Queste canzoni mi riportano alla mia adolescenza.bravo❤🎉😅
@linav11367 күн бұрын
❤❤❤❤❤
@morenavalcarenghi3778 күн бұрын
Queste canzoni piene di amore e dolcezza e sentimentale mi fa sentire una ragazza
@KACIARO10 күн бұрын
Nun smorza'abbassa.....
@graziellacaligara210811 күн бұрын
AAdamo è stato un bravissimo cantante per me lui e Dalida sono i migliori
@tizianacuscito16 күн бұрын
Adamo❤
@GIUSEPPINATOMASINI17 күн бұрын
Grande parole sempre il cuore batte forte
@surrealismomuto18 күн бұрын
4:59 😂😂😂😂😂😂 AHAHAHAHAHA
@mimmoleonardi864318 күн бұрын
Abbiamo lo stesso cognome, mi sento un po' grande 😂😂😂❤
@Marco-gb2or22 күн бұрын
Perché te ne sei andato Luigi?? Troppo giovane...dovevi darci ancora un po' della tua tristezza 🌹🌹🌹noni dimenticherò mai di te, anche se sono giovane..... sarai sempre un grande uomo e artista 🌹🌹
@user-fq3kl8rg6g24 күн бұрын
Boia chi molla 🙋🏻🙋🏻♀️🙋🏻♂️🏴
@bachisback7124 күн бұрын
...te credo, era cinese 😂😂😂😂
@wrrwvvqfdwvv376124 күн бұрын
Superissimo
@oraziopiernera614427 күн бұрын
Fin da ragazza ascolto cuesta canzone e ogni volta ho le lacrime agli occhi.❤❤❤❤❤🎉🎉🎉🎉🎉
@claudiomorara525227 күн бұрын
Bellissima canzone di Adamo questa si che era musica mica la spacca timpani di oggi
@user-uj2jd6er8w27 күн бұрын
Anche a me ❤️
@annapaolelli490728 күн бұрын
Altro che lacrimuccia,fiume di lacrime 😢😢❤
@marilenaletizia984Ай бұрын
Le stagioni del cuore cercano un unione che non vuole confondere la vita😮😮😮😮😮😮😮😮😮😮😮😮😮😮
@marilenaletizia984Ай бұрын
Il potere è riuscito a fare diventare un purgatorio anzi un inferno 😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢
@pasqualegangemi40Ай бұрын
Mi ricorda quel treno Dalla Calabria per trasferirmi a Ventimiglia la sentivo sul treno.
@user-pw7jj8pp6hАй бұрын
La cantava sempre mio padre
@user-pw7jj8pp6hАй бұрын
Mi ricorda la mia gioventù la cantava sempre mio padre
@MyrnaPierneraАй бұрын
Ma che bella canzone e come canta bene in italiano,ho i prividi ogni volta che l'ascolto
@rivamagico8626Ай бұрын
Sembrano canzoni simili solo a se stesse !!! Vuoi mettere i rapper ( che schifo )spero che la musica torni sui giusti binari !!!
@freierLandmannАй бұрын
Elezioni europee 2024.
