Jung si racconta: "Non ho bisogno di credere in Dio. Io so" (Face to face, BBC 1959)
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Il testo dell'intervista BBC del 1959
La storia della sua vita. Il rapporto con i genitori e con Freud. Il tema della guerra e le aspirazioni dell'umanità contemporanea. Jung parla di sé a tutto campo. Un testo di grandissima attualità.
Per l'Intervista TV si veda: Carl Gustav Jung - Face to Face - Intervista BBC sottotitolata in ITALIANO • Carl Gustav Jung - Fac...
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Пікірлер: 114
Questa intervista è stata un immenso dono, grazie!❤
Grazie Professore lei è puntuale!
Io sin da bambina,da veramente molto piccola, ho avuto, ed ho tutt'ora, ricordi di una vita precedente. Di una singola vita precedente, purtroppo. E sin dalla più tenera età, ho sempre avuto una sorta di negazione della morte, non paura, negazione. Ho sempre detto ai miei genitori : " io sento che non morirò mai.Per me sara' diverso, io vivrò per sempre."
@yourvoicematters4037
21 күн бұрын
Salve.Cosa ricorda esattamente? Sono affascinata da persone come lei e mi piacerebbe sapere di più.. Grazie.
Piacevole assaporare questo messaggio meraviglioso! Grazie ❤
Quella intervista rimase impressa a me. Altri tempi in cui c'erano le vere interviste
@verad.8301
29 күн бұрын
Preziosissimo contenuto e ringrazio tantissimo. Purtroppo lo sfondo musicale è orrendo, rovina l’ascolto, distoglie dalla concentrazione. Il contenuto non ha bisogno di nessun suono.
Grazie mille ,mi ha fatto molto bene ascoltare
Grande grande grande!!! Ci sono ancora pensatori di questa levatura?
Grandissimo Jung, un'anima profondissima che verrà compresa davvero fra un secolo e forse più. È sempre bello sentire parlare di lui, PERÒ: Dall'intervista originale vi sono molti tagli. Immotivati. Perché? Non aiutano certo la comprensione anzi la riducono! Ad esempio quando viene chiesto se lui crede in Dio, lui risponde: "Premetto che credo solo in quello di cui ho fatto conoscenza concreta. E quindi non posso dire di credere o meno a Dio, io semplicemente so che c'è, perché ne ho fatta esperienza diretta." Ecco ad esempio questa parte perché è stata tagliata?!?!? Semplicemente non è corretto...
@ScorribandeFilosofiche
Ай бұрын
Buonasera. Personalmente non ho effettuato alcun taglio. Lungi da me. Non sarebbe corretto nei confronti dei miei studenti. Mi sono basato semplicemente sul testo tradotto in italiano dall'intervista BBC. Se ha il testo completo ce lo può postare qui sotto? Grazie mille
@guidomarani9587
Ай бұрын
@@ScorribandeFilosofiche Ok allora mi scuso per avere insinuato una cosa non vera, comunque quello che ho scritto di quello che lui disse in quell'occasione lo ricordo benissimo, era la stessa intervista ma evidentemente i tagli sono stati fatti dalla stessa BBC. Dovrei provare a cercarla quell'intervista, se la trovo senz'altro vi mando il link...! Comunque auguri per l'opera meritoria.
@karinzia851
Ай бұрын
@@guidomarani9587Gentilissimo signor Guido, il motivo per cui è stata tagliata la parte ( dalla BBC) penso sia il fatto che si voglia nascondere che Jung abbia avuto una NDE ( esperienza di premorte). È assurdo perché ormai è risaputo che lui abbia avuto questa esperienza . Cordiali saluti .
