Scoperte archeologiche dal cantiere della pediatria a Padova: strada romana e quartiere artigianale

Ғылым және технология

Con la fine del 2022 sono stati diffusi i risultati degli attesi scavi archeologici per il cantiere della nuova Pediatria dell'ospedale di Padova, dopo la demolizione del vecchio padiglione di Pneumologia. Un edificio - raccontano dalla soprintendenza "costruito alla metà del XX secolo, era stato dotato di un piano interrato, la cui realizzazione - insieme alle opere fondazionali e alla fitta rete di sottoservizi - aveva comportato profondi sbancamenti, raggiungendo in alcune zone la stratigrafia alluvionale naturale, e in generale causando una forte frammentazione, tra i diversi interrati, dei risparmi di terreno con stratigrafia archeologica ancora intatta.
Lo scavo archeologico è diretto dalla Soprintendenza competente e condotto dalla ditta Malvestio Diego & C. snc di Concordia Sagittaria (VE), con il coordinamento sul campo del dott. Gaspare De Angeli. Il telerilevamento con droni è a cura della ditta Archetipo srl di Padova.
L’analisi delle dinamiche idrografiche ha richiesto la consulenza specialistica del geoarcheologo dott. Claudio Balista, mentre per le analisi sui resti inumati è intervenuta la dott.ssa Lisa De Luca, antropologa fisica.
Il progetto prevede inoltre che una parte del costruendo edificio si estenda verso ovest e verso nord, in zone esterne alla ex Pneumologia e dunque presumibilmente e almeno in parte meno manomesse da disturbi moderni, dove, nella fase attuale dei lavori, si sta effettivamente riscontrando una maggiore integrità della sequenza archeologica.
A dispetto di una situazione molto complessa, soprattutto per la difficoltà di raccordare tra loro dati così frammentati, anche per il fenomeno diffuso delle spoliazioni di epoca medievale e rinascimentale per recuperare il materiale da costruzione, qui estesamente attestato, i primi risultati delle indagini archeologiche stanno aggiungendo dati significativi relativamente alla conoscenza di questo settore della città antica, corrispondente al suburbio orientale.
Dai primi anni ‘90 del secolo scorso, il comprensorio ospedaliero di Padova è stato interessato da interventi archeologici molteplici e di varia portata, correlati a specifiche necessità a carattere medico-sanitario. In particolare, nell’area prossima alla ex Pneumologia e alla vicina Clinica Ostetrica, alcuni interventi eseguiti negli anni Duemila hanno fatto emergere un quadro insediativo con una iniziale presenza antropica piuttosto rarefatta, a scopo coltivo, con canalizzazioni agrarie, databile tra la tarda età del Ferro e l’età di romanizzazione (III/II-I metà I sec. a.C.), seguita in età romana imperiale dall’impostazione di settori di necropoli e di insediamenti a carattere artigianale/produttivo, anche coesistenti tra loro.
Rispetto a tale situazione pregressa, nel cantiere in corso il primo dato da evidenziare è l’assenza di sepolture, se si eccettua una inumazione infantile individuata in un punto marginale del cantiere e di epoca presumibilmente tardo-romana. E’ stata accertata la presenza in antico di un corso d’acqua, scorrente in senso ovest-est lungo tutta la fascia settentrionale del cantiere, attivo in età preromana; sulla sponda meridionale del fiume, già sensibilmente ridotto di portata o addirittura interrato, in età romana viene impostata una strada, con sottofondo in pezzame laterizio, giunta a noi in uno stato di conservazione molto residuale, limitato alle due opposte estremità del cantiere; lacerti della stessa strada erano già stati messi in luce in alcuni sondaggi eseguiti negli anni Duemila a ovest dell’attuale cantiere.
Sull’asse viario si affacciavano su entrambi i lati strutture murarie, di cui rimangono tracce di fondazioni, probabilmente pertinenti a magazzini o a edifici produttivi per attività che necessitavano dell’uso del fuoco (piattaforme focate) e un’agevole commercializzazione dei prodotti (affaccio sulla strada). Alla fase attuale non sono emersi specifici indicatori del tipo di attività esercitata, come scorie o scarti di produzione (vasellame fittile, laterizi, scorie metalliche).
Per quanto riguarda l’area ovest, è stato recentemente messo in luce lungo il fronte meridionale della strada un edificio di ampie dimensioni a pianta quadrangolare, suddiviso in vani, con massiccia presenza di prodotti di combustione (carbone, cenere), piccoli fornetti e alcuni drenaggi localizzati di anfore, che venivano collocati sotto i piani di calpestio con lo scopo di deumidificare e bloccare eventuali risalite dell’acqua di falda. Alcune “finestre stratigrafiche”, costituite da profonde fosse moderne che, ripulite in parete, lasciano intravedere in parete e sul fondo gli strati più antichi, sembrano mostrare la presenza di un deposito archeologico abbastanza spesso e stratificato".