@esterdicaro1987Ай бұрын
Trent'anni di rimpianto. Per una giovane vita spezzata, per un astro nascente della canzone d'autore spentasi troppo presto, per il vuoto che è rimasta nella musica italiana. Tre decenni sono passati dalla morte di Luigi Tenco, avvenuta il 27 gennaio 1967 a Sanremo dopo l'esclusione dal Festival. In questa occasione abbiamo chiesto un ricordo al fratello Valentino, tenace "custode" della memoria del cantautore genovese. Valentino Tenco è un signore che sa essere severo e gentile al tempo stesso. Vive a Ruta di Camogli, nella splendida casa dove ha vissuto insieme a Luigi "e che ho comprato grazie a lui". È sposato con Graziella e ha due figli, Patrizia e Giuseppe. - Com'era Luigi da bambino? "Era un bambino particolare, intelligente, vivace, allegro. A tre anni sapeva leggere e scrivere senza che nessuno gliel'avesse insegnato. Ha sempre avuto una memoria prodigiosa, imparava qualsiasi cosa, era un matematico nato. Alle elementari si dilettava con le equazioni differenziali, poi ha imparato a meraviglia latino e greco". - Lei ha rappresentato per Luigi una figura paterna? "No. Ma io avevo dieci anni più di Luigi, e quando c'è così tanta differenza il più grande cerca di proteggere il più piccolo. Anche quando una persona non avrebbe bisogno di protezione, quando in realtà non la si capisce". - E lei non ha capito suo fratello? "No, non l'ho capito per niente, quando era in vita". - Forse perché Luigi aveva un carattere difficile? "No, assolutamente, non era una persona difficile. Aveva un carattere allegro, si divertiva con poco, quando veniva da me amava pescare e giocare a carte. Era di un'intelligenza fuori dal comune, era molto più maturo della sua età. Ma nonostante tutto era un ragazzo molto modesto. Pensi, non rilasciava autografi. A chi glielo chiedeva rispondeva: "Chi sono io per farti un autografo? Piuttosto dammi il tuo". - Lei ha ostacolato la passione di suo fratello per la musica? "Questo no. Luigi da piccolino è stato mandato a studiare musica. Ma io e mia madre avremmo preferito che prima finisse gli studi, che avesse, come si diceva, un pezzo di carta in mano". - Luigi ha dedicato a vostra madre "Vedrai vedrai". Che rapporto aveva con lei? "Ah, quella canzone. Per anni se ne è parlato come di una canzone d'amore. Ma io sapevo che era per la mamma. Ogni volta che tornava a casa lei gli diceva: "Quando la fai finita con quel mondo di buffoni", perché questo per lei era la musica, e lui rispondeva: "Vedrai, vedrai". Luigi e la mamma avevano un bellissimo rapporto. Lei era una donna dolcissima, affettuosa, ci prendeva in braccio anche da grandi. A un certo punto lei si ammalò, questo influì molto anche su Luigi. Pensi, quando era militare chiese il permesso di accompagnare nostra madre in Svizzera, dove doveva essere operata. Il suo ufficiale glielo negò. Lui rimase sconvolto". - Chi erano i veri amici di Luigi? "Era amico di tutti, quanto gli altri fossero amici suoi è da vedersi". - Qualche cantautore si è mai fatto vivo con lei in questi anni? "Ho avuto solo contatti occasionali. L'unico che mi ha commosso è stato De Andrè. Anni fa ricevette un premio musicale, e volle consegnarlo a me, che ero in platea, in memoria di mio fratello. Luigi nel '62, quando interpretò il film di Luciano Salce "La cuccagna", aveva inserito nella colonna sonora "La ballata dell'eroe", firmata da Fabrizio che allora era ancora sconosciuto. Del resto, al funerale di Luigi, a Ricaldone, sa chi c'era di musicisti? De Andrè e Michele". - Perché suo fratello si presentò al Festival? "I motivi esatti non li so, li posso immaginare. Luigi era sempre stato molto critico verso il Festival, diceva che quello era un mondo di gente poco colta. Credo che Dalida abbia insistito molto per avere Luigi al suo fianco a Sanremo. E poi a mio fratello interessava molto parlare ai giovani attraverso le canzoni. "Ciao amore", che presentò a Sanremo, era una canzone sociale. Ricordo un particolare: prima del Festival io riuscii a convincerlo ad andare da un sarto affinché si facesse un bel vestito. Lui non teneva per niente a queste cose e disse: "Vado a cantare