@guidomarani9587
Ай бұрын
@@karinzia851 Ah beh potrebbe essere anche questo. Davvero sarebbe assurdo perché in effetti è una notizia, quella della sua NDE, che è di dominio pubblico... L'ho sentita riportata da più parti. Anche perché l'ha raccontata lui stesso nel suo bellissimo libro autobiografico "Ricordi sogni e riflessioni!" (Che consiglio caldamente di leggere a chiunque voglia conoscere Jung). Cordiali saluti
@karinzia851
Ай бұрын
@@guidomarani9587 Ecco, mi conferma . Se ne parla anche nel libro, allora è più che assurdo...
Stupendo. Grazie 3000. 🙏🏻
@FANTASTICO jung
Grazie a questa voce narrante mi commuove questa storia il perché glielo lascio immaginare
Meraviglioso.....grazie❤
Capo lavoro l'intervista, cocomplimenti Francesco hai creato una atmosfera che induce alle grande domande sulla esistenza, l'uomo non può sopportare una vita priva di senso. Saluti dalla argentina
@ScorribandeFilosofiche
2 ай бұрын
La ringrazio per la stima. Un caro saluto
Un piacere iniziare la giornata con queste riflessioni!
Pollock verso la fine è la chicca, grazie per l'intervista
Estremamente interessante. Grazie .
Grazie e buona giornata❤
Bella intervista ed interessante..
Bellissima e utile registrazione grazie 🙏🏾
L'uomo non può sopportare una vita priva di senso. Questo significa che l'uomo deve amare, amare anche i suoi sogni
@nobodyelsebutyou6655
Ай бұрын
Se potessi definire il tuo commento: " La grande bellezza"
@lauracavallari2309
Ай бұрын
😊😊😊😊😊😮😢😢😊😮😊😮😊😅😮😅😮😮😮😮😮😮@@nobodyelsebutyou6655
@karinzia851
Ай бұрын
Lo scopo della vita infatti è amare , imparare ad amare ❤
@oio466
Ай бұрын
@@nobodyelsebutyou6655Commento eccellente; sempre se non si riferisce al film,che è proprio una "grande bruttezza".😅 0:02
@maurorossi7078
25 күн бұрын
La parola "amare" è tra le più equivoche, ahinoi.
Davvero grazie prof.
Alcune frasi di questa intervista le ho citate in un mio libro, a riascoltarle dopo anni mi impressionano ancora...resteranno scolpite sulla pietra più delle leggi di Mose'...scompariranno con la scomparsa dell'uomo...
Bellissimo questo video grazie ❤
Grazie prof. Una perla!
Piacere di averti incontrato oggi su KZread. Già visto due video 🎉❤
Immenso grazie di ❤️🎉
È anni che continuo ad ascoltarla ed a interiorizzarla
Grazie , molto interessante.
Molto appropriato,molto interessante.Grazie
Grazie
Parole profetiche quelle sull'uomo e ciò che sarebbe diventato
Intelligenza superiore...⭐️
Grazie infinite!
Non ho MAI sentito una persona parlare con tanta saggezza sono basito .
Jung, gigante del pensiero !
Grazie ❤
Grazie, da meditare ce n' è parecchio.
Quanto è importante la parola...! Ha ragione Jung ...! Credere significa una cosa è da un' altra senso e diverso senso ha la parola *so ed accettare*.,si significa di sapere attraverso il sentire e provare ,motivo che si può accettare e non credere , credere ha il senso del dubbio Allorquando si scrive e pronuncia il verbo credere con il negativo davanti ha un' altro senso ,non credo che ...significa uccidere il dubbio.
@emanuelazangolini8163
29 күн бұрын
Molto interessante questa intervista fatta quasi 70 anni fa che sembra così moderna. Grazie un vero piacere ascoltarla
Molto interessante.
