Alessandro de Concini - ADC
Alessandro de Concini - ADC
Mi chiamo Alessandro de Concini e sono un insegnante, divulgatore e imprenditore digitale. Mi occupo di metodo di studio, apprendimento, efficienza mentale, cognizione, produttività, cultura. Un nuovo video ogni giorno.
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Пікірлер
Grazie di cuore di questa preziosa riflessione. È importante per gli studenti, per i giovani in generale sapere di essere abbastanza, per me in questo periodo è fondamentale capire che non è necessario rincorrere uno standard che non posso raggiungere, ma che con il mio ritmo potrò fare anche le grandi cose che ho in testa, con costanza e determinazione. Non per forza veloce come gli altri, non per forza migliore degli altri... grazie ❤
Mi spiace ma io sta cosa non la capisco proprio. Quando perdo il bus o la metro per un soffio, a caldo, sul momento, mi girano i coglioni. Poi ci penso bene e me la racconto e mi consolo… ma sul momento no. Ora, nessuno sta dicendo che questa è na merda perché è arrivata quarta, ma perché ha detto che è felicissima e che quello, il giorno della sconfitta per un centesimo di secondo, era il giorno più bello della sua vita. È una bugia. Se stava zitta o diceva la verità, che era incazzata, ma che, tutto sommato, accetta la sconfitta, allora tutto sarebbe andato liscio. Anche se vai alle olimpiadi “tanto figurati se vinco… è già tanto che mi sono qualificato…”, e poi, non solo fai un tempo incredibile, ma pure perdi per un soffio… a caldo ti devono girare i coglioni e se non ti girano, qualcosa non va o menti. È bello che la società sia competitiva: non umilia i falliti, ma è un pungolo per quei vincenti che, perché troppo pigri, rimarrebbero tra i perdenti senza stimoli. Eh sì, è uno stress… ma è uno stress buono.
Ma tu chi sei per giudicare gli altri sulla base delle tue personalissime reazioni emotive? Per dire che qualcuno altro mente o ha qualcosa che non va solo perché tu non avresti le sue stesse reazioni? (A margine: non ho mai e poi mai criticato il concetto di competizione e di ambizione, figurati, io sono una persona ultra competitiva e ultra ambiziosa, pure troppo. Quello che dico è che si deve imparare a modulare il valore che diamo alla vittoria assoluta)
@@alessandrodeconcini-adc dico così perché per me è assolutamente inconcepibile. non ci credo assolutamente che quella ragazza in quel momento fosse felicissima. non è normale se lo fosse. poi, col tempo, può dire "beh, sono arrivata fin là, giovanissima, ho dato il massimo, bla bla bla" ma sul momento deve roderti. più che le mie personalissime reazioni emotive, il giudizio è basato sul buon senso. ripeto, non contesto che ci è da essere fieri e felici per il risultato ottenuto: la ragazza ha fatto una performance impressionante (e magari ha pure vinto personali limiti). contesto che, avendo mancato una significativa vittoria per un soffio, ella dica a caldo di essere felice. assurdo.
anch'ella
Tu sei pericoloso
Siamo al top dell'argomentazione: il temutissimo "specchio riflesso". Non lo sentivo dalle elementari
Sono perfettamente d'accordo con te, in linea con i valori autentici dello sport (e dello studio, della realizzazione di se stessi) mentre sono veramente scioccato per quanto ha espresso la commentatrice che evidentemente non è in grado di comprendere e condividere emozioni così autentiche e genuine.
Analisi perfetta 🎉
😊💖
❤❤
😮👍🏽
❤❤
divertentissimi e super istruttivi grazie!!
Io mi vergognerei a fare certi commenti sulla ragazza, ma come si fa? Voler smontare la felicità di una ragazza giovane che ha dato tutta se stessa ed è grata di qualsiasi risultato abbia ottenuto, veramente inconcepibile.
Bel discorso, aggiungo che quello che molti non capiscono è che non serve arrivare primo, ma serve fare! Qualsiasi cosa fai e qualsiasi traguardo raggiungi, il percorso che fai per raggiungerlo ti renderà cmq migliore, ti farà conoscere persone, ti darà delle abilità che neanche ti immagini e ti proietterà verso una vita molto migliore. C'è posto per tutti e questa la consapevolezza che manca nell'uomo ed è per questo che esistono le guerre.
