Capracotta è un comune italiano di circa 830 abitanti della provincia di Isernia, in Molise. Situato a 1.421 metri sul livello del mare è dal punto di vista geografico un territorio tra i più alti dell'Appennino.
il paese offre vedute mozzafiato, da qualsiasi punto di osservazione.
Durante la seconda guerra mondiale, Capracotta viene quasi interamente distrutta dalle truppe tedesche in ritirata verso la Val di Sangro con il fuoco e la dinamite e dalla seconda metà del XX secolo si sviluppa sul piano turistico come stazione sciistica molisana.
Il punto più alto del territorio comunale è la vetta di Monte Campo a 1746 m s.l.m. A valle dell'abitato, in direzione sud, si trovano le sorgenti del Verrino, affluente del fiume Trigno.
Capracotta è un'importante località climatica e sciistica. Ha due importanti impianti: uno per lo sci alpino, in località Monte Capraro, con una seggiovia; l'altro per lo sci di fondo in località Prato Gentile: quest'ultimo impianto è stato sede dei Campionati Italiani Assoluti di sci di fondo e della Coppa Europa.
In inverno non è difficile imbattersi in bufere di neve, specialmente nei mesi di gennaio e febbraio. Per questo Capracotta è nota nel Centro-Sud Italia anche come il paese delle bufere. Il manto nevoso può facilmente superare il metro. Nel marzo 2015, sono stati rilevati 256 centimetri caduti in sole 18 ore, tuttavia questo dato risulta essere notevolmente sovrastimato, anche se l'eccezionalità è stata riconosciuta dal Guinness dei primati .
A 2 chilometri dal paese,in direzione Prato Gentile, è sito il "Giardino della Flora Appenninica",orto botanico di alta quota che raccoglie notevoli specie floreali e arboree dell'Italia centro-meridionale. E' tra i più alti in Italia (1525 m s.l.m.), in cui vengono conservate e tutelate le specie vegetali della flora montana e altomontana autoctona dell’Appennino centro-meridionale. Si tratta dell’unico orto botanico della regione Molise.
L'attuale paese di Capracotta, invece, nasce sullo sperone della Terra Vecchia nei primissimi decenni del Medioevo durante la conquista longobarda del Mezzogiorno d'Italia (fine VI- inizioVII secolo d.C.). Si sviluppa nei secoli successivi attraverso la pratica della transumanza, cioè lo spostamento invernale degli armenti dalle alture dell'Abruzzo al Tavoliere delle Puglie. Capracotta ha fatto parte del Regno di Napoli prima e delle Due Sicilie poi, e vi ha fatto visita il sovrano Francesco I di Borbone.
La torretta dell'orologio e' uno dei monumenti perduti di Capracotta come dimostra un affresco commemorativo, posto alla sua base di pietra cilindrica,ancora in piedi, ultimo residuo delle antiche mura di cinta.
Agli inizi del secolo scorso, numerose famiglie dell'aristocrazia romana e soprattutto napoletana trascorrevano le vacanze invernali nei comodi e confortevoli alberghi cittadini.
Forte il legame con alcune cittadine della provincia di Napoli e della stessa città partenopea attraverso famiglie nobiliari napoletane, come i Capece Piscitelli, duchi di Capracotta. A Napoli, a Torre del Greco e in altre città della provincia napoletana insistono diversi palazzi denominati 'Capracotta'.
La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo si trova nella zona più alta del paese, nel rione Terra Vecchia, e fu sede della collegiata. Non si sa come fosse la chiesa preesistente quella attuale, fatto che è frutto di un rifacimento totale del 1725.
L'attigua cappella della Visitazione, con soffitto a lacunari a motivi floreali, conserva alcuni dipinti derivanti da opere classiche, come l'Assunta di Tiziano Vecellio.
La piccola chiesa che si trova nella parte finale del corso e' dedicata a Sant'Antonio,santo molto venerato in paese.
Arrivederci da Capracotta ,arrivederci dall'alto Molise.