LA FERROVIA ROMA NORD - Il cimitero dei treni a Fabrica di Roma

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LA FERROVIA ROMA NORD
Il cimitero dei treni a Fabrica di Roma
Gianfranco Lelmi
La storia, il nostro passato, stanno scomparendo lentamente, giorno dopo giorno, distrutti a sassate dai vandali che imperversano dentro i vecchi convogli della linea ferroviaria Roma Nord.
Sedie divelte, fodere strappate, plafoniere e relative lampade asportate, pezzi di treno rubati e poi sassi, tanti sassi sul pavimento dei convogli. Sono quelli che hanno distrutto e stanno distruggendo i vetri dei vecchi treni in sosta. I graffitari non hanno dimenticato di partecipare a questa festa della devastazione. Le fiancate dei convogli sono piene di scritte incomprensibili, poi carta, fogli di giornale, sacchi di plastica pieni di stracci. La ruggine comincia a far la sua parte, "mangiando" lentamente tutte le parti metalliche scoperte dalla vernice. Ragnatele ovunque e poi sempre tanto disfacimento. Su questi treni hanno viaggiato i nostri nonni, i nostri padri, se potessero raccontare, parlare, dire le storie, le vicissitudini vissute da milioni di persone che li hanno utilizzati, rimarremmo di stucco. Su questi treni è passata la guerra, la fame, la borsa nera, la paura dei bombardamenti. Esisteva allora la prima classe, riservata alle truppe di occupazione naziste, su questi convogli qualcuno racconta che fu trasportato l'oro della Banca d'Italia custodito nelle viscere del monte Soratte, poi a Fabrica di Roma fu dirottato in parte sulla linea Capranica -- Civitavecchia.
E' su questi convogli che l'officina di Catalano ha compiuto i miracoli. Sotto la direzione del padre e poi del figlio Maestri, sono stati smontati, riparati. I pezzi di ricambio oramai introvabili sono stati creati dal nulla. E' sotto la direzione del grande Sergio Maestri, che avvenivano cose straordinarie. Quando i carrelli dei treni, a causa dell'usura e del tempo si crepavano divenendo inservibili, venivano smontati, spaccati, saldati, rimessi a nuovo. Era lui, che amava questa ferrovia, era lui che senza tante pratiche burocratiche si assumeva ogni responsabilità e faceva viaggiare la gente.
Qualcuno rispettoso del passato vorrebbe acquistare queste vecchie carrozze, ma i costi del trasferimento sono elevati, circa 7.000 euro. Forse restaurare e collocare qualche vecchia motrice ad una delle tante stazioni, sarebbe un'ottima iniziativa, si eviterebbero gli onerosi costi del trasporto.
L'APSAE del Lazio (via Cavalloti n. 2 -- Roma) è stata informata dell'esistenza di tutto questo patrimonio, del relativo stato di abbandono e distruzione, fino ad oggi non è stato visto alcun intervento. Chi sarà chiamato a rispondere di omissione per questo stato di desolazione, di devastazione?
L'articolo comleto si trova a pagina 61 del sito di seguito menzionato.
Per maggiori informazioni visita il sito: "ferroviaromanord.altervista.org/"

Пікірлер: 8

  • @FoxPopvli
    @FoxPopvli11 жыл бұрын

    Madonna, quando vado a Viterbo e passo a Fabrica a vedere quei convogli buttati la a macerare mi viene un magone assurdo... Spero che qualche società li prenda e li restauri! Che peccato sennò!

  • @_vincent_
    @_vincent_11 жыл бұрын

    Ottime riprese!

  • @alessiocellanetti2019
    @alessiocellanetti201910 жыл бұрын

    Vi rispondo comunicandovi che fortunatamente un locomotore più elettromotrice e carrozza sono già state salvate nel Museo di Colonna in provincia di Roma dove oltre a questi stupendi mezzi del 1932 della Roma Nord, sono preservati anche i mezzi storici della Roma - Fiuggi e Roma - Ostia vi posto il link del museo saluti a tutti. www.ferroviamuseo-colonna.it/

  • @eraws83

    @eraws83

    9 жыл бұрын

    Meno male! Grazie dell'info!

  • @mrdarimur
    @mrdarimur2 жыл бұрын

    Che peccato

  • @ValeDok
    @ValeDok5 жыл бұрын

    Salve dov’è si trova di preciso? Vorrei andare a fare qualche foto

  • @TheGreyGreenMonkey2
    @TheGreyGreenMonkey211 жыл бұрын

    il vero "cimitero" è la Orte-Capranica

  • @marilacucentrentoli831
    @marilacucentrentoli8314 жыл бұрын

    Che squallido...spreco...senza dignità