Dopo 5 anni di lavoro ho deciso iniziare ingegneria meccanica, ho appena affrontato il primo anno e non ho passato neanche un esame... Sono sempre convinto di continuare però mi trovo davanti ad un bivio. Meglio riseguire il primo anno da zero o continuare con il secondo anno e nel mentre studiare i corsi del primo? Aiutatemi non sonche fare 😢
Ti direi di ripartire dal primo, altrimenti rischi di aumentare ancora di più il casino E, se puoi, metti a posto il metodo di studio. Considera il mio corso, Sistema ADC!
@@alessandrodeconcini-adc grazie mille per i consigli 😓
Complimenti❤
Mi hanno commosso queste parole, davvero un bellissimo messaggio
Nessuno ha notato il cucciolo golden che si stiracchia in corridoio? Carooo 😍😍
In realtà è un Chow Chow! 😊
@@alessandrodeconcini-adc Da distante la vista mi ha traviato! Bellissimo lo stesso comunque! Patato 🐶😍😍 Alla fine sono tutti belli ;-)
ma scusa sei passato dall' essere contro i corsi online a schema piramidale dei guru al proporne uno?
Eh?! Quale schema piramidale?
ma non mi sembra proprio li proponga
video che cade a pennello per la maggior parte dei maturandi come me che si ritrova a far fronte con questo dilemma, l'unica soluzione è cercare di fare le proprie scelte senza paura e rimorsi, alla fine solo il tempo ci dirà se la strada intrapresa è quella corretta o meno.
Arrivi sempre al momento giusto. Comunque vorrei farti una domanda, siccome durante il mio primo anno all'università (che ho appena terminato) ho accusato molto la presenza di troppe ore di lezione (molti giorni 7 ore), tornavo a casa la sera che ero stanchissimo e non riuscivo mai a trovare il tempo per studiare o rivedere gli appunti, se non durante il weekend. Volevo chiederti se potresti parlarne in un video (se non lo hai gia fatto) e dare qualche consiglio. Bellissimo Wilson dietro comunque
Guarda se ti posso dire la mia, io personalmente cerco di seguire tutte le lezioni possibile cercando capire bene le cose, poi la parte di studio vero e proprio la faccio solo in sessione quando le lezioni sono sospese. Poi per esempio, anche se so che è giusto seguire ogni lezione, a volte qualche corso l'ho saltato perché purtroppo i prof sono non sempre buoni diciamo, e ho trovato più funzionale fare da solo
@@lorenzotamagnini5362 La mia preoccupazione è il fatto di dover studiare per 4/5 esami contemporaneamente solo durante la sessione, e dato che ho parecchi esami da recuperare dovrei assolutamente passare almeno tutti gli esami del prossimo anno
Il mio consiglio è quello di seguire tutte le lezioni dei 4-5 corsi del semestre, quello che devi fare a lezione è cercare di prendere bene gli appunti di ogni corso. Identifica già dopo le prime lezioni quali saranno le 2 materie che darai appena terminate le lezioni del corso, così da dover fare solo un "ripasso" invece di dover cominciare a studiare da zero queste 2 materie. Non dare 4 esami contemporaneamente. Dati questi 2 esami potrai cominciare a studiare per gli altri 2-3 esami rimasti (dove non partirai da zero perché hai già gli appunti presi a lezione)
@@lclc9619 grazie dei consigli
@@lclc9619 Esatto è uno dei modi migliori
Buono!
Bellissimo video Ale🥳 anche io sul mio canale pensavo di portare un video sulle università , è sicuro prenderò spunto dai tuoi
Dove posso fare questi test?
Come dicevo nel video, devi rivolgerti a un/una specialista. Se ne occupano psicologi e psichiatri
Come dicevo nel video, devi rivolgerti a un/una specialista. Se ne occupano psicologi e psichiatri
Nella prima gara di quest'anno della MotoGP c'era una new entry, Pedro Acosta, che già tutti hanno accolto come il nuovo super fenomeno, quindi grande pressione addosso. Proprio nella prima gara ha devastato le gomme all'inizio per stare con i primi che invece stavano "gestendo". Ovviamente alla fine è finito 9°, ma all'inizio ha fatto divertire tutti. Nelle interviste era super contento perchè ha avuto la possibilità di stare li con i primi per un po' e imparare un sacco. Questa sua soddisfazione è piaciuta molto a tutti, tifosi, giornalisti, ecc... E poi c'è sta RINCOGLIONITA... che poi dopo aver detto delle bestialità incredibili dice "Mi sono scusata con lei. Lungi da me giudicare le SCONFITTE." Ma allora non ha capito un cazzo!!! 😂Qui siamo in presenza di un deficit cognitivo bello importante eh!
La toppa peggio del buco 🤦
Condivido tutto, soprattutto il... giudizio sulla comprensione 😂
povera elisa , bloccata nel suo piccolo mondo limitato soggettivo
🖤
Spettacolo vero
Ricordavo bene quella storia sugli scacchi, quel bambino a cui concedesti di recuperare un errore e che alla fine ti battè...anche al tempo mi colpì molto
Bravo Alessandro, la commentatrice è agghiacciante... Invece il messaggio che ha trasmesso la Pilato è bellissimo ed è ciò che andrebbe insegnato da genitori e allenatori a tutti quanti, il mondo sarebbe un posto migliore...
Questo che stai mandando Alessandro è un messaggio bellissimo. Ogniuno di noi nel suo piccolo fa ciò che può e ciò che lo rende felice. Chi critica e prova ad umilare o svalorizzare i risultati altrui credo che siano solo gelosi, perché sanno che in fondo non hanno una mentalità vincente.
Da possessore di ipad 9th (quello da 300qualcosa euro) posso confermare. Oltretutto la versione economica è sufficiente per fare il 99% di quello che può fare un air per lo studio. (poi se avete i soldi da spenderci sicuramente l'air è la scelta più sensata, o comunque anche un pro di vecchia generazione, sempre in un ottica di risparmio)
io nel mio piccolo faccio un progetto sulle fake news ai miei alunni di terza media, lo inserisco nel curriculum di educazione civica. Una goccia nell'oceano, ma meno che niente. E di nuovo complimenti per il tuo lavoro, e forza Finlandoa😂
Che bello ricordarsi che facciamo quello che facciamo perché ci piace e vogliamo migliorarci sempre. E questo per tutta, tutta la vita. Salvo per alcune persone che si fermano e sgridano gli altri...
Questo non é l'unico caso quest'anno nel quale atleti che non salgono sul podio vengono sminuiti da telecronisti, giornalisti, ecc... Pare che senza una medaglia al collo non valgano nulla. Ció fa RABBRIVIDIRE dato il contesto olimpico.
Applausi !!! Come le spieghi le cose tu adc nessuno!
Benedetta a me ha commosso, trasmette davvero il suo apprezzare dov'è e cosa è riuscita a fare nonostante il 4o posto. Grandissima. Mille volte più di quell'altra che avrà vinto ori alla scherma ma è vuota dentro.
