio settimanale maggiore al 50% indicato sopra.

  • @morinimorini1509

    @morinimorini1509

    16 күн бұрын

    @@melsh76 Grazie per la risposta completa ed esauriente

  • @francescomacri5373
    @francescomacri537316 күн бұрын

    Dando per buono tutto quello che hai descritto, ti domando se esiste un criterio oggettivo per capire qual’ è il momento migliore per sfruttare la supercompensazione, facendo un altro allenamento “tosto”, o la decisione è lasciata alle sensazioni che si hanno di volta in volta? Grazie!

  • @melsh76

    @melsh76

    16 күн бұрын

    Ciao Francesco, ovviamente la giusta scelta nel modulare carico e scarico (cioè sfruttare la supercompensazione) dipende da un corretto approccio teorico alla METODOLOGIA D’ALLENAMENTO unita all’esperienza dovuta alla CONOSCENZA DI SE STESSI. Ovviamente non è facile, ma se si parte (nel periodo Generale) evitando carichi troppo impegnativi nei giorni di carico, allora si avrà maggiore certezza di recuperare tra un allenamento di carico e l’altro; incrementando gradualmente il carico di lavoro (scusa le ripetizioni) si avrà anche la certezza che la condizione incrementerà. Poi, nel periodo Specifico si avrà maggiore consapevolezza dei propri mezzi (e della propria condizione), e sarà più facile avere l’esperienza (e la sensibilità) di lasciare il giusto tempo di recupero tra un allenamento “tosto” e l’altro. Fammi capire se sono stato sufficientemente chiaro.

  • @francescomacri5373

    @francescomacri5373

    16 күн бұрын

    Ciao Luca, mi sembra di capire che ci sia come un filo conduttore che parte dal periodo generale quando le dosi di carico sono minime per incrementarle man mano che si va avanti per arrivare al periodo agonistico quando le dosi sono più massicce e diventa determinante non sbagliare i tempi.

  • @melsh76

    @melsh76

    16 күн бұрын

    @@francescomacri5373 Si, nel periodo Specifico (a ridosso delle gare) è fondamentale non sbagliare i tempi; ma se la condizione è buona e si ha un minimo di esperienza e consapevolezza, allora non difficile fare le cose giuste. Questo perchè ci si porta dietro l'esperienza dei primi 2/3 della stagione, e di conseguenza sulla propria capacità di recuperare.

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