Piero Gensini scultore alle

LE GUALCHIERE DI REMOLE dove opera lo scultore PIERO GENSINI -
All'interno della gualchiera, dalla metà del 1300 in poi, si effettuava la lavorazione della lana per ricavarne tessuti di pregio.
Le fasi del processo di gualcatura, effettuate nell'oscurità dell'opificio sotterraneo, consistevano nel battere la lana con dei magli pesantissimi, i folloni, mossi dall'energia idraulica del fiume Arno.
La lana era contenuta all'interno di grandi pile riempite di una soluzione di acqua, sapone, argilla e... urina. Già, molta urina, sostanza acida che quotidianamente giungeva da Firenze.
Piero Gensini ha interrato le radici del suo estro creativo all'interno del piccolo borgo delle @Gualchiere di @Remole che ancora sopravvive al tempo e al disinteresse delle amministrazioni che dovrebbero invece salvaguardarle.
Piero @Gensini è rimasto l'unico spirito libero, quasi un guardiano del Faro, in grado di trasmettere con il suo lavoro di scultura il ricordo di quella prigionia, sofferenza, sudore, malattia, rumore, puzzo e umidità stagnante che era legata alla follatura della lana e al fiorire della ricchezza fiorentina.
Spero di essere riuscito ad interpretare nella giusta maniera il messaggio di vitale fluidità e di speranza che Piero ha voluto estrarre dal legno e dal marmo, ispirato dallo scorrere dell'acqua e del vento purificatore ad illuminare di bianco candore le buie pietre nei sotterranei della Gualchiera.
Una gualchiera che sopravvive, letta ancora come luogo di costrizione terrena, prigione di uno spirito desideroso di espandersi e raggiungere la Luce, ma invischiato nell'urina della sopravvivenza quotidiana.
Un luogo tenuto ancora in vita dalla fiamma artistica dell'amico @PieroGensini, unico abitante superstite del borgo che vi ha impiantato il suo laboratorio di scultura 25 anni fa.
Sono fiero di averlo conosciuto anche se purtroppo in una fase già avanzata della mia vita. Entrare in diretto contatto con lo spirito che anima il genio di un'artista e ne muove le mani modellando la materia è un'esperienza estremamente gratificante.
Questo genere di prossimità, di vicinanza spirituale determinata dalla frequentazione, si traduce in contiguità esistenziale che regala nuova luce, nuovi orizzonti, nuovi punti di riferimento da custodire come gioielli preziosi.
Grazie Piero

Пікірлер: 1

  • @vespa90ss
    @vespa90ss4 ай бұрын

    Le Gualchiere di Remole: un angolo di preghiera. Già... perchè il pregare non necessita di inginocchiatoi, di chiese e di religioni. Pregare è un confrontarsi del nostro spirito con la bellezza che ci circonda. Le Gualchiere di Remole garantiscono questa possibilità d'incontro per misurare un'eventuale nostra pochezza con la vastità del conoscere e del relazionarci con il creato degli uomini e di Madre Natura. Alle Gualchiere di Remole, Arte e Natura si sposano felicemente. Pregare è quindi un crescere e un migliorarsi osservando, ascoltando, accogliendo. Mai dovremmo sottrarci da questo genere di raffronto per impreziosire la nostra anima bisognosa del bello e dell'armonia.