Sono assolutamente d'accordo e aggiungerei anche il carico da 90. Noi dovremmo vedere l'università come l'investimento che scegliamo di fare al termine delle superiori, sia in termini di tempo che in termini economici. Ogni anno passato a studiare comporta costi notevoli (retta universitaria, abbonamenti, materiali, affitti ecc. ecc.) che si sommano ai mancati redditi di cinque/sei anni (nella migliore delle ipotesi). Con questo non voglio dire che il tutto si debba ridurre a un mero calcolo economico, ne che si debba vivere l'esperienza universitaria con il cruccio di dover finire il più in fretta possibile (ci pensano già i parenti a ogni ricorrenza), ma nemmeno trasformare certe triennali in decennali...

@filippoorifici

2 ай бұрын

Assolutamente

❤❤

Non commento mai sotto i video, ma questa volta mi sento quasi obbligato. Partendo dal presupposto che capisco il tuo punto di vista e che non credo che le tue considerazioni siano sbagliate, mi trovo in totale disaccordo sulla conclusione. Il consiglio che do a TUTTE le persone che mi chiedono una mano è di cercare di fare qualche lavoretto mentre si studia, cercando qualcosa di quanto più vicino possibile ai settori o funzioni aziendali che gli/le interessano. Soprattutto in Italia e soprattutto se studiate economia. Non mi fa piacere dirlo, ma di laureati in economia ne vengono sfornati decine di migliaia ogni anno. E anche nel caso in cui usciate da università top tipo Bocconi/Luiss, ci saranno almeno un centinaio di persone intelligenti quanto voi, con una media più alta della vostra. Mettetevi nei panni di una società: chi chiamereste per un colloquio, uno studente con 29 di media che non ha mai lavorato o una persona con 28 di media ma che ha lavorato uno o due anni nel settore? Poi, come ho detto precedentemente, capisco il tuo punto di vista: se per lavorare come cameriere ti ritrovi ad avere 18 di media, per quanto ammirevole, lascerei perdere quel lavoro per dedicarmi a qualcosa che possa darmi un ritorno migliore in futuro. Su questo sono d'accordo. Ma finché riuscite a mantenere una buona media (27 - 28) il mio consiglio è l'esatto opposto. 🙂 Nella mia esperienza personale, per quanto possa valere, i lavori che ho fatto durante la triennale e la magistrale sono stati dei grandi investimenti (anche se con stipendi da fame) che, più avanti, mi hanno fatto accedere a tante opportunità. Non devastatevi la media per un lavoretto, ma se riuscite a conciliare lo studio con un lavoro un minimo qualificato, io non ci penserei due volte.

@filippoorifici

2 ай бұрын

Intanto grazie per aver detto la tua, è sempre un piacere discutere con chi sa argomentare. Detto questo mi trovo completamente d’accordo con te, io stesso ho lavorato durante l’università ma, come dici anche tu, la cosa fondamentale è che sia un lavoro qualificante. Il mio consiglio verteva sul fatto di non sacrificare determinate cose per dei lavori che non lasciano quasi nulla se non qualche soldo in più (es. cameriere o simili). Probabilmente non ho specificato abbastanza bene il fatto che come dici tu, se si ha la possibilità, fare un lavoro che ha un senso nel nostro percorso può valere sicuramente molto più di tutto il resto. Purtroppo però tanti non hanno questa possibilità perché come sai trovare queste opportunità in triennale non è scontato e quindi il mio consiglio era per chi appunto questa opzione non la ha. Spero di aver chiarito meglio e grazie ancora per il commento ;)

Devo lavorare per forza per vivere vicino all’università 😢

@filippoorifici

2 ай бұрын

Ovviamente fai benissimo… e poi tutti i lavori insegnano qualcosa di utile 💪🏻