Non sono per niente d'accordo. Chiunque abbia fatto sport a livello agonstico riconosce in "meno di un secondo" che la felicità ostentata dalla Pilato era forzata, artificiosa, per certi versi grottesca. E' stata terza per quasi tutta la gara e si è presa una delle più grandi "inculate" di questo inizio Olimpade perchè ha perso il podio negli ultimi centesimi subendo il sorpasso quando sembrava ormai fatta. Una beffa atroce che in molti avrebbero accolto con una VERA crisi di pianto ed altri, come la Pilato, con una felicità "piangente" palesemente farlocca, posticcia, non autrentica. Se uno non è ingenuo e "non è sceso dalla montagna del sapone" sa riconoscere che quando la Pilato dice che "è stata felicissima" mente sapendo di mentire, fa finta di accontentarsi per mascherare la beffa subita. Con quelle dichiarazioni cercava di non darlo a vedere, di esorcizzare il momento, di autoconsolarsi rispetto ad una cocente delusione. E' anche un banale meccanismo umano di autodifesa, di protezione, che si studia al primo anno di psicologia. Esibire ed ostentare una falsa contentezza, una falsa felicità, per curare in qualche modo una delusione, un sentimento negativo che sotto sotto si cova nell'animo. E' di solito un escamotage mentale proprio di chi è debole e vuole esorcizzare una sofferenza patita o addirittura un dolore che non si vuole tirare fuori, che si vuole nascondere. Insomma stiamo parlando di una contentezza forzata, posticcia, autoconsolatrice....che non solo non corrisponde al vero sentimento che si cova nell'animo, ma che prova palesmente a dissimularlo. Una finta gioia espressa per nascondere una vera delusione. Non è onesta con sè stessa e di riflesso non lo è nei confrotni degli altri. "Quegli altri" che, se non sono prorpio " del mestiere", cascano con tutte le scarpe nelle dichiarazioni "paracule". Onore invece alla Di Francisca che, in un mondo di finti buonisti/perbenisti e "preti di sacrestia", dice quello che gli altri addetti ai lavori che si autocensurano per il politicamente corretto, non hanno il coraggio di dire: "che alle Olimpiadi l'importante non è partecipare...ma vincere! Che la competitività per arrivare al podio è il vero motore delle imprese che vediamo. Che se li senti prima di gareggiare gli atleti darebbero un rene pur di salire sul podio! Altro che De Coubertin e la filosofia del "non importa la meta, ma come hai affrontato il viaggio". Che piaccia o no la storia delle Olimpiadi la fanno i vincitori. Ci si ricorda solo di chi vince e non di chi arriva quarto. Ci ricordiamo di Mennea, Bolt, Phelps, Carl Lewis...e non di chi arriva quarto o quinto...o di chi, peggio ancora, dice FALSAMENTE di essere strafelice di essere arrivata quarta dopo che ad un centesimo di secondo dalla fine della gara aveva la medaglia sul collo. Voi la chiamate "compeittività tossica"...ma in realtà è solo la "competitività fisiologica" che c'è nel mondo dello sport agonistico. Del resto quando è che ce li "caghiamo"davvero gli sport minori come il tiro coll'arco o la pistola? Quando un nostro atleta italiano arriva a medaglia. AùSe arriva ottavo rimarrà il carneade che è smepre stato. Hanno molta più dignità quelli che crollano per un pianto nervoso dopo che sono stati battuti che questa grandissima paracula. Ad adiuvandum segnalo che il giorno dopo Simona Quadrella ha chiuso al quarto posto i 1500 di stile libero e sai cosa ha detto per prima cosa all'intervistatore nel dopo gara? Ha detto letteralmente questo: "sono SINCERA per me questa è stata una grande delusione...". Tra l'altro la Pilato non è nuova a queste sortite discutibili. Ne aveva fatte anche nel post batteria e si era innescata un piccola polemica con il commnetatore tecnico Luca Sacchi. In quel caso più che "finta contenta" si era ammalata della ben nota sindrome della "vittima".Diciamo che Luca Sacchi è stato più diplomatico della Francisca e la cosa è sfumata subito. Comunque un noto allenatore ha detto una volta: "chi vince festeggia e chi perde spiega".
Ma, anche fosse stato un tentativo di auto-forzare la felicità per gestire la delusione (cosa che tu non sai, perché non leggi nella mente e non basta aver fatto sport agonistico per conoscere ogni reazione umana di altri sportivi) che problema ci sarebbe? È forse un buon motivo per deridere e umiliare in diretta una ragazza? Anzi, se fosse come dici tu (e non credo, francamente, mi sembra fosse semplicemente in un momento di grande turbinio di emozioni e ha detto quello che provava) ai miei occhi dimostrerebbe ancora maggiore consapevolezza per una 19enne che impara a gestire la frustrazione e si concentra su quanto di positivo può prendere da quella esperienza. Di fronte a quella che tu definisci "inculata" lei reagisce cercando comunque di sorridere per la bellezza del traguardo che ha raggiunto. È maturo, è quello che fanno le persone adulte. Saper gestire le proprie reazioni istintive, guardarsi dentro e resistere alla delusione nera e alla tentazione di scoppiare di rabbia o rovinarsi l'esperienza è segno di grandissimo autocontrollo e saggezza. Oppure ti sembra più saggio e maturo picchiare i pugni e avere una crisi isterica?
