Blu Catona. 💙
Primi momenti del mattino, l’aria è insolitamente fresca, la leggera brezza da nord … Sono presto nel Blu.
Mi ritrovo tra le dune mobili di Catona immerso nel chiarore del fondale e dalla luce che arriva lontana dalla superficie.
Sprofondo nella corrente giù verso la prateria di alghe che intorno ai 50 metri diventa una vera e propria distesa di Ulvacee a perdita d’occhio … la corrente anima le alghe e svolge le spire delle meravigliose laminarie giganti che si trovano sparse e solitarie, in questa zona.
Riprendendo la scena, sorvolo il giardino sommerso, puntando nel cuore del profondo Blu Catona, regno degli alcionari che si mostrano ergendosi come gemme rare e solitarie. Il Blu Catona è sempre ipnotico, ti avvolge e ti trattiene con forza: durante la risalita, il campo lungo sulle alghe che si trovano ovunque e che sembrano giungere fino alla sfera di luce solare, lascia senza fiato. E’ un’atmosfera quasi lunare quella nella quale mi muovo fino a raggiungere i limpidi strati d’acqua nei quali la superficie si specchia: mi soffermo tra i resti della vecchia lanterna che appare lungo le prime dune di sabbia come un portale che si affaccia sull’abisso e tra i cui resti esplodono, animati dalla corrente, i meravigliosi spirografi giganti di Catona.
Nei pressi della superficie, sono avvolto in uno scenario di luce e di vita che si ripropone nei miei pensieri, invitandomi a tornare laggiù dove nel fluire della corrente magica dello Stretto tutto appare più chiaro, più vero, senza le odiose, ipocrite storture del mondo …
Ovunque rivolga il mio sguardo, sia verso il Blu profondo che verso i riflessi argentei della superficie, ho forse l’illusione di ritrovare il senso delle cose …