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@cp52fc
2 ай бұрын
Spero di non disturbare e Grazie per la Vostra lettura. Seguo da CUORioso profano il Vostro canale ed ho 72 anni. Qualche lettura fatta in giovane età per capire la mia mente a ridosso di eventi troppo importanti all'epoca. Nel 1965 morì mio padre dopo due anni di sofferenze pesanti per tutti noi che lo abbiamo sempre amato. Avevo 13 anni. Ero già affetto da dislessia da qualche anno. Con grande concentrazione lessi
@ScorribandeFilosofiche
2 ай бұрын
Nessun disturbo si figuri. Lei è il benvenuto. Grazie per la condivisione
Ho sempre riflettuto sulla frase "credere in Dio". E sono sempre rimasto perplesso. Invero, si crede in una promessa (ossia si ha fiducia); si crede in una o l'altra rivelazione (ossia si ha fede). Ma l'argomento Dio - ed intendo per tale un essere vivente dotato di infinita intelligenza e potenza - non attiene e non può attenere alla dimensione del "credere", ma attiene alla dimensione della razionalità, quindi della logica. In poche parole: dire "io credo in Dio" è come dire "io credo che 2+2 è uguale a 4"; per contro, dire "io non credo in Dio ovvero non ho bisogno di credere in Dio" è come dire "io non credo che 2+2 è uguale a 4 ovvero non ho bisogno di credere che 2+2 è uguale a 4". Come ormai è noto, l'ateismo non ha nulla a che fare con la dimensione della razionalità e quindi della logica, ma attiene alla dimensione dell'etica e quindi della morale.
❤
Jung con la sua personalità ha contribuito molto ad avvicinare la psicologia alla spiritualità
@FinisEuropae
Ай бұрын
Ottima osservazione. Proprio stamane, riflettendo, ho realizzato che Jung ha salvato la psicologia. L'ha strappata dalle grinfie dello scientismo. La psicologia complessa è l'unico approccio aperto al trascendente, non ossequioso verso il potere e schierato dalla parte dell'uomo alla ricerca dell'Uomo.
@RomeoVillani
Ай бұрын
La psicologia è spiritualità, altrimenti non è una buona psicologia...
@silvialupano
22 күн бұрын
@@FinisEuropaegrazie per aver scritto questo... E grazie a chi ha realizzato questo video. Ascoltare e leggere qui, per certi aspetti, è come tornare a casa. Mi è arrivato un desiderio fortissimo di creare molte più occasioni di confrontarci dal vivo su queste cose... Ora qui a Padova abbiamo anche un luogo dove trovarci, all'Associazione civico140 di via Piovese. Credo ci stiamo riunendo tutti. Che bello che ci siete ❤
La differenza fra creder e sapere ma non dice con chiarezza quindi ha evitato le critiche ,
Piuttosto sibillino nell'affermare " Non ho bisogno di credere in Dio. Io so." Quel "io so" potrebbe essere tutto e il contrario di tutto... Io so che esiste... Io so che non esiste... Personalmente non amo le risposte a metà, soprattutto su temi così importanti, da parte del più grande psicoanalista mai vissuto. Come minimo l'intervistatore avrebbe dovuto approfondire... Grazie per la testimonianza
@pietrochianese9308
Ай бұрын
Non e' più importante credere o non credere
@giusiburcheri1413
Ай бұрын
L affermazione del dottor Jung "io so" è il senso della vita e della morte, a mio parere. Non è una mezza frase ma una consapevolezza del sé che va oltre alla logica ferrea della mente che vuole solo sicurezze e rassicurazioni. " NON HO BISOGNO DI CREDERE PERCHÉ IO SO" è quella parte dell essere che ha compreso l etere. Ognuno di noi ne è provvisto nei meandri del subconscio, il problema è che non ne siamo coscienti. La mente deve essere necessariamente logica per la nostra sopravvivenza ma può anche divenire la nostra piu grande prigione. Uomini come Jung non avrebbero potuto insegnarci nulla se ad una parte di noi non risuonasse ciò che con molta attenzione e pacatezza esprime. Se ricerchiamo o se ci soffermiamo ad ascoltare è indubbio che quella parte c è, semplicemente non ne capiamo la vera essenza.