@@alessandrodeconcini-adc 1) guarda sulla rudezza, i modi bruschi...la poca diplomazia ti posso dare pure ragione. Si poteva avere un approccio decisamente più morbido. Hai ragione. 2)Secondo me quella non è maturità...anzi è proprio il contrario sempre se dai per buono "il giochetto piscologico" che io "ho spiegato". 3) Quanto alla crisi isterica...non dico ovviamente di arrivare a quello. Ho parlato per paradosso. Cioè peferisco addirittura quello, ha più dignità quello, che questo "giochetto a nascondino". Basterebbe avere un approccio più onesto e autentico come del resto fanno il 99% degli atleti nelle dichiarazioni postgara.
"Ha più dignità" Perché lo decidi tu. Vedi qual è il problema? È esattamente di questo che sto parlando. Chi sei tu (ma anche io, la commentatrice, la società in generale) per decidere quale reazione sia appropriata per questa atleta?
@@alessandrodeconcini-adc tu fai un discorso che potrebbe valere in generale per tanti aspetti di vita, per tante sfere della quotidianità..ma per lo sport agonistico non ha quel valore. Non ti va bene che te lo dica io, un singor nessuno con giusto un decente pedigree sportivo agonistico e decenti studi di psicologia? Te lo dice qualsiasi mental coach che affianca gli atleti nel loro percorso di carriera. Basta leggere le innumerevoli biografie dei grandi sportivi, dei grandi campioni. Perchè fa discutere quel video? Perchè la maggior parte degli addetti ai lavori, quelle parole non le condivide. Chi sono quelli per dirlo? E sono persone qualifcate. Se noti bene la Di Francisca non è sola nel contestarla. E' solo quella più plateale e sguaiata.
@lorenzomarchione4230 e quale sarebbe la reazione corretta secondo questi addetti ai lavori? Rabbia? Rimorso? Vergogna?
Viviamo in un mondo una società malata. Dove devi lavorare anzi fare lo schiavo 10 ore al giorno.. e cercare di distruggere gli altri
L'unica cosa di surreale è lo squallore umano della Di Francisca. La Pilato ha compreso assai meglio lo spirito olimpico.
ma poi dio santo, obbiettivamente tutti i posti sotto al primo sono quasi identici. il fatto che si siano medaglie solo ai primi 3 è totalmente arbitrario, se avessimo deciso come società che il podio sono i primi 5? questo sarebbe stato un successo della madonna? infinito supporto a questa bravissima ragazza/donna che ha dato tutto quello che aveva e si è portata a casa un risultato assurdo.
Ma infatti. E se decidessimo che conta solo il primo? O che vince un premio speciale chi migliora più di tutti il proprio record personale?
Va guardato anche il contesto: Benedetta da un intervista di un anno fa sembra volersi ritirare dal nuoto per ragioni personali, quindi il suo "non credevo di poter arrivare al podio" va letto nell'ottica di chi un anno fa pensava che non sarebbe neppure andata alle olimpiadi. Questo dettaglio, al di là di essere importante per capire il caso specifico e le sue parole, ci dice una cosa importante per quanto attiene lo studio, il lavoro e la vita in generale, cioè: ognuno ha la sua storia. Giudicare qualcuno perché non si è laureato in corso o non ha preso il massimo dei voti non ha senso di per sé ma ha ancor meno senso senza conoscere la storia personale di colui/colei che ha raggiunto quel traguardo magari superando ostacoli ulteriori che dall' esterno non possiamo conoscere.
