Umberto Eco - Sulla letteratura (2002)

In un’intervista del 2002, Umberto Eco introduce la propria raccolta di saggi “Sulla letteratura” parlando della storia della critica nella letteratura italiana e della figura del critico letterario. L'autore accenna infine anche ai temi dei prezzi dei libri e delle scelte del grande pubblico.
"I libri sono un'assicurazione sulla vita, una piccola anticipazione di immortalità. All'indietro anziché in avanti." - Umberto Eco
Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932 - Milano, 19 febbraio 2016) è stato uno degli intellettuali più importanti della storia della cultura italiana: semiologo, filosofo, medievalista, massmediologo, scrittore, traduttore e docente universitario, durante la sua lunga carriera ha condiretto la casa editrice Bompiani (dal 1959 al 1975), contribuito alla formazione del Gruppo 63, storica neoavanguardia letteraria, e fondato nuovi pionieristici corsi di laurea (il DAMS e Scienze della Comunicazione all’Università di Bologna). Nel 1980 pubblica il bestseller mondiale Il nome della rosa, vincitore di innumerevoli riconoscimenti tra cui il Premio Strega nell’anno successivo, tradotto in 47 lingue e venduto in 30 milioni di copie.
[Rai Storia]

Пікірлер: 45

  • @CarloMinervini
    @CarloMinervini3 жыл бұрын

    Quanto manca questo grande uomo.

  • @flawless_undergoer
    @flawless_undergoer5 жыл бұрын

    Ammirabile Umberto Eco....Possa la sua anima nobilissima italiana godere della beatitudine celeste...

  • @manlioerta7221
    @manlioerta72212 жыл бұрын

    Ragionamento così profondamente fondato, come solo Umberto Eco sa fare, e , nello stesso tempo, condito con una sottile ironia che rende gustose le sue affermazioni. In effetti, definire "orgasmica" una lettura che dà piacere, senza spiegare perché ,può riguardare chi lo dice e "de gustibus non est disputandum , ma non motiva il piacere , né aiuta un lettore "comune " a diventare " un lettore esperto" o, quanto meno "un buon lettore". Grazie ad Andrea Cirla.

  • @annalisachiariello2470
    @annalisachiariello24704 жыл бұрын

    Grande Maestro , grazie ☺️

  • @masterjunky863
    @masterjunky8636 жыл бұрын

    Grazie maestro!

  • @elfomarcio
    @elfomarcio5 жыл бұрын

    Nella prima parte fa roferimento alla critica “orgasmica”. È un'ironia interessante che grazie a gente come Doug Walker e Cinemasins si sia invece passati alla critica masochista. Guardo un film col preciso intento di smontarlo, a prescindere da qualunque cosa la critica deve essere negativa, perché la critica negativa fa più click. E così gente che non ha nemmeno idea non dico di cosa sia l'analisi dei media, ma nemmeno del processo tecnico che sta alla base di una produzione cinematografica, ascende alla posizione di autorità grazie solo all'ignoranza della massa. Dio benedica Lindsey Ellis.

  • @alessandromaffi4498
    @alessandromaffi44984 жыл бұрын

    L'italiano è fido, veritiero , coraggioso, fedele, si trova più a suo agio con la forchetta che con la cucchiaio , meglio con la pizza che col farmaco, rispettoso nella trattativa, coerente solo nel cambiar umore a ogni vento.

  • @aladlammu4121
    @aladlammu41213 жыл бұрын

    "anche.i ginecologi s'innamorano" hahaha mitico

  • @andreamuratore9456
    @andreamuratore94565 жыл бұрын

    Umberto Eco io ti voglio bene! Lunga vita, amico mio

  • @Anna-lb7bw

    @Anna-lb7bw

    5 жыл бұрын

    lunga vita ?!

  • @sidneyalves1556
    @sidneyalves15563 жыл бұрын

    L'arte italiana è la migliore. la sua poesia, la sua lingua, la sua forza, la sua morbidezza, è Roma in terra.

  • @egelidos
    @egelidos2 жыл бұрын

    Lo studio scientifico della letteratura (della narrazione, dello stile, della prosodia) non diminuisce, ma accresce il godimento estetico. Ha ragione Eco. Ha in gran parte torto il prof. Keating

  • @ngn-ql5zd
    @ngn-ql5zd2 жыл бұрын

    La perdita della parte letteraria genera un movimento di ricerca che non nasce dal desiderio, ma dalla passione per la verità che plana sulle cose e sul mondo lasciando il senso di una preziosità che rende gelosi di sé stessi. Per questo si manifesta una gelosia più potente. Senza la consacrazione tutto questo è la vita, per questo ci vuole determinazione nel perseguire lo scopo senza ripiegarsi sulla colpa o la vergogna che non esiste, fino a quando resti un ospite. Dopo l'esame di giornalismo puoi guadagnare alcune certezze. Non ti senti responsabile di tutto. Si vede con altri sensi. Ti resta qualcosa di orientale/esotico. Dall'esperienza del volo che si realizza. Come si trattasse della Bibbia.