una canzone che rispecchia il mondo dei campi vestito così?"". - Che cosa ricorda di più di tutto quello che è venuto dopo il suicidio di suo fratello? "All'inizio non mi sono reso conto di niente. Non ho capito che non erano state fatte indagini. Prima mi hanno detto che per 48 ore non potevo toccare mio fratello, poi che potevo andare via subito, e io ho ringraziato! Solo dopo ho capito... chissà quali pressioni ci sono state per portare avanti il Festival, per concludere tutta la vicenda in fretta. Ho letto ora che il dottor Molinari, allora funzionario di polizia a Sanremo, avrebbe salvato il Festival del '59. Avrebbe fatto meglio a fare le indagini, per togliere ogni dubbio". - Ci sono molti particolari oscuri. "Sì. Sulla rivoltella non è stato fatto l'esame del guanto di paraffina per sapere se aveva sparato o no. La rivoltella mi è stata mandata per posta un mese dopo, in un bel pacchetto giallo con scritto "Suicidio". Era perfettamente pulita. Una cosa strana E quando ho visto la pistola ho capito come era arrivata a Sanremo". - Come? "La pistola era in una scatola dove c'erano alcuni nastri da registrare. Mia madre non lo sapeva e ha infilato questa scatola nella valigia che Luigi ha portato a Sanremo, per via dei nastri". - Un terribile scherzo del destino. "Sì. Quando ho scoperto la verità mi sono ben guardato dal dirlo a mia madre. Non l'ha mai saputo. Ma ora lei non c'è più. È morta 10 anni dopo Luigi". - Lei crede al suicidio di suo fratello? "Non lo escludo. Ognuno di noi può attraversare un momento particolare. Luigi era timido, per salire sul palco ha certo dovuto prendere dei calmanti. Credo inoltre che qualcuno l'abbia fatto bere e non c'è niente di peggio che mescolare alcool e calmanti. Ma Luigi era la persona più distante possibile dal suicidio. Io una idea ce l'ho, ma non gliela dico. Perché non la posso provare. Ma è veramente interessante per voi parlare sempre del suicidio? Io preferirei parlare di quello che ci ha lasciato Luigi, di lui come persona". - Parliamone. "Luigi era innanzitutto una persona onesta, limpida, che diceva sempre ciò che pensava. Aveva un talento musicale enorme, era coltissimo, ma non si vantava mai, le canzoni spesso le regalava, all'inizio della carriera usava degli pseudonimi. Sapeva guardare con distacco il mondo di cui faceva parte e anche se stesso. Era sempre in anticipo sui tempi. Era antimilitarista, antirazzista, e cantava questi temi quando nessuno in Italia lo faceva, in brani come "Cara maestra" o "Il disertore", ispirata a Vian. Le sue canzoni le ascoltano i giovanissimi. Sa cosa mi colpisce? Fra le persone che mi scrivono, e sono molte, ci sono tanti ragazzi di quindici, sedici anni. Dimostrano di avere capito l'essenza della personalità di Luigi attraverso le sue canzoni".
@oraziopiernera6144Ай бұрын
❤❤❤❤🎉🎉🎉🎉😢😢😢😢
@oraziopiernera6144Ай бұрын
Anche questa canzone, la canta molto bene sia in francese che in iraliano, le parole sono molto nelle due lingue ,ancora una melodia che mi ricorda la mia gioventu da quando éro una guovane ragazza
@oraziopiernera6144Ай бұрын
Anche questa canzone mi penetra in fondo al cuore ,tanto bella, come si fa a non aprezzare Alain Barriere, un grande artsta
@oraziopiernera6144Ай бұрын
❤❤❤❤❤🎉🎉🎉🎉🎉🎉
@user-ej2oh4xq3mАй бұрын
Bellissima canzone ❤
@MyrnaPierneraАй бұрын
❤🎉
@MyrnaPierneraАй бұрын
Questa canzone , mi é entrata nel cuore ,mi ricorda la mia gioventû ,caro Alain Barrière un cantante come te ,per me non ce ne sono altri e non ce ne saranno piû io ho la tua età e la nostra gioventû era tanto bella,avevamo un cuore ,oggi non é piû cosî riposa in pace.
@oraziopiernera6144Ай бұрын
Côme vorrei ritornare indietro ❤❤❤🎉🎉🎉
@albertopiccinelli9496Ай бұрын
2024 non voto 🎉
@emanueleocchipinti9716Ай бұрын
Sta scherzando giusto?
@alex-hi2gvАй бұрын
Astensione!
@lucadantiga5316Ай бұрын
"Si può morire per una canzonetta?" dichiarazioni di Orietta Berti
@michele180474Ай бұрын
2024....ATTENTI alle promesse da marinaio...
@FCVBlog2Ай бұрын
infatti mi astengo da questa farsa
@ivanodantogno483Ай бұрын
Era un periodo meraviglioso quel tempo❤
@MaryMary-hq8xfАй бұрын
Fantastico!
@weldondavis6032Ай бұрын
Got one of those fantastic haircut s back in 66 just 19 yes old,today got to see my grandson headed to boot camp he,s 18 going to ft more ga bout a4 hr tide from home
@enricar3213Ай бұрын
Era l'autunno e il cameriere Antonio Servendo a un tavolo di grandi industriali Sentì decidere che per l'estate prossima Sarebbe andata di moda l'acqua blu Loro dicevano che bastava fare Una campagna di pubblicità Mettere in ogni bar un po' di bottigliette Ed il successo non poteva mancare Antonio tra sé rideva Ahahah ahahah Diceva: "Me ne infischio della moda Io bevo solo quello che mi va" Venne l'inverno e Antonio vide al cinema Cortometraggi con bottiglie d'acqua blu Fotografie sui muri e sui giornali Di belle donne che invitavano a provarla In primavera già qualcuno la beveva E pure lui un giorno a casa d'un amico Dovette berla perché quello imbarazzato Gli disse "Scusa ma non m'è rimasto altro" Antonio però rideva Ahahah ahahah Diceva: "Me ne infischio della moda Ma in mancanza d'altro bevo quel che c'è" Venne l'estate ed in villeggiatura Antonio aveva sete e non sapeva cosa bere In ogni bar dove chiedeva un dissetante Manco a farlo apposta gli servivano acqua blu Le prime volte lui si era opposto Ma poi pensò: "Ma chi me lo fa fare?" E da quel giorno a poco a poco si abituò Un mese dopo non beveva altro Antonio però rideva Ahahah ahahah Diceva: "Me ne infischio della moda Ma bevo questa bibita perché mi va" Ora è l'autunno, Antonio è all'ospedale Intossicato perché beveva troppo E per servire quel tavolo importante S'è fatto sostituire dall'amico Pasquale Stan decidendo per la prossima moda Un pantalone a strisce gialle e nere Basterà fare una gran pubblicità Farlo indossare da qualche grande attore Pasquale tra sé sorride Ahahah ahahah E dice: "Me ne infischio della moda Io porto solo quello che mi va" Ma io vedo già Pasquale Ahahah ahahah Chissà come starà male Coi pantaloni a strisce gialle e nere
@grazianocapraro8076Ай бұрын
Grande ricordare miglioni di presone uccise per nulla.. ❤️
@giandomenicomartorelli8069Ай бұрын
6:41 lo sguardo di rassegnazione della Pina...
@manuelfantoni5182Ай бұрын
Appuntamento per le europee di giugno 2024😂
@alessioseppoloni7571Ай бұрын
Who listen 20🏴☠️24❤️🙏🏻☮️🔥👊🏻
@milenatroiano2373Ай бұрын
Io non ho dimenticato
@milenatroiano2373Ай бұрын
MS Aspettami ,!!! COME POSSO DIMENTICARE
@CarmelaFanuli-yx2gbАй бұрын
Grazie. Per. A verla. Sentita. Ora. Ho. 75. Anni. GrAzie. Ancora
@danielinodanielino8736Ай бұрын
Patrimonio del nostro cinema... indimenticabile, irripetibile, storie vere di quegli anni interpretate da un mostro del nostro cinema... Grazie carlè...❤️
@PinoSaporitoАй бұрын
Ma quale era la nostra colpa perché volevamo una vita che valeva la pena di essere vissuta. 957 KR pino
Пікірлер
Um grande senhor da canção francesa.
Molto bella 😊
Queste canzoni mi riportano alla mia adolescenza.bravo❤🎉😅
❤❤❤❤❤
Queste canzoni piene di amore e dolcezza e sentimentale mi fa sentire una ragazza
Nun smorza'abbassa.....
AAdamo è stato un bravissimo cantante per me lui e Dalida sono i migliori
Adamo❤
Grande parole sempre il cuore batte forte
4:59 😂😂😂😂😂😂 AHAHAHAHAHA
Abbiamo lo stesso cognome, mi sento un po' grande 😂😂😂❤
Perché te ne sei andato Luigi?? Troppo giovane...dovevi darci ancora un po' della tua tristezza 🌹🌹🌹noni dimenticherò mai di te, anche se sono giovane..... sarai sempre un grande uomo e artista 🌹🌹
Boia chi molla 🙋🏻🙋🏻♀️🙋🏻♂️🏴
...te credo, era cinese 😂😂😂😂
Superissimo
Fin da ragazza ascolto cuesta canzone e ogni volta ho le lacrime agli occhi.❤❤❤❤❤🎉🎉🎉🎉🎉
Bellissima canzone di Adamo questa si che era musica mica la spacca timpani di oggi
Anche a me ❤️
Altro che lacrimuccia,fiume di lacrime 😢😢❤
Le stagioni del cuore cercano un unione che non vuole confondere la vita😮😮😮😮😮😮😮😮😮😮😮😮😮😮
Il potere è riuscito a fare diventare un purgatorio anzi un inferno 😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢
Mi ricorda quel treno Dalla Calabria per trasferirmi a Ventimiglia la sentivo sul treno.
La cantava sempre mio padre
Mi ricorda la mia gioventù la cantava sempre mio padre
Ma che bella canzone e come canta bene in italiano,ho i prividi ogni volta che l'ascolto
Sembrano canzoni simili solo a se stesse !!! Vuoi mettere i rapper ( che schifo )spero che la musica torni sui giusti binari !!!
Elezioni europee 2024.
Trent'anni di rimpianto. Per una giovane vita spezzata, per un astro nascente della canzone d'autore spentasi troppo presto, per il vuoto che è rimasta nella musica italiana. Tre decenni sono passati dalla morte di Luigi Tenco, avvenuta il 27 gennaio 1967 a Sanremo dopo l'esclusione dal Festival. In questa occasione abbiamo chiesto un ricordo al fratello Valentino, tenace "custode" della memoria del cantautore genovese. Valentino Tenco è un signore che sa essere severo e gentile al tempo stesso. Vive a Ruta di Camogli, nella splendida casa dove ha vissuto insieme a Luigi "e che ho comprato grazie a lui". È sposato con Graziella e ha due figli, Patrizia e Giuseppe. - Com'era Luigi da bambino? "Era un bambino particolare, intelligente, vivace, allegro. A tre anni sapeva leggere e scrivere senza che nessuno gliel'avesse insegnato. Ha sempre avuto una memoria prodigiosa, imparava qualsiasi cosa, era un matematico nato. Alle elementari si dilettava con le equazioni differenziali, poi ha imparato a meraviglia latino e greco". - Lei ha rappresentato per Luigi una figura paterna? "No. Ma io avevo dieci anni più di Luigi, e quando c'è così tanta differenza il più grande cerca di proteggere il più piccolo. Anche quando una persona non avrebbe bisogno di protezione, quando in realtà non la si capisce". - E lei non ha capito suo fratello? "No, non l'ho capito per niente, quando era in vita". - Forse perché Luigi aveva un carattere difficile? "No, assolutamente, non era una persona difficile. Aveva un carattere allegro, si divertiva con poco, quando veniva da me amava pescare e giocare a carte. Era di un'intelligenza fuori dal comune, era molto più maturo della sua età. Ma nonostante tutto era un ragazzo molto modesto. Pensi, non rilasciava autografi. A chi glielo chiedeva rispondeva: "Chi sono io per farti un autografo? Piuttosto dammi il tuo". - Lei ha ostacolato la passione di suo fratello per la musica? "Questo no. Luigi da piccolino è stato mandato a studiare musica. Ma io e mia madre avremmo preferito che prima finisse gli studi, che avesse, come si diceva, un pezzo di carta in mano". - Luigi ha dedicato a vostra madre "Vedrai vedrai". Che rapporto aveva con lei? "Ah, quella canzone. Per anni se ne è parlato come di una canzone d'amore. Ma io sapevo che era per la mamma. Ogni volta che tornava a casa lei gli diceva: "Quando la fai finita con quel mondo di buffoni", perché questo per lei era la musica, e lui rispondeva: "Vedrai, vedrai". Luigi e la mamma avevano un bellissimo rapporto. Lei era una donna dolcissima, affettuosa, ci prendeva in braccio anche da grandi. A un certo punto lei si ammalò, questo influì molto anche su Luigi. Pensi, quando era militare chiese il permesso di accompagnare nostra madre in Svizzera, dove doveva essere operata. Il suo ufficiale glielo negò. Lui rimase sconvolto". - Chi erano i veri amici di Luigi? "Era amico di tutti, quanto gli altri fossero amici suoi è da vedersi". - Qualche cantautore si è mai fatto vivo con lei in questi anni? "Ho avuto solo contatti occasionali. L'unico che mi ha commosso è stato De Andrè. Anni fa ricevette un premio musicale, e volle consegnarlo a me, che ero in platea, in memoria di mio fratello. Luigi nel '62, quando interpretò il film di Luciano Salce "La cuccagna", aveva inserito nella colonna sonora "La ballata dell'eroe", firmata da Fabrizio che allora era ancora sconosciuto. Del resto, al funerale di Luigi, a Ricaldone, sa chi c'era di musicisti? De Andrè e Michele". - Perché suo fratello si presentò al Festival? "I motivi esatti non li so, li posso immaginare. Luigi era sempre stato molto critico verso il Festival, diceva che quello era un mondo di gente poco colta. Credo che Dalida abbia insistito molto per avere Luigi al suo fianco a Sanremo. E poi a mio fratello interessava molto parlare ai giovani attraverso le canzoni. "Ciao amore", che presentò a Sanremo, era una canzone sociale. Ricordo un particolare: prima del Festival io riuscii a convincerlo ad andare da un sarto affinché si facesse un bel vestito. Lui non teneva per niente a queste cose e disse: "Vado a cantare una canzone che rispecchia il mondo dei campi vestito così?"". - Che cosa ricorda di più di tutto quello che è venuto dopo il suicidio di suo fratello? "All'inizio non mi sono reso conto di niente. Non ho capito che non erano state fatte indagini. Prima mi hanno detto che per 48 ore non potevo toccare mio fratello, poi che potevo andare via subito, e io ho ringraziato! Solo dopo ho capito... chissà quali pressioni ci sono state per portare avanti il Festival, per concludere tutta la vicenda in fretta. Ho letto ora che il dottor Molinari, allora funzionario di polizia a Sanremo, avrebbe salvato il Festival del '59. Avrebbe fatto meglio a fare le indagini, per togliere ogni dubbio". - Ci sono molti particolari oscuri. "Sì. Sulla rivoltella non è stato fatto l'esame del guanto di paraffina per sapere se aveva sparato o no. La rivoltella mi è stata mandata per posta un mese dopo, in un bel pacchetto giallo con scritto "Suicidio". Era perfettamente pulita. Una cosa strana E quando ho visto la pistola ho capito come era arrivata a Sanremo". - Come? "La pistola era in una scatola dove c'erano alcuni nastri da registrare. Mia madre non lo sapeva e ha infilato questa scatola nella valigia che Luigi ha portato a Sanremo, per via dei nastri". - Un terribile scherzo del destino. "Sì. Quando ho scoperto la verità mi sono ben guardato dal dirlo a mia madre. Non l'ha mai saputo. Ma ora lei non c'è più. È morta 10 anni dopo Luigi". - Lei crede al suicidio di suo fratello? "Non lo escludo. Ognuno di noi può attraversare un momento particolare. Luigi era timido, per salire sul palco ha certo dovuto prendere dei calmanti. Credo inoltre che qualcuno l'abbia fatto bere e non c'è niente di peggio che mescolare alcool e calmanti. Ma Luigi era la persona più distante possibile dal suicidio. Io una idea ce l'ho, ma non gliela dico. Perché non la posso provare. Ma è veramente interessante per voi parlare sempre del suicidio? Io preferirei parlare di quello che ci ha lasciato Luigi, di lui come persona". - Parliamone. "Luigi era innanzitutto una persona onesta, limpida, che diceva sempre ciò che pensava. Aveva un talento musicale enorme, era coltissimo, ma non si vantava mai, le canzoni spesso le regalava, all'inizio della carriera usava degli pseudonimi. Sapeva guardare con distacco il mondo di cui faceva parte e anche se stesso. Era sempre in anticipo sui tempi. Era antimilitarista, antirazzista, e cantava questi temi quando nessuno in Italia lo faceva, in brani come "Cara maestra" o "Il disertore", ispirata a Vian. Le sue canzoni le ascoltano i giovanissimi. Sa cosa mi colpisce? Fra le persone che mi scrivono, e sono molte, ci sono tanti ragazzi di quindici, sedici anni. Dimostrano di avere capito l'essenza della personalità di Luigi attraverso le sue canzoni".
❤❤❤❤🎉🎉🎉🎉😢😢😢😢
Anche questa canzone, la canta molto bene sia in francese che in iraliano, le parole sono molto nelle due lingue ,ancora una melodia che mi ricorda la mia gioventu da quando éro una guovane ragazza
Anche questa canzone mi penetra in fondo al cuore ,tanto bella, come si fa a non aprezzare Alain Barriere, un grande artsta
❤❤❤❤❤🎉🎉🎉🎉🎉🎉
Bellissima canzone ❤
❤🎉
Questa canzone , mi é entrata nel cuore ,mi ricorda la mia gioventû ,caro Alain Barrière un cantante come te ,per me non ce ne sono altri e non ce ne saranno piû io ho la tua età e la nostra gioventû era tanto bella,avevamo un cuore ,oggi non é piû cosî riposa in pace.
Côme vorrei ritornare indietro ❤❤❤🎉🎉🎉
2024 non voto 🎉
Sta scherzando giusto?
Astensione!
"Si può morire per una canzonetta?" dichiarazioni di Orietta Berti
2024....ATTENTI alle promesse da marinaio...
infatti mi astengo da questa farsa
Era un periodo meraviglioso quel tempo❤
Fantastico!
Got one of those fantastic haircut s back in 66 just 19 yes old,today got to see my grandson headed to boot camp he,s 18 going to ft more ga bout a4 hr tide from home
Era l'autunno e il cameriere Antonio Servendo a un tavolo di grandi industriali Sentì decidere che per l'estate prossima Sarebbe andata di moda l'acqua blu Loro dicevano che bastava fare Una campagna di pubblicità Mettere in ogni bar un po' di bottigliette Ed il successo non poteva mancare Antonio tra sé rideva Ahahah ahahah Diceva: "Me ne infischio della moda Io bevo solo quello che mi va" Venne l'inverno e Antonio vide al cinema Cortometraggi con bottiglie d'acqua blu Fotografie sui muri e sui giornali Di belle donne che invitavano a provarla In primavera già qualcuno la beveva E pure lui un giorno a casa d'un amico Dovette berla perché quello imbarazzato Gli disse "Scusa ma non m'è rimasto altro" Antonio però rideva Ahahah ahahah Diceva: "Me ne infischio della moda Ma in mancanza d'altro bevo quel che c'è" Venne l'estate ed in villeggiatura Antonio aveva sete e non sapeva cosa bere In ogni bar dove chiedeva un dissetante Manco a farlo apposta gli servivano acqua blu Le prime volte lui si era opposto Ma poi pensò: "Ma chi me lo fa fare?" E da quel giorno a poco a poco si abituò Un mese dopo non beveva altro Antonio però rideva Ahahah ahahah Diceva: "Me ne infischio della moda Ma bevo questa bibita perché mi va" Ora è l'autunno, Antonio è all'ospedale Intossicato perché beveva troppo E per servire quel tavolo importante S'è fatto sostituire dall'amico Pasquale Stan decidendo per la prossima moda Un pantalone a strisce gialle e nere Basterà fare una gran pubblicità Farlo indossare da qualche grande attore Pasquale tra sé sorride Ahahah ahahah E dice: "Me ne infischio della moda Io porto solo quello che mi va" Ma io vedo già Pasquale Ahahah ahahah Chissà come starà male Coi pantaloni a strisce gialle e nere
Grande ricordare miglioni di presone uccise per nulla.. ❤️
6:41 lo sguardo di rassegnazione della Pina...
Appuntamento per le europee di giugno 2024😂
Who listen 20🏴☠️24❤️🙏🏻☮️🔥👊🏻
Io non ho dimenticato
MS Aspettami ,!!! COME POSSO DIMENTICARE
Grazie. Per. A verla. Sentita. Ora. Ho. 75. Anni. GrAzie. Ancora
Patrimonio del nostro cinema... indimenticabile, irripetibile, storie vere di quegli anni interpretate da un mostro del nostro cinema... Grazie carlè...❤️
Ma quale era la nostra colpa perché volevamo una vita che valeva la pena di essere vissuta. 957 KR pino