Parole sante, Giulio. Noi non sappiamo un beneamato cazzo della vita degli altri. Quando mi sono laureato nel 2017, con 4 anni di fuoricorso, è stato un giorno per me incredibile, di sicuro nella top 5 dei momenti più importanti della mia vita. E, da fuori, qualcuno potrebbe dire: che cavolo hai da essere felice, ci hai messo 9 anni a laurearti! Ma non saprebbe nulla di quanta fatica e anche quanto dolore c'è stato dietro a quel percorso. E quanta incredibile importanza avesse averlo fatto. Poi, attenzione, non voglio neanche demonizzare l'ambizione e la competitività. Io sono una persona ultra ambiziosa e ultra competitiva, alla mia laurea non ho preso la lode per una lite con il correlatore di tesi. E mi sono incazzato, tanto incazzato. Ognuno ha il diritto di reagire come gli pare, compresa Elisa Di Francisca che può benissimo dire "io avrei reagito diversamente". Io però se ci ripenso a quella mia rabbia la leggo come immatura e superficiale. L'alessandro di oggi reagirebbe come Benedetta.
Io capisco comunque la Di Francisca, ma la capisco solo dal punto di vista della cattiveria agonistica, cosa che ha ribadito diverse volte in RAI: quando arrivi lì, a quella finale e ti scontri con i migliori al mondo, è tutto un altro paio di maniche e ci vuole essere cattivi, non vuol dire ovviamente essere scorretti. L'unica cosa che vorrei dire alla Di Francisca è che il nuoto, rispetto alla scherma, è uno sport devastante mentalmente e fisicamente nei livelli mondiali/olimpici, e c'è una competizione incredibile ed è anche uno sport anche riservato a chi ha un determinato fisico. Benedetta, a 19 anni è arrivata ad una finale olimpica, quarta dietro ragazze mostruose, la Di Francisca a 30 anni solamente ha vinto due ori olimpici, nessuno glielo ha ricordato. Benedetta di sicuro era scontenta per il risultato come chiunque, altrimenti non faresti quello sport, ma la felicità e la bontà del percorso che l'hanno portata alle Olimpiadi ha superato qualsiasi delusione. Poi vedi invece Ceccon che dopo un oro olimpico dice: "Devo rimettermi a lavorare per l'altra gara, altrimenti mi rilasso e questo non va bene". Lo studio Ale, è una cosa abbastanza personale, e io stesso non posso dare lezioni a nessuno, essendo fuori corso a Medicina, ma dopo diverse peripezie ho ritrovato me stesso e a Marzo mi laureo. Io paragono studio e sport semplicemente per una ragione: il lavoro e il sacrificio sono quelli e non puoi evitarli, che uno raggiunga risultati nello studio e nello sport però non lo quantifico alla stessa maniera, a meno di casi clamorosamente simili. A livello agonistico la vittoria è sempre nella tua testa, devi avere fame, poi puoi perdere, ma non rimani mai sconfitto, son due cose diverse. Chi perde, ma non è sconfitto, si rialza più forte: chi resta sconfitto, si autodistrugge. Benedetta ha perso, ma non è sconfitta, si rialzerà più forte di prima.
Ma infatti Di Francisca ha tutto il diritto di dire "io avrei reagito diversamente". Non ha il diritto di giudicare e umiliare qualcuno che è comunque soddisfatto di sé
Tutto ciò avrebbe senso se la vittoria di una medaglia sarebbe solo un discorso personale (es il diploma) invece le olimpiadi premiano le medaglie con cifre che possono arrivare anche a più di 100.000 euro, con ripercussioni anche a livello nazionale e quindi politico/diplomatico. L atteggiamento era corretto, positivo, ma lo scopo no.
Gli atleti gareggiano per sé stessi, su, non puoi chiedere a una 19enne di farsi carico dei problemi diplomatici. E non siamo neanche più nel mondo della guerra fredda dove lo sport è un'arma di propaganda. E quei 100k sarebbero comunque di Benedetta.
Tutto può essere tossico. ciao
Bravissimo, messaggio meraviglioso.
Non so chi sia questa Elisa, ma da come parla ho capito che è un'idiota. Questa nuotatrice, Benedetta, è una grande e un esempio morale. Un esempio dello spirito che uno dovrebbe avere.
l'ho visto in diretta e mi sono commosso, bellissimo messaggio
Bellissimo video ! Appoggio ogni singola parola! È bravissimo a cogliere un occasione che anche se in un settore che non tratti , racconta tanto e insegna tanto!