GIULIO RUPIL "RACCONTI DI RUSSIA" Prima parte
Giulio Rupil
“Racconti di Russia”
Una commovente testimonianza, che vede il protagonista
Giulio Rupil raccontarsi nella sua esperienza di prigioniero in
Russia nella seconda guerra mondiale, per poi proseguire con il
ritorno nella sua Venezia.
Giulio Rupil è nato a Venezia, di origine carnica da parte del padre e
rodigina da parte della madre.
Oltre che maestro di scuola elementare fu insegnante di ginnastica e di
nuoto.
Durante la seconda guerra mondiale fu arruolato nel Corpo degli Alpini
della Divisione Julia e fu combattente in Russia e prigioniero.
Ha vissuto con la famiglia in provincia di Venezia.
Libri pubblicati:
"Di qua e di là del fiume" (1999)
"Chiaroscuri" (2002)
"Tosi sè in Italia" - dal Volga al Canal Grande (2010)
"Il pane" (2013)
Regia: Stefania Pavan
Fotografia e Editing: Michele Duse
Musica: Andrea D'Alpaos
Durata: 00:53:01
MD VIDEO 2021
Пікірлер: 73
Grazie di questa testimonianza , un caro abbraccio a questo signore che lascia ai posteri l'importanza del suo vissuto.
Che bella persona.
Profondo rispetto per quest'uomo coraggioso. Politici italiani inetti, codardi e profondamente disonesti, quali avete dimostrato di essere, imparate finalmente ad amare e servire l'Italia!!!!!! 🇮🇹❤
Testimonianza drammatica che meriterebbe essere ascoltata dalle giovani generazioni in tutte le aule di scuola per far riflettere...grazie Michele 🙋👏😘
Non si dovrebbero fare le guerre. L'umanità è assurda
grazie per questa importante testimonianza!!!
... bellissimo signore ...
purtroppo è mancato nel 2018 R.I.P:
Bellissimo, grazie!!
bella persona, mi ha toccato il cuore.
Grazie ti amo !
I percorsi dell anima,Incredibile
Solo stima e rispetto . 🙏🇮🇹
grazie per aver pubblicato questa testimonianza
Purtroppo non sono riuscita ad ascoltare le memorie di mio nonno che fini prigioniero degli inglesi in Africa… esperienza sicuramente diversa ma la guerra è guerra
Mio zio fece la campagna di Russia dopo la rotta del nostro esercito cominciò la lunga marcia per ritornare verso casa, per il gelo perse 4 dita dei piedi e 2 della mano. Non volle mai più parlare della guerra e soprattutto della marcia forzata (fante Raimondi Osvaldo)
Un testimone di guerra, la più brutta cosa che l’uomo ha congegnato su questa terra.
quando ero ragazzo mio nonno mi raccontava delle sue esperienze in guerra in africa grecia ed albania adesso che da molti anni non c'è più rimpiango di non aver preso appunti quando lui raccontava.
❤
❤️❤️❤️❤️