  • @geoffreylacroix2373
    @geoffreylacroix2373 Жыл бұрын

    La stoccata a Stephen King mi ha fatto piacere. Capiranno i suoi lettori che i suoi romanzi sono solo buon intrattenimento?

  • @dallagatadario
    @dallagatadario5 жыл бұрын

    Non sono d'accordo sulle sue conclusioni, in particolare l'impossibilità di una emergenza di una cognizione collettiva da una moltitudine di informazioni che va oltre quello che possa abbracciare umanamente il singolo. E tuttavia che piacere ascoltarlo, avrei voluto scambiarci qualche parola, mi sono solo accontentato di averlo ascoltato dal vivo durante i seminari di semiotica interpretativa in via marsala a Bologna tra il 2006 e il 2008. Ho intrapreso un'altra carriera, quella di medico, ma resto ancora e fondamentalmente un semiologia di formazione.

  • @atlantis8672
    @atlantis86723 жыл бұрын

    0:05

  • @claudiocinti4266
    @claudiocinti42664 жыл бұрын

    Certo, non è "conveniente" (come si legge da alcuni commenti) esprimere un parere difforme da quello degli ammiratori di un tale - si chiami egli Eco o Topolino - in uno spazio frequentato principalmente dagli ammiratori di quel tale. Ma se, tuttavia, lo si esprime - avendo magari letto diversi libri di Eco e l'Opera Omnia di Topolino - è da classificare come un "webete", costui, quando afferma civilmente che, poniamo, "Il nome della rosa" è un romanzetto di intrattenimento furbo e sopravvalutato (di quelli che Eco farebbe pagar cari) e che, per il proprio intrattenimento, ritiene più proficuo rileggersi un bell'Albo d'epoca di Topolino?... E chissà perché Eco, che si pregia di aver letto Wittgenstein (uno dei numerosi autori che fanno da sottotesto, fastidioso, a "Il nome della Rosa") dimentica sempre di dire che in ordine alla letteratura come a qualunque fenomeno estetico, l'unico "giudizio esprimibile" non è il "giudizio di valore" (che lui invece non si perita di esprimere) ma il non-giudizio con cui si accorda la propria "preferenza" a questo o a quell'altro fenomeno estetico... In sintesi: abbasso Eco e VIVA Topolino. Detto da un lettore di entrambi, che però ne "preferisce" uno solo.

  • @dashkappei9082

    @dashkappei9082

    3 жыл бұрын

    "romanzetto di intrattenimento furbo e sopravvalutato", "sottotesto fastidioso"... buon Topolino

  • @claudiocinti4266

    @claudiocinti4266

    3 жыл бұрын

    @@dashkappei9082 Grazie, non mancherò

  • @simoneabbiati1999

    @simoneabbiati1999

    3 жыл бұрын

    Che poi, chiunque può esprimere un giudizio di valore; nessuno ha detto - nemmeno Eco - che quel giudizio debba essere oggettivo. Ciò non signfica che non debba esprimerlo. È anzi compito del critico dare ragione di un certo giudizio di valore, e cercare di orientare/ordinate il sistema letterario. Tanto più che, proprio perché Eco parla di rigorosità di metodo analitico, si suppone che una certa oggettività valoriale esista, al di là della preferenza di gusto: Gadda non è Camilleri, al di là della preferenza (e del possibile soggettivo giudizio di valore) che può darne un lettore pigro, che trova Gadda difficile. Nel caso del video qua sopra: perché Eco dovrebbe ricordare la soggettività di un giudizio di valore? Il punto del discorso in questo video mi sembra tutt'altro. A meno che, Claudio, tu non ti stia approcciando al video partendo dal fatto che, per un tuo giudizio soggettivo e personale, non hai apprezzato il Nome della Rosa - e quindi pecchi della stessa dinamica che critichi - e quindi senti la necessità di rifiutare qualsiasi discorso Eco possa fare. Non capisco qual è il tuo punto di perplessità, Claudio, sul video qua sopra. Saluti

  • @claudiocinti4266

    @claudiocinti4266

    3 жыл бұрын

    @@simoneabbiati1999 Non pretendo di illuminare nessuno, né di dare consigli di lettura. Ho espresso, come altri in questo spazio, non un giudizio critico, ma una preferenza e una idiosincrasia (che è il rovescio della preferenza) da semplice lettore. Ciascuno legga e "preferisca" ciò che sa e ciò che può.

