Intervista a Mario Andretti

Buon compleanno a Mario Andretti che ha appena compiuto ottanta anni, portati benissimo come possiamo vedere da questa intervista di Iuliana Ierugan che in occasione del WSLA World Sports Legends Award di Montecarlo ha avuto modo di conoscere, tra gli altri campioni, proprio il leggendario Mario Andretti.
La nuova stagione agonistica di Formula 1 è alle porte ed è interessante sentire dire a Mario Andretti che i tempi cambiano ma lui apprezza molto anche la Formula Uno attuale nonostante i tanti cambiamenti che hanno trasformato notevolmente lo sport per eccellenza dei motori rispetto alla sua epoca.
Mario Andretti prevede diversi ulteriori cambiamenti, non tanto da questa stagione quanto dalla prossima, soprattutto per quanto riguarda lo sfruttamento delle scie delle altre auto, il suo entusiasmo nel parlarci di Formula Uno è sempre quello che lo ha fatto diventare il pluricampione che tutti conoscono.
Non dimentichiamo che Mario Andretti è italiano, nato a Montona in Istria il 28 febbraio del 1940 , all'epoca italiana, lasciò l'Istria nel dopoguerra quando la famiglia, dopo che la regione fu assegnata alla Jugoslavia.
Con il fratello gemello e il resto della famiglia mario finì in Toscana, in un campo profughi di Lucca, si appassionò presto ai motori e divenne aiutante meccanico in una officina di Lucca. Si racconta che la passione per i motori lo portò anche ad essere spettatore di una Mille Miglia.
Nel 1955 Mario Andretti ottenne, insieme alla sua famiglia, il visto di ingresso per gli Stati Uniti e si stabilì in Pennsylvania, nel 1964 divenne cittadino statunitense e da lì a poco ebbe inizio la sua lunga carriera professionistica prima in Formula Uno e successivamente in Indycar, fino a diventare il più anziano vincitore a 53 anni di età.
Intervista a cura di Iuliana Ierugan
Riprese e Montaggio di Davide Romanini
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Пікірлер: 12

  • @fabrizioviscardi40
    @fabrizioviscardi402 ай бұрын

    Complimenti per il canale al quale mi sono iscritto! Fantastico Mario Andretti, pilota iconico nato nel 1940 ( come me)! Bei tempi di corse interessanti! Guardando questi video, rivedo tutto quel periodo della mia gioventù (parlo degli anni 60 del secolo scorso) quando correvo e costruivo monoposto, prima che pressanti impegni di lavoro mi distraessero dalla cosa che mi riusciva meglio: quella delle corse! Purtroppo vedo che quello di oggi è un mondo che non c’è più! A quei tempi nelle sessioni di prova, a Monza ci si ritrovava tutti, piloti e vetture di tutte le categorie che correvano in quei fine settimana: ricordo la Honda che provava la nuova FI, con Surtees ed i meccanici giapponesi che si interessavano alla mia piccola monoposto; c’erano D. Gurney, B.Mclaren ed altri che seguivano i lavori sulle rispettive monoposto. Allora i piloti erano molto più determinanti di oggi nel conseguimento dei risultati. Ad esempio Fangio vinse 5 campionati del mondo con 4 monoposto diverse! Oggi molti pluricampioni del mondo sono relegati nelle retrovie con vetture, appena di poco meno performanti, ad esempio Vettel, Hamilton ed altri! Certamente sono piloti bravissimi, con sistemi psicofisici e quant’altro eccezionali, stimolati da una grande passione e da molto denaro, ma sono quasi degli automi addestrati su simulatori ed in pista, sempre sotto le direttive del proprio ingegnere, usi a schiacciare una miriade di tasti sul volante, tenendo d’occhio la pista con eccezionali tempismi e metodi! Per questo i diciottenni, talvolta, superano i maestri! Penso che ci siano troppe corse di F1, oltre le 20, per cui uno deve dedicarsi solo a questo; quasi una condizione di schiavitù! Non a caso i vecchi piloti dicono che in queste condizioni non avrebbero mai corso. Ai miei tempi il campionato di F1 aveva solo una dozzina di gare per cui un pilota poteva dedicarsi alle diverse specialità, Le Mans, Sebring, gare di durata, ecc.! Era una condizione molto più interessante e penso che l’unico vero problema di quei tempi fosse la assoluta mancanza di sicurezza per cui molti trovarono la morte! Oggi, quando guardo una gara di F1 con i soliti trenini che formano, le troppe regole assurde, poi giunto a metà, per consolarmi, vado a vedere le gare di un tempo che fu! E così mi restano i bei ricordi! Like 103

  • @MickeyDonald
    @MickeyDonald6 ай бұрын

    I met Mario at several races over the past 10 years. He is one of the most humble guys you’ll ever meet, and he acts like your next-door neighbor. What a great guy. What a legend.

  • @loutiscrive
    @loutiscrive4 жыл бұрын

    Grendissimo Mario, sempre in gambissima!!!

  • @yallowrosa
    @yallowrosa4 жыл бұрын

    un colpaccio, grande intervista bello vedere che Marione sa ancora l'Italiano Iuliana Ierugan, buona :-)

  • @rockytheberner

    @rockytheberner

    5 ай бұрын

    è un italiano nato, visse in Italia in gioventù e poi andò negli SU.🟢⚪🔴

  • @nicolamacchiarini9876
    @nicolamacchiarini98763 жыл бұрын

    Che idolo Marione Andretti

  • @walterbottarelli4457
    @walterbottarelli44579 ай бұрын

    È stato un Grande Campione

  • @vincarcin
    @vincarcin Жыл бұрын

    Un signore

  • @oriettoberti2501
    @oriettoberti25012 жыл бұрын

    Grande piedone. Ho visto la sua casa natale a Montona prima che ci mettessero la lapide.

  • @vicenteorozcosantacreu
    @vicenteorozcosantacreu3 жыл бұрын

    Díganle a la presentadora que está hablando con una leyenda. Estaba más interesada en verse en cámara.

  • @cantrait7311

    @cantrait7311

    Жыл бұрын

    I noticed that too quite the bimbo

  • @claudiocrypto2563
    @claudiocrypto25632 жыл бұрын

    The interviewer seemed drunked or high