Per Grazia Ricevuta. di Gian Luigi Rondi (Bellegra)

“Per Grazia Ricevuta” è un corto diretto da Gian Luigi Rondi nella seconda metà degli anni cinquanta. Non è molto lontano nel tempo ma immortala straordinariamente quelle che furono le ultime gesta di un mondo e una civiltà scomparsa (quella contadina).
A partire dagli anni sessanta, dinamiche molto più grandi di usi e costumi di un paesino dell'entroterra laziale, hanno spazzato via secoli di una società senz'altro più lenta di quella attuale.
Che sia stato un bene o meno sarà la storia a dircelo, certo che a vedere queste immagini mi viene da pensare alle spiccate capacità che ha l'uomo di adattarsi all'ambiente esterno, anche nel corso della sua mera esistenza, senza il bisogno dell'avvento di ulteriori generazioni.
Il paesaggio è quello che ha subito i cambiamenti più drastici. Credo che sia palese che l'armonia di una campagna curata e di un profilo paesaggistico non ancora deturpato da cemento e casermoni di dieci piani, sia ampiamente preferibile al collasso architettonico ed estetico subito in poco più di 50 anni. Purtroppo lo “skyline” attuale bellegrano assomiglia molto a quello di una qualsiasi periferia degradata e questo è un vero peccato perché Bellegra non è una città ma un piccolo paesino di montagna con nemmeno troppo velate aspirazioni di “contatto” con l'azzurro del cielo.
Ma non dispero, nei secoli credo che qualcosa la natura rimetterà a posto da sé.
Ritornando al filmato di Rondi, non si tratta di un filmato originale, mi sembra che la visione sia disponibile nel sito delle “Teche Rai”, credo che qualcuno se ne fosse già accorto, comunque questo ora su you tube è la trasposizione in digitale di un nastro di una videocassetta che tempo fa ha reperito per cause fortuite un mio amico che mi aveva fatto promettere di non renderlo pubblico. Per diversi anni ho mantenuto la promessa, comunque spero che capirà che un video come questo è di proprietà di tutti i bellegrani e di chi ha a cuore Bellegra e poi, ripeto, la sua visione non era nemmeno una cosa così esclusiva perché facilmente reperibile da chi ha un pc e una connessione internet, è solo che ora sarà disponibile a un pubblico più vasto in quanto you tube è un mezzo di comunicazione più popolare.
Ignoro quasi del tutto della distribuzione del film, posso ipotizzare che all'epoca filmati del genere possano essere stati proiettati nelle carceri italiane. Non è un affermazione fantasiosa in quanto tempo fa, la personale visione di un film con Anna Magani di cui non ricordo il titolo (era la storia di lei che era rinchiusa in un carcere, reparto femminile ovviamente) a un certo punto della pellicola c'era una scena in cui in una sorta di “ora d'aria”, venivano fatte raggruppare le carcerate, fatte sedere su sedie all'interno di una stanza adibita a piccolo cinema, alle quali veniva proiettato un filmato della “Astra cinematografica”, la casa di produzione di “Per Grazia Ricevuta”.
Il regista, Gian Luigi Rondi, è ora un signore ultranovantenne che credo sia ancora in vita. È un personaggio pubblico che negli ultimi anni ha fatto parlare molto di sé. Mi sembra sia stato presidente della giuria di una delle ultime edizioni del Festival del Cinema di Roma, e non molti anni fa è stato un discusso presidente della Siae (la società pubblica che gestisce i diritti di riproduzione della musica in Italia). Discusso in quanto opinabile che il futuro della musica italiana fosse nelle mani di un ottuagenario (comunque allo stato attuale delle cose la situazione non sembra molto cambiata, forse sarebbe da rivedere tout court il ruolo di un'istituzione come la Siae, nell'era della condivisione digitale, ma questo è un altro discorso).
Ebbi il piacere di parlarci con il sig. Rondi, gli telefonai per fargli sapere che avevo recuperato questo video e lui mi disse che se ne era completamente dimenticato. Gli feci avere una copia e mi scrisse una breve lettera di ringraziamento che riporto in toto. Buona visione.
Roma 40 luglio 2007
Gentile signor Elviretti, ho ricevuto il DVD e la ringrazio. Vedendo il filma mi sono ricordato. Era stato il caro e compianto maestro Lavagnino a suggerirmi una visita a Bellegra perché ne conosceva le tradizioni e le abitudini devote. Si offerse anzi di realizzare lui stesso le musiche a commento, per illustrarmi meglio la cifra sonora di quanto io avrei poi ripreso, e il risultato, come avrà potuto ascoltare, è stato particolarmente suggestivo. Non ho potuto precisare a me stesso la data di realizzazione, ma va certamente fissata nel decennio 50-60, anche perché, in seguito, L'Astra cinematografica che aveva prodotto il film sospese le sue attività.
Mi ha restituito un bel ricordo, con un vero e proprio “ritorno a Bellegra”. Non Mancherò, a fine estate, di inserire il titolo da Lei riscoperto nella mia cronologia ufficiale.
Grazie ancora Signor Elviretti, con la più viva cordialità, Suo, Gian Luigi Rondi.

Пікірлер: 3

  • @francescosabbatini150
    @francescosabbatini1507 жыл бұрын

    Sono un appassionato, nonostante la mia giovane età a tale genere cinematografico! bel video

  • @bellegrastoriepersonaggiem1614

    @bellegrastoriepersonaggiem1614

    7 жыл бұрын

    sì, con alcune ingenuità ma pur sempre una testimonianza storica

  • @leopoldomariani5740
    @leopoldomariani57402 жыл бұрын

    Souantrucj per grazia ricevuta