@mindfulness71
Ай бұрын
È una grande verità che va oltre alla nostra comprensione logica. Certe cose spiegarle è arduo, come è successo per quell'uomo nel mito della caverna di Platone.
@mariellainzana8129
Ай бұрын
Ma è ovvio che dicendo :IO SO non sta dando una risposta a metà, ma sta completando la frase asserendo che non crede semplicemente in Dio, ma che ha una consapevolezza profonda di Dio… , un conto infatti è credere, un conto è avere esperienza diretta di Dio, proprio quello che lo yoga insegna e che non è così semplice raggiungere…ci vuole un lungo percorso di meditazione profonda oppure, per grazia divina, si può avere una percezione spontanea ,improvvisa , una sorta di folgorazione che ti eleva nella trascendenza assoluta.
@oio466
Ай бұрын
0:29 0:02 @@mariellainzana8129Vero, anch'io credo che Yung abbia avuto una consapevolezza di Dio folgorante. Lo afferma espressamente nella intervista quando dice: Vivevo come in una nebbia, poi ad un certo punto vidi tutto chiaro. Anche in questa conferenza sempre del1959, Jung dice di aver avuto in cura Ignazio Silone, esprime, simpatia e ammirazione per il cattolicesimo per i sacramenti, e per la confessione che se ben fatta, ha un valore più alto di una seduta analitica. Questo nonostante egli fosse di famiglia protestante. È molto interessante,la mando a voi. "Carl Gustav Jung e Ignazio Silone e la confessione (di Renato Corpaci) Carl Gustave Jung, nel 1959, quando aveva 84 anni. arl Gustav Jung, il grande psicanalista svizzero che ebbe in cura Igazio Silone, durante il tracollo fisico e nervoso che precedette l'espulsione dello scrittore dal Partito Comunista, era convinto che i cattolici fossero meno soggetti alle nevrosi di altri gruppi di fedeli. Ne parlò, fra l’altro, durante un seminario che tenne il 5 aprile 1939 alla Guild of Pastoral Psychology di Londra. (nelle Opere di C.G. Jung, Vol. 15 Psicanalisi e psicologia analitica, Bollati Boringhieri, Torino 1991). Jung aveva considerato le analogie esistenti tra la pratica cattolica della confessione e la pratica psicanalitica, che si basano entrambe sull'ascolto e proprio per questo non pensava che, su un paziente «fedele» la terapia potesse avere un effetto più benefico di una confessione convinta. In altre parole, tecnicamente, una seduta psicanalitica efficace produrrebbe un effetto liberatorio molto simile a quello di una confessione, salvo che, in una terapia, è proprio la resistenza a «confessarsi» che molto spesso costituisce la maggiore difficoltà. Una volta superato questo scoglio, la terapia si risolve poi velocemente. Il sospetto gli era venuto notando di non aver avuto, nei suoi quarantanni di pratica, più di sei pazienti cattolici praticanti, in un paese, la Svizzera, per più di un terzo cattolica. A un certo punto, lo psicanalista fece anche circolare un questionario anonimo in cui si poneva il quesito se, messo di fronte a problemi psicologici, l’interessato si sarebbe rivolto al medico o al prete o al pastore. La grande maggioranza dei protestanti dichiarò che si sarebbe rivolta a un medico, compresi, quasi tutti, i familiari dei pastori (Jung, ricordiamo, era figlio di un pastore protestante). Nemmeno uno degli ebrei interessati si sarebbe rivolto a un rabbino. Un cinese scrisse «Finché sono giovane vado dal medico, quando sarò vecchio andrò dal filosofo.» Ma il 60 percento dei cattolici asserirono che si sarebbero rivolti al prete. Jung ebbe parecchi contatti con il clero cattolico, perché a partire dai gesuiti e dai benedettini, il clero seguiva attentamente gli sviluppi della