Пікірлер: 13

  • @pierorossi1921
    @pierorossi1921 Жыл бұрын

    Sempre video fantastici su questo canale

  • @Riki85Ce
    @Riki85Ce Жыл бұрын

    Complimenti per il video! Ma di questi resti rimarrà qualcosa di visitabile|visibile in futuro oppure con la costruzione della nuova pediatria verrà distrutto tutto?

  • @ArchaeoReporter

    @ArchaeoReporter

    Жыл бұрын

    Ritengo che una volta acquisite le informazioni e recuperati i reperti sicuramente il sito verrà interrato in questo caso per far spazio alla struttura ospedaliera

  • @mikyfive5049
    @mikyfive5049 Жыл бұрын

    Nel caso del pezzo di parete dell'anfora usato come basamento per la strada, l'archeologia preferisce lasciare lì il pezzo per mantenere l'integrità della strada o invece preferisce prelevare il pezzo cercando magari di riuscire a datarlo? Semplice curiosità di un inesperto.

  • @ArchaeoReporter

    @ArchaeoReporter

    Жыл бұрын

    In questi casi di solito si campionano alcuni reperti “diagnostici”, ossia utili alla datazione e ad altre considerazioni, per esempio sulla produzione e provenienza dei reperti stessi. Ma non si “smonta” la preparazione della strada, composta da migliaia di cocci, laterizi, frammenti etc…

  • @MrTinner66
    @MrTinner66 Жыл бұрын

    Per cortesia, se possibile migliorate l'audio dei Vs. video. Spesso la voce è sovrastata dai rumori di fondo e della musica, o è debole, inesistente. Grazie

  • @ArchaeoReporter

    @ArchaeoReporter

    Жыл бұрын

    Buonasera e grazie. Non ci risultano questi problemi ma ogni tanto qualcuno ce li segnala. Di solito è un problema di impostazione audio del computer di chi guarda. Abbiamo controllato strumentalmente e vediamo l’audio regolarmente a 0 db. Comunque facciamo fare un ulteriore controllo, grazie ancora per la segnalazione

  • @MrTinner66

    @MrTinner66

    Жыл бұрын

    @@ArchaeoReporter - Salve, ma non credo sia il mio PC, perchè l'audio va bene per il video KZread precedente il vostro e successivo al vostro, tutto senza cambiare nulla nelle impostazioni della mia macchina. Grazie, fa lo stesso, cercherò di adattarmi.

  • @ArchaeoReporter

    @ArchaeoReporter

    Жыл бұрын

    Probabilmente accade in alcuni casi su certi settaggi quando audio è su due canali. Approfondiremo, grazie.

  • @brillero2356
    @brillero2356 Жыл бұрын

    da ignorante non capisco perchè gli archeologi non si avvalgono di strumenti tecnologici per individuare e recuperare alcuni reperti ad esempio "metallici" ma preferiscono fare tutto a mano o a vista ed inevitabilmente lasciare qualcosa interrato

  • @ArchaeoReporter

    @ArchaeoReporter

    Жыл бұрын

    Perché bisogna scavare tutto e documentare tutto, non solo qualche oggetto tra i tanti. Lo scavo va fatto stratigraficamente, non individuando con il metal detector un singolo oggetto per poi scavarlo isolandolo dal contesto. Il metal detector in scavo viene utilizzato di solito per controllare che nella terra già rimossa non si sia perso qualcosa, come da lei suggerito. Talvolta si usano setacci, anche a maglie molto fini. Ci sono terreni in cui poi il metal detector è poco utile, per esempio quelli con numerose scorie ferrose.

  • @TRexpd
    @TRexpd Жыл бұрын

    Mura settecentesche??? 😳

  • @ArchaeoReporter

    @ArchaeoReporter

    Жыл бұрын

    muri settecenteschi, plurale. Edifici o opere murarie del '700

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