No video

LiciaCube di Asi ha vinto la sua grande sfida

Il nanosatellite LiciaCube di Asi
ha fotografato nello spazio profondo
l’impatto della sonda Dart di Nasa
contro l’asteroide Dimorphos.
Primo test di difesa planetaria,
lo schianto di Dart è avvenuto
nella notte tra il 26 e il 27 settembre
a 12 milioni di km dalla Terra.
Finalizzato a modificare l’orbita
di Dimorphos attorno a Didymos,
l’impatto è stato testimoniato dalle
camere Leia e Luke di LiciaCube.
Mettendo in sequenza due immagini
realizzate prima e dopo lo scontro
è visibile il flash prodotto da Dart
nella collisione contro Dimorphos
Avvicinandosi fino a soli 55 km
LiciaCube ha immortalato i detriti
espulsi dalla superficie dell’asteroide
che appaiono come un lampo di luce
Lo studio del cono di detriti rivelerà
la natura e la struttura di Dimorphos,
informazioni necessarie per capire
se Dart ha modificato la sua orbita
Realizzato da Argotec, LiciaCube
ha dato uno sguardo anche verso di noi
fotografando il pianeta Terra e la Luna
prima di assistere all'impatto di Dart

Пікірлер: 7

  • @marcom.5486
    @marcom.5486 Жыл бұрын

    Fantastico!!!!

  • @ruhsexperimentsgliesperimentid
    @ruhsexperimentsgliesperimentid Жыл бұрын

    Bellissimo! Continuate così!

  • @io4k967
    @io4k967 Жыл бұрын

    Ottimo lavoro! E adesso che futuro per LiciaCube?

  • @francescocozza1268
    @francescocozza1268 Жыл бұрын

    Quella missione ha segnato una svolta nella storia dell'uomo

  • @erima213
    @erima213 Жыл бұрын

    Evviva!

  • @Norman_Peterson
    @Norman_Peterson Жыл бұрын

    Interessante quindi si è scelto far collidere questo "satellite" proiettile e vedere se questo impatto aveva effetti sulla orbita del corpo celeste? Ma se non sono riusciti a comprendere il tutto con matematica perché c'era da considerare delle variabili ESTERNE alla mera "balistica" diciamo, come si potrebbe avere un calcolo preciso su un eventuale proiettile vagante verso la terra? Le variabili sarebbero tante, velocità, peso, traiettoria ma soprattutto la composizione del corpo celeste. Si avrebbe quindi in tempo di calcolare TUTTO, andar li a vedere di cosa è fatto il nucleo, capire DOVE impattare, come, costruire una sonda bullett adatta alle dimensioni del proiettile che sta arrivando verso la terra? O sono prove tese solo a raccogliere dati, utili per utilizzare invece testate esplosive e capire che cosa accadrebbe? Perché non sono partiti allora direttamente non questo? Perché pensare di "ooo sta arrivando un asteroide enorme, corriamo ad analizzarlo, pesarlo, guardarlo e costuiamo una sonda bullet per distruggerlo" mi sa un poco di DIFESA LENTA, se si parla di questo. Differente sarebbe "arriva un asteroide, ok fai partire il missile". Voglio dire abbiamo strumenti per guardare APPENA dietro l'angolo di casa terra, forse sarebbe il caso di usare strumenti di difesa ad azione RAPIDA. Mi sa un po' di propaganda, non ho trovato in rete informazioni valide che spieghino come non sia un "siamo la NASA finalmente possiamo far esplodere qualcosa".

  • @claudiogiorgi7930

    @claudiogiorgi7930

    Жыл бұрын

    determinare l'effetto di un impatto (non si tratta di esplosione) si può fare con la sola matematica (anzi, con la sola fisica) solo a patto di conoscere alcune propietà fondamentali. Le velocità e le masse dei due corpi PRIMA diamole pure per note. L'impatto avviene (sempre) rispettando una legge fisica che si chiama "conservazione della quantità di moto", il che permette di scrivere una equazione in cui compaiono le due variabili di velocità DOPO l'impatto. Ma una equazione in due incognite non si può risolvere. Una seconda equazione che si riferisce alla conservazione (parziale) dell'energia si può scrivere solo sapendo quale sia il comportamento elastico dell'urto, che non sappiamo. Ecco che le osservazioni del fenomeno servono a fare il calcolo a ritroso: dalle velocità in uscita, determinare quale siano le proprietà dell'asteroide.

Келесі