Massimo Urbani è una eccellenza del jazz italiano. Un riferimento per generazioni di musicisti per la sua capacità di ricercare una voce artistica personale e innovativa, e al tempo stesso legata alle radici del jazz e ai suoi protagonisti: Parker, Coltrane, Ornette. Il direttivo di MIDJ ha pensato di rendergli omaggio attraverso la condivisione di una intervista raccolta da Carlo Verri il 15 maggio del 1980 in uno dei templi del jazz italiano, il Capolinea di Milano. Massimo aveva solo 23 anni e una carriera da “enfant prodige” che lo aveva portato a esibirsi su importanti palcoscenici in Italia, Francia, Germania, Stati Uniti, accanto a Giorgio Gaslini e Enrico Rava; e lo aveva già visto incidere con Beaver Harris, Cameron Brown, Calvin Hill. In questa lunga intervista audio, qui accompagnata dalle fotografie dello stesso Carlo Verri, è forte l’emozione di risentire la voce di Massimo e di percepire dalle sue parole lucide e profonde l’amore per la musica e la vita, la costante ricerca di una propria voce artistica, il valore degli incontri e dei rapporti sinceri con i musicisti e delle persone con cui ha condiviso la sua intensa e breve vita. Con questo sentito omaggio a Massimo Urbani celebriamo l’identità del jazz italiano.