psicanalisi. «Nella Chiesa, dice Jung, esiste la tradizione consolidata del directeur de coscience, una sorta di guida dell’anima. Questi confessori hanno una straordinaria esperienza e preparazione in proposito, e spesso mi ha stupito la saggezza che i gesuiti e altri preti cattolici rivelano nel dare consigli ai loro “pazienti”.» Perciò Jung usava rimandare i suoi pazienti cattolici dal loro confessore. «Vada dal suo padre confessore e si confessi, anche se, come dice Lei, non capisce. Quello non conta. Lei lo deve dire di fronte a Dio, e se non lo fa, è fuori dalla Chiesa, dovrà cominciare l’analisi e le cose si faranno veramente difficili, perciò Le conviene restare nel grembo della Chiesa.» In virtù di questo atteggiamento, lo psicanalista raccontava, non senza una vena di orgoglio divertito: «il Papa mi ha impartito una benedizione personale, per aver insegnato a certi cattolici importanti a confessarsi.» Non stupisce quindi, nel rileggere Vino e pane di Ignazio Silone (1937), che la confessione occupi uno spazio così importante, nell'economia della storia: alla fine della sua confessione don Benedetto rimandi Luigi Murica, il personaggio nel quale lo scrittore si riconosceva maggiormente, a qualcun altro. «“C’è un uomo nelle vicinanze di Rocca al quale ti prego di ripetere la tua confessione”». Jung era convinto che i mezzi che offre la Chiesa cattolica, la confessione, la comunione, possano veramente guarire persino i casi più gravi, a condizione che il rituale esprima la condizione psicologica del paziente, perchè l’uomo ha un disperato bisogno di una vita simbolica. «Dove viviamo simbolicamente? In nessun luogo, se non quando partecipiamo al rituale della vita.» «Nel rituale si è vicini a Dio, persino divini.»
Bellissima intervista , molto interessante , induce a più profonde riflessioni e meditazioni sulla vita che , talvolta , fluisce in modo banale e priva di senso. Grazie professore per questo video t alvolta , fluisce in modo banale e senza senso
🙏
Prendere coscienza di se stessi avviene in tenera età....cosa si intende....le spontane domande che il cervello elabora ...che coscienza ho? Perché sono qui? Chi sono veramente e come potrei essere a seconda delle situazioni ? Cosa sono? Cosa vorrei essere e soprattutto dove voglio andare . Quale percorso dovrò affrontare. La risposta è univoca...lo studio di noi stessi ...diretti ed indiretti.
L' uomo deve seguire la natura ,come la matura muore e si sveglia,rinasce la primavera e la neve è lo scudo e termosifone per tanti specie viventi al di sotto terra e congela vonnil ghiaccio il pelo d' acqua cosi la psiche umana deve camminare sul senso della natura con i suoi elementi astrali con tutto, cioè significa tanti sensi di vita che ha il riserbo la psiche ,approfindire , discernere e proseguire quella giusta anche se si la vicina morte bussa alla porta , significa un risveglio, risveglio può significare la continuazione di vita terrena come astrale metafisico oppure all' aldilà e la metà strada,i suggerimenti dei sogni ha una rivelazione per ogni specifico psiche ,mai uguale da una persona all' altra .
Chi è la voce narrante?
Che stranezza...!??? Mentre che fu pronunciato la parola Kant io sentì una vibrazione sulla parte destra sopra la clavicola ↖️di 7 centimetri.
riguardo al papiro magico di parigi,leggo che fu pubblicato per la prima volta da wessely nel 1888 nella rivista dell'accademia di vienna. ciò non esclude che il paziente avesse avuto una visione autonoma, ma forse che jung fosse in errore pensando che nessuno potesse averlo letto ,che ne dice?
