Tecnica pianistica - 3: Il legato al pianoforte - Chopin op. 27 n. 2

Музыка

Cosa è veramente il legato pianistico?
Tutto sta nell'ascolto delle risonanze di ogni suono e nel sapere collegare i suoni...
Ve lo spiego suonando il Notturno op. 27 n. 2 di Chopin.
di Roberto Prosseda
#RobertoProsseda #tecnicapianistica #Chopinnotturni
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Пікірлер: 23

  • @faustinafagiolo9161
    @faustinafagiolo91615 жыл бұрын

    INCREDIBILE!!! Le sue preziose spiegazioni arricchiscono tantissimo la mia concezione pianistica!! Che bel "trucco" quello del vibrato!!! Grazie della lezione!

  • @massimocimino4012
    @massimocimino40124 жыл бұрын

    ...un tempo per lezioni del genere facevamo centinai di chilometri ed oggi... grazie alla rete e - soprattutto - alla disponibilità di veri Maestri che vogliono/possono divulgare democraticamente conoscenza per tutti, è possibile fruire di cose del genere. Grazie Maestro!

  • @RobertoProssedapianist

    @RobertoProssedapianist

    4 жыл бұрын

    Ne sono contento!

  • @matteoettori1759
    @matteoettori17598 ай бұрын

    Grazie Maestro

  • @mariacampos8089
    @mariacampos80894 жыл бұрын

    Impressionante maestro...a sonoridade para cada nota faz toda a diferença Grazie tanti

  • @silvierousso3995
    @silvierousso39952 жыл бұрын

    Grazie Maestro per le lezioni , bisogna anche sapere tutto sul Compositore ...un mondo da scoprire per chi voglia ...ascoltare

  • @forecaststatistics8496
    @forecaststatistics84966 жыл бұрын

    Interessantissima lezione! Grazie.

  • @AnnibaleBormida
    @AnnibaleBormida6 жыл бұрын

    Molto interessante davvero. Una sola osservazione sul'audio, ossia forte quanto occorre il pianoforte, mentre la voce si percepisce bassa, tanto che (almeno sul mio PC) debbo mettere le mani dietro le orecchie per comprendere appieno i discorsi. Grazie ad ogni modo, Maestro.

  • @Franzpiano
    @Franzpiano6 жыл бұрын

    bravissimo .bella spiegazione e bel tocco

  • @emanuelerusso5710
    @emanuelerusso57104 жыл бұрын

    Interessantissimo! Nessuno mi aveva mai fatto riflettere su questo aspetto del legato! Grazie

  • @Mavi98479
    @Mavi984795 жыл бұрын

    Bellissima spiegazione!!!

  • @paoloorlandi4342
    @paoloorlandi43426 жыл бұрын

    Sono un mediocre pianista di 5° anno, ma questo video mi ha aperto mondi nuovi! Complimenti.

  • @grocheo1
    @grocheo15 жыл бұрын

    Molte grazie maestro

  • @davide9093
    @davide90935 жыл бұрын

    Sei bravissimo

  • @ngald
    @ngald6 жыл бұрын

    bravissimo

  • @micheletruglia1510
    @micheletruglia15104 жыл бұрын

    A fare il vibrato sul legato forse potrò riuscirci alla mia terza o quarta reincarnazione 😂

  • @PianistaSconosciuto
    @PianistaSconosciuto9 ай бұрын

    Io scioccato… si sente la differenza, la sentirebbe anche un sordo. Pazzesco

  • @clavicordo
    @clavicordo6 жыл бұрын

    Roberto Prosseda è un pianista eccellente, non ci sono dubbi. Ma a me che conosco un po' di fisica elementare, alcune sue spiegazioni non possono convincere. Ad esempio, attaccare il tasto in un modo o in un altro non fa nessuna differenza nel suono che si ottiene. Il tasto è una delle leve che imprime al martelletto un movimento rotatorio che ha un solo grado di libertà, ossia non può fare altri movimenti. Inoltre, cosa più importante ancora, il martelletto poco prima di raggiungere e urtare le corde si svincola, tramite il meccanismo dello scappamento, dal sistema di leve che gli dà energia. Ma l'unica caratteristica che descrive il suo movimento è la velocità al momento dell'impatto, perché la sua traiettoria non può variare. La maggiore o minore velocità si traduce in una maggiore o minore forza d'impatto e quindi in una maggiore o minore intensità sonora. Basta. Non c'è altro. Il pianista può giocare solo con i RAPPORTI di intensità e di durata tra i suoni, che certo si traducono in una sonorità complessiva molto variabile, caratteristica di ognuno e di qualità più o meno elevata. Il pianista però non può cambiare la qualità del singolo suono (a meno di non usare i pedali, che in due modi diversi, ne cambiano il contenuto armonico). Allora il modo di attaccare il tasto non ha proprio nessuna influenza sul suono? Fisicamente no, ma fenomenologicamente sì: con esso il pianista riesce a comporre i propri movimenti in modo da dosare molto più agevolmente i rapporti tra i suoni e raggiungere così l'interpretazione che ha scelto. E' uno dei casi in cui l'illusione è di grande e reale aiuto, perché va a costituire un ponte efficace tra l'immagine mentale del suono e la sua immagine acustica. (il suono è sia un fenomeno acustico, cioè fisico, sia un fenomeno percettivo, mentale).

  • @RobertoProssedapianist

    @RobertoProssedapianist

    6 жыл бұрын

    Gentile Claudio Bonechi, a pari velocità un martelletto può colpire le corde in diverse modalità, dovute alla diversa accelerazione (e legate quindi al modo in cui i tasti vengono azionati: corsa, peso, angolo di attacco del dito influiscono anche sull'accelerazione del martello). Esiste una vasta letteratura scientifica in merito, e da molti anni approfondisco l'argomento confrontandomi con esperti di acustica, ingegneri e tecnici costruttori di pianoforti. È inoltre dimostrato che il feltro di cui il martello è rivestito può affondare sulle corde con diversa profondità e permanenza. In alcuni casi, la flessione dello stiletto di legno può anche comportare un diverso angolo di attacco del martello sulle corde. La situazione è quindi ben più complessa di quanto potrebbe sembrare. Qui due spunti disponibili online: www.acoustics.ed.ac.uk/wp-content/uploads/AMT_MSc_FinalProjects/2012__Teng__AMT_MSc_FinalProject_PianoSynthesis.pdf www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25373983 Cordiali saluti, Roberto Prosseda

  • @clavicordo

    @clavicordo

    6 жыл бұрын

    Gentile Roberto Prosseda, ho letto ciò che è scritto sui linkindicati. Il primo riguarda la costruzione di un modello di sintesi, quindi non è attinente al tema. Il secondo dice espressamente: "Musicians were able to discriminate between piano tones that contain a key-bottom sound from those that do not. However, this effect might be attributable to sounds associated with the mechanical components of the piano action. In addition to the demonstrated acoustical effects of different touch forms, visual and tactile modalities may play important roles during piano performance that influence the production and perception of musical expression on the piano". Quindi mi dà sostanzialmente ragione. Semmai la potrebbe interessare "Fundamentals of Musical Acoustics" di Arthur H. Benade. Poiché siamo amici su FB, la inviterei a dare un'occhiata al mio post di 10 ore fa su questo tema e relativa discussione. In tutto questo l'alta stima e apprezzamento verso di lei rimangono immutati, naturalmente. Trovo anche molto interessanti e istruttivi questi suoi video, di cui sono molto grato!

  • @RobertoProssedapianist

    @RobertoProssedapianist

    6 жыл бұрын

    Non possiamo ignorare, oltre alla velocità con cui il martello colpisce le corde, altri aspetti: il martello non è di metallo duro, ma di legno rivestito di feltro. Il feltro è morbido e le corde affondano nel feltro con una profondità e una durata che dipende non solo dalla velocità ma anche dall'accelerazione. Il fatto che le corde siano tre comporta che non sempre vengano colpite contemporaneamente, e ciò dipende anche dall'accelerazione. Lo stiletto del martello è di legno e non di metallo duro, ed è soggetto a flessibilità quando l'attacco è particolarmente diretto. Flettendosi lo stiletto, l'angolo di attacco del martello delle corde potrebbe variare nei fortissimi, in base al tipo di accelerazione impressa dal tocco. Per maggiori dettagli, scritti da persone che da anni si occupano scientificamente dell'argomento (per metodi e per modalità di misurazione), segnalo questo interessantissimo studio realizzato in Svezia: www.speech.kth.se/.../5_lect.../askenflt/motions.html Qui un estratto: "Depending on the touch, the motion of the hammer can be quite different, even when the dynamic level is kept constant. The examples in Fig. 11 show the hammer velocity and acceleration for three different types of touch as measured at the hammer head. Indeed, the motion of the hammer before string contact is different in the three examples, despite the fact that the final velocities were approximately the same. At the moment it may suffice to note that the hammer motion seems to involve two components of oscillation, which are excited differently depending on the touch. One is a slow "backwash" motion at about 50 Hz and the other is a "ripple" type motion at about 400 Hz. While the slow motion is more prominent in the gentle types of touch, the "ripple" motion seems to be a characteristic of the vigorous, impulse-like types of touch."

  • @edivad803

    @edivad803

    6 жыл бұрын

    bellissima e interessante discussione

  • @ngald

    @ngald

    6 жыл бұрын

    è la mano che comanda il tasto che comanda il martelletto e la mano è comandata dall'animo dell'artista

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