Come minimizzare il calo della performance di corsa con l'età

Спорт

In questo video analizzeremo i motivi per i quali la performance cala con il passare degli anni; da questi presupposti vedremo quali sono le migliori strategie per minimizzare questo peggioramento prestativo.
Per chi vuole approfondire l’analisi statistica del calo prestativo: www.mistermanager.it/una-nuov...
Per lo sviluppo della forza e della resistenza muscolare locale: www.mistermanager.it/la-forza...
Per l’allenamento riferito al core stability: www.mistermanager.it/running-...
Per il rinforzo dei muscoli dei piedi: www.mistermanager.it/potenzia...
Per il cross training: www.mistermanager.it/running-...
Per approfondire la connessione tra microbiota intestinale e performance: www.mistermanager.it/microbio...
Indice
00:00 Introduzione
01:25 I veri motivi del calo prestativo
02:19 Aumentare l'allenamento per la forza
07:07 L'allenamento per la core stability
07:50 Il rinforzo per i muscoli del piede
09:43 Esercizi di base per la mobilità
11:03 Motivazione e cross training
15:33 Stile di vita e recupero: alimentazione e sonno
17:39 La connessione tra microbiota intestinale e performance
21:52 Esperienza ed individualizzazione dell'allenamento

Пікірлер: 13

  • @calabriahiking
    @calabriahiking4 ай бұрын

    Complimenti

  • @melsh76

    @melsh76

    4 ай бұрын

    Grazie!

  • @mellimarco
    @mellimarco5 ай бұрын

    ottimo video Mr Melli

  • @melsh76

    @melsh76

    5 ай бұрын

    Grazie Marco!

  • @vitosardella5475
    @vitosardella54755 ай бұрын

    Ciao sono Vito Sardella atleta e Coach. Ho estremamente apprezzato nei contenuti il video proposto e sono assolutamente d'accordo in tutto ciò che è stato relazionato. Infatti, tralasciando l'ultima parte legata al microbiota, la reputo anch'essa davvero molto interessante, ai miei ragazzi (la maggior parte di essi amatori over 40) gli propongo sistematicamente allenamenti con un richiamo di forza resistente per lo più, con esercitazioni in controresistenza e successivamente, salite (dopo aver raggiunto un sufficiente gradiente di fitness neuromuscolare). Specificatamente alla questione legata alla stimolazione del massimale, và comunque sottolineato (a chi vedrà questo video) che tutte le esercitazioni, vanno eseguite lontano dalle gare e sempre periodicizzato in un contesto di macrociclo di lavoro. Grazie

  • @melsh76

    @melsh76

    5 ай бұрын

    Ciao Vito, grazie mille del commento e della precisazione sulla forza massima. Sei stato molto gentile!

  • @Arrigo-dn9wrcorrere
    @Arrigo-dn9wrcorrere4 ай бұрын

    Ciao Luca in non sono convinto di lavorare sulla forza massimale per un velocista va bene io penso a carico naturale o piccoli pesi e tante ripetizioni e poco recupero 😊

  • @melsh76

    @melsh76

    4 ай бұрын

    Ciao Arrigo, sono d’accordo con te che in alcuni casi possano andare bene carichi bassi e moderati; ma i benefici di questo tipo di lavoro dipendono dal livello di partenza del runner. Mi spiego meglio; chi è particolarmente carente nei livelli di forza, potrà beneficiare di miglioramenti anche con carichi di lavoro non elevati….è come quando si corre, una persona non allenata può migliorare la sua resistenza anche con allenamenti di poche decine di minuti di corsa; ma ciò non avviene per un runner allenato. Quindi maggiore è il livello di forza, e maggiore dovrà essere il carico per ottenere dei benefici. Lo dimostra questa recentissima Meta-analisi (pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38165636/). Di conseguenza, se si vuole avere la certezza di avere un massimo di guadagno dal lavoro di forza, occorrerebbe assecondare questi parametri. Lavorare con carichi elevati significa effettuare sforzi ad intensità prossima al massimale; ma attenzione, non significa necessariamente “pesi elevati”, in quanto lo sviluppo della forza massima si ottiene per contrazioni di intensità prossime al massimale per una durata di 700-900 ms. Effettuando uno squat monopodalico eccentrico a carico naturale (cioè scendendo fino ad un grado di piegamento che comporta un elevatissimo sforzo muscolare), per la maggior parte dei runner (non abituati ai lavori di forza) consiste già in un livello di forza prossimo al massimale…cioè sufficiente per assecondare i parametri sopra indicati….il tutto senza particolare attrezzatura. Ovviamente, come in tutti i lavori di potenziamento, è necessario prima apprendere il movimento ed una giusta gradualità…e successivamente prevedere una conseguente progressione esecutiva. In conclusione, sono d’accordo con te che per la maggior parte dei runner possono essere sufficienti carichi bassi, tante ripetizioni, e pause brevi…ma dalla bibliografia internazionale emerge come oltre un certo livello sia necessario un lavoro di forza massima per avere i massimi benefici. Sfruttando la biomeccanica del movimento (de esempio eseguire esercizi monopodalici, piuttosto che bipodalici) ed angoli articolari “sfavorevoli” è possibile eseguire sforzi massimali con un minimo di attrezzatura ed in tutta sicurezza.

  • @Arrigo-dn9wrcorrere

    @Arrigo-dn9wrcorrere

    4 ай бұрын

    @@melsh76 buongiorno Luca chiarissimo grazie il link molto interessante

  • @maurobandiera17
    @maurobandiera175 ай бұрын

    Ciao ho 59 anni e ho iniziato a correre da circa un anno cominciando a vedere già i primi risultati. La mia domanda però è questa mi devo preoccupare per le ginocchia e la cartilagine. Non vorrei che tra 10/15 anni si possa consumare. Tu cosa mi consigli. Premetto che ora non ho nessun problema. Ma un domani ? Grazie

  • @vitosardella5475

    @vitosardella5475

    5 ай бұрын

    valorizza la fitness muscolare e vedrai che terrai lontano tutti i problemi legati alle problematicità delle ginocchia.....non solo cartaliginee

  • @melsh76

    @melsh76

    5 ай бұрын

    Ciao Mauro, non esistono studi e ricerche che affermano che la pratica della corsa porta più facilmente a problemi al ginocchio rispetto alla sedentarietà. Come ha detto Vito, lavorando adeguatamente sulle qualità neuromuscolari ridurrai ancor di più il rischio di incorrere in problemi al ginocchio. Per un buon allenamento neuromuscolare sono consigliabili lavori di potenziamento (puoi cercarli su internet o meglio, affidarti ad uno specialista della preparazione atletica) abbinati ad allenamenti con salite e per la velocità. Concludo con alcune considerazioni; nei miei 25 anni di esperienza nel podismo, la maggior parti degli atleti che ho visto smettere per problematiche al ginocchio erano runner dediti alle lunghe distanze (ultramaratona). Ciò non significa che preparare queste gare porti automaticamente a problemi, ma probabilmente il modello d’allenamento orientato prevalentemente a correre ad intensità moderate, porta ad uno scadimento delle qualità neuromuscolari che (se non compensato) può aumentare il rischio di problematiche.

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