  • @claudiocinti4266

    @claudiocinti4266

    3 жыл бұрын

    @@simoneabbiati1999 Da Kant in poi, sappiamo che la "oggettività" del giudizio critico si fonda sulla "soggettività", che non è "personale" (non una opzione di gusto come nel "sensismo" settecentesco) ma "trascendentale", cioè precede la petizione di qualunque "valore", che non è dunque logicamente o sensatamente (Wittgenstein) "esprimibile". Ma dei "valori" noi facciamo tuttavia "esperienza". La critica letteraria che io "preferisco" interroga i testi e se stessa a partire da questo conflitto fra valore esperibile e giudizio inesprimibile; a tale proposito, qualche nome, sì, lo possso fare: il primo Lukács, Benjamin, Adorno, Blanchot. NON Umberto Eco.

  • @lucaottonelli9139
    @lucaottonelli91394 жыл бұрын

    quante stronzate, ragazzi….

  • @juliusbeatz07
    @juliusbeatz073 жыл бұрын

    Vuoi divertirti? PAGA

  • @togasso
    @togasso5 жыл бұрын

    non abbiamo bisogno di critici ma di intellettuali. Eco non mi è mai piaciuto, banale e noioso come un archivista bibliotecario.

  • @elts_r6420

    @elts_r6420

    5 жыл бұрын

    togasso Eco era a tutti gli effetti intellettuale. Gusti personali, ma se ne abbassi il valore, probabilmente hai letto davvero poco di quel che ha scritto, o molto male.

  • @togasso

    @togasso

    5 жыл бұрын

    @@elts_r6420 lo conosco come scrittore _saggista, non come semiologo. Per quello che ho letto ricordo Diario Minimo, con la spocchiosa critica a Bongiorno, Baudolino,un polpettone in salsa medievale e il pendolo di Foucault, mai finito per noia. Va a gusti certamente, ma le sue uscite su internet , le Bustine,mi hanno dato conferma che nn è un grande osservatore della realtà. Giusto i fumetti riusciva a commentare, sbagliando pure lì l approccio, mostrandone solo il lato superficiale.

  • @togasso

    @togasso

    5 жыл бұрын

    @primadellapioggia intanto ho letto Eco, un romanzo e diverse raccolte di articoli e saggi. Non ho letto tutto perché è stucchevole, a mio parere. Ergo, posso parlare con cognizione di causa. L'anatema contro internet ha tanto il sapore del barone italico che tanti danni fa nel NS Paese, in ogni settore della cultura e non solo. Ben venga il libero scambio di idee, in fondo Socrate non si rifiutava, e chi lo uccise non fu certo un ignorante del popolo, ma un rappresentante del sapere istituzionale. Certo, il cattedrato poteva permettersi di mettere peperoni nel Nome della Rosa, mentre un errore grammaticale su internet ti condanna al purgatorio con pena millenaria

  • @togasso

    @togasso

    5 жыл бұрын

    @primadellapioggia ho definito non tanto Eco in sé come barone, ma l'affermazione superficiale riguardo ad internet. Mi domando poi a quale periodo dell'etere via web Eco si riferisse. I tempi di Indimedia e del libero sapere sono lontani. Oggi si fatica a trovare informazioni non plagiate, spesso censurate e poste ai margini della rete. L'informazione ufficiale, quella degli uccisori di Socrate, si è impadronita del web, attraverso le veline di Wikipedia e i motori di ricerca di Google. I pochi scampoli dati dai commenti ai profili dei vanagloriosi VIP , o agli articoli dei giornali on line , vogliono fare credere alla massa che vi sia una sorta di jungla selvaggia, in mano a fanatici e provocatori capaci di approfittarsi di anime innocenti, scese con benevolenza ad ascoltare i rigurgiti della plebaglia ingrata. La Boldrini ed Eco hanno ragione! Mettiamo una museruola a costoro... In fondo i politici hanno diritto di inondarci di parole vacue in questa piazza virtuale, senza diritto di replica. Credono di stare in TV, o all'università, o che so ,chiusi in parlamento. Bisogna comprenderli. Nessuno dà più retta alla TV , bisogna inseguire i propri e/lettori sul web, ma bisogna spiegare loro le buone maniere. Parliamo noi e forse...ma forse...potrete fare domande verso la fine.

  • @togasso

    @togasso

    5 жыл бұрын

    @primadellapioggia caro/a , credo proprio che noi due si appartenga a due parrocchie diverse. Io non cerco proseliti e nn mi faccio illusioni, anche se inconsciamente creda che due rette parallele all'infinito possano congiungersi. Tanti cari saluti, all'infinito.