@ScorribandeFilosofiche
2 ай бұрын
Può darsi... non saprei dire
@uhldauhl
2 ай бұрын
@@ScorribandeFilosofiche PGM XII e XIII furono i primi ad essere pubblicati, nel 1843 in lingua greca e nel 1885 con una traduzione in latino ... GRECO E LATINO non lingua tedesca o altre lingue vive ... Fonte WKPD cmunque, E i papiri "al plurale sono piu di uno" allora quale e stato pubblicato? quello che conteneva la visione riportata da Jung nel libro simboli della trasformazione e nell'intervista o un altro papiro... Ma magari ho frainteso completamente le informazioni
BBC, the best
Chi ha detto questo non conosce l'italiano. Il credere è l'affermazione più certa di una conoscenza.
Credo fosse un sensitivo naturale che ovviamente non poteva esporsi troppo nel mondo accademico scientifico per paura di essere ostracizzato..
@mariellainzana8129
Ай бұрын
Sì, lui era molto avanti infatti, credeva ad es nelle sincronie , concetto ben poco scientifico…Leggi l’articolo “ la magia secondo C.G Yung”
@annaritastef449
25 күн бұрын
Lo era. Un uomo fuori dal comune con capacità straordinarie, di pensiero logico e analogico e virtù paranormali
Bella intervista, ma musica disturba, non serve. 😢
@ScorribandeFilosofiche
Ай бұрын
La ringrazio del suggerimento Svetlana. Nelle lezioni successive non me ne sono più avvalso. Un saluto cordiale
@jo.pavone
26 күн бұрын
A me sta piacendo la musica, ne sento il bisogno
Ma "oh sì; vede; ecco;" ripetuti, sono davvero di Jung?
@ScorribandeFilosofiche
26 күн бұрын
Si tratta della traduzione italiana di questa intervista che Lei può ascoltare in inglese direttamente dalla viva voce di Jung: kzread.info/dash/bejne/oXaNp6iRYsfXoLA.html . Alcune interazioni, da una lingua all'altra, si perdono o si modificano...
Cos'è infondo la Pazzia?
@marcominelli2578
Ай бұрын
È uno stato coscienziale che ci rende totalmente assorbiti dal macrocosmo. Vi è uno stato di estraneità a tutto ciò che è legato alla sfera fisica andando a realizzare quella animica e spirituale. Quella dell'indiamento.
Chi può dirmelo..... Che spiegazioni ci sono
Conosciuto di persona in un viaggio astrale dopo volo intercontinentale in Papuasia. Persona eccezionale con un piccolo difetto, oggettivizza troppo le sensazioni ma del resto è un uomo vecchio stampo, 50 anni avanti ma pur sempre un uomo dell'ottocento suvvia. Darwinista nel midollo anche se non voleva ammetterlo, un po' esagerato
Questo è dal suo libro di autobiografia non intervista e non lo raconti precisamente.
@ScorribandeFilosofiche
Ай бұрын
Immagino compaia anche in qualche libro postumo. Il testo è tratto (in traduzione italiana) da questa nota intervista BBC kzread.info/dash/bejne/ZHWB14-AZZTfhLw.html Ad ogni modo se gentilmente ci può indicare il testo cui fa riferimento titolo, editore, anno di pubblicazione vedremo di procurarcelo. Grazie!
@tanjaosilic6641
Ай бұрын
@@ScorribandeFilosofiche Ricordi,sogni, riflessioni Carl Gustav Jung
@MegaDogheart
9 күн бұрын
L' inconscio collettivo è la vita per ogni essere umano!
il capire di essere ciò che si è, non porta a chiedersi ciò che si era, perchè si ignora intrinsecamente come si è arrivati ad essere... non conoscendosi affatto! il senso individuale è ciò che si conosce, non ciò che non si conosce, il senso collettivo è ciò che si cerca d'imparare quando non vi si riesce individualmente, ma ciò che la collettività finge di conoscere non è ciò che si conosce individualmente, in questo od in altri mondi visti da lontano...
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