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I grandi progressi delle neuroscienze cognitive permettono di comprendere meglio i meccanismi dell'apprendimento dei bambini nei primi 1000 giorni che sono essenziali e l'aspetto pedagogico deve integrare il "programma genetico" per favorire lo sviluppo del bambino, perchè è l'ambiente e l'esperienza che condiziona lo sviluppo genetico e la maturazione cerebrale accendendo e spegnendo i geni. E per dare i migliori consigli ai genitori su come accompagnare i bambini nella crescita abbiamo incontrato il Prof. Paolo Curatolo, Direttore dell'Unità di Neuropsichiatria Infantile al Policlinico Tor Vergata di Roma che ci ha spiegato come lo sviluppo del bambino inizi già dal concepimento e dalla gravidanza perchè l'ambiente, inteso come salute psicofisica della mamma e come stimolazioni esterne - la musica ad esempio viene percepita dal feto e il bambino comincia a codificare le prime tracce mnesiche. Dalla nascita in poi diventa fondamentale la stimolazione sensoriale e visiva nel primo semestre, periodo in cui si sviluppa la parte occipitale del cervello (il lobo frontale è quello che matura più lentamente) e successivamente nel secondo semestre focalizzarsi sul linguaggio perchè è vero che la vocalizzazione del bambino è geneticamente innata ma è altrettanto vero che il feedback da parte dei genitori aiuta a produrre un linguaggio sempre più completo. Dai sei mesi in poi il bambino acquisisce la posizione eretta del busto ed inizia le esperienze tattili per cui è importante dargli dei giochi di forme e materiali diversi così che possa acquisire esperienza. Anche l'alimentazione è fondamentale per favorire lo sviluppo della corteccia cerebrale che è quella che determina l'intelligenza fornendo gli elementi nutritivi necessari, così come il sonno, ore in cui si organizzano le sinapsi cerebrali selezionando ed ordinando i ricordi diurni. Quindi fornire al bambino le corrette stimolazioni ambientali può avere un effetto positivo per velocizzare le traiettorie di sviluppo cerebrale, mentre una carenza di stimolazioni può portare ad un ritardo di sviluppo. Inserire poi il bambino nell'asilo nido, dove apprenderà anche la socialità e il gioco, aiuta ad accelerare le traiettorie di sviluppo di ogni bambino, ricordando sempre che la tecnologia oggi è una compagna imprescindibile ma giochi elettronici o altre devices non dovrebbero entrare nella vita di un bambino prima dei due anni.