VIAGGIO NELLE EPOCHE - MEDIOEVO - Giorgia Blancato Make Up

VIAGGIO NELLE EPOCHE è un lavoro realizzato a "scopi didattici" per tutti coloro che sono appassionati di teatro, costumi, make up e acconciature, ma senza essere "addetti ai lavori" di questi affascinanti ambienti artistici e culturali.
Brevi video di pochi minuti, per ripercorrere a grandi linee tutte le epoche storiche dall'Antico Egitto ai giorni nostri, e fornire informazioni di base e indicazioni per trucchi, "parrucchi" e costumi!
Eccoci al Medioevo.
www.giorgiablancato.com
FB Giorgia Blancato Make Up
Instagram gioblancato_makeup

Пікірлер: 8

  • @luciamitu8219
    @luciamitu82196 жыл бұрын

    Grazie Giorgia x illuminarci. Bravissima

  • @ipaziamercury9942
    @ipaziamercury99425 жыл бұрын

    Scusa la puntigliosità, ma dato che i tuoi video vogliono essere di supporto alla scelta di costumi per piccoli teatri amatoriali, mi fa piacere essere anch'io d'aiuto (ho studiato storia del costume alle superiori): il costume che indossi mi sa molto di medioevo romanico (XI-XII secolo, l'epoca di Matilde di Canossa), dove tra l'altro si teneva veramente molto all'idea di pudicizia ed era notevolmente difficile vedere fuori casa capelli scoperti (se non in bambine o in alcune popolane... Era diffuso pure il soggolo, che tu indossi, per nascondere il collo ed essere sicure di non mostrare proprio niente più del viso), mentre nel gotico (XIII-XIV secolo) i costumi si fanno già un po' più rilassati, scompare il soggolo (tolto su donne veramente molto "puritane", anche se all'epoca i puritani come chiesa non esistevano ancora), compaiono i primi accenni di scollatura e si rivedono i capelli, almeno delle fanciulle non maritate (era ancora inconcepibile una donna sposata mostrasse i capelli, soprattutto sciolti, ad altri uomini oltre al marito... all'epoca era quasi una forma di nudità: talvolta col matrimonio alle donne venivano pure tagliati corti i capelli, dopo qualche tempo perché subito "il marito poteva perdere attrazione"). Il colore di capelli preferito (credo anche nel romanico, ma nel gotico particolarmente) era il biondo, i ricci erano molto graditi e - in barba ai precetti della Chiesa - le donne usavano radersi l'attaccatura dei capelli - e spesso pure le sopracciglia, ridisegnate poi sottilissime nere - per alzare la fronte (che ampia era segno di bellezza e nobiltà). In ambo le epoche era ampiamente prediletto il pallore niveo (l'abbronzatura era "volgare"), abbinato a guance e labbra rossissime - piccole e cuoriformi, almeno nel gotico - (ricorda qualcuna? 😏). Un pregiudizio spesso diffuso nei confronti del gotico è che fosse cupo, mentre invece - almeno per chi se lo poteva permettere - era coloratissimo e vivace (anche il vestiario romanico nobiliare era colorato, poiché segno di ricchezza), perché tutto ciò che ricordava la luce era considerato bello (le stesse cattedrali che noi vediamo grigie erano dipinte, almeno fino a una certa altezza... anche l'antichità grecoromana, che noi immaginiamo candida, era dipinta e colorata, pure nel vestiario, ma eburnei drappeggi possono maggiormente aiutare a inquadrare un personaggio come di quell'epoca). La vita in quei secoli passa da bassa ad alta, sotto il seno o quasi, perché slanciante la figura (un'altra cosa considerata molto bella nel gotico era l'altezza: nell'architettura come in cappelli, gli hennin - quelli che poi sono diventati "cappelli delle fate" nell'iconografia fiabesca - in scarpe, le poulaine, e vestiario); nella nobiltà (ambosessi, ma di più quella femminile) spopola lo strascico, simbolo di ricchezza per il surplus inutile (dal punto di vista pratico) di stoffa necessario (più lo strascico era lungo più la persona ostentava importanza, una sorta di "gara"), tant'è che immancabilmente la Chiesa tentò di porre qualche divieto, ma svariate dame lo aggiravano recandosi dal sarto per le misure (ovviamente prese da vestite) indossando una sorta di "zeppe" che poi non avrebbero utilizzato solitamente, ottenendo almeno un po' di strascico. Non è affatto vero che erano usati solo tessuti pesanti come velluto o panno, perché in estate erano diffusissime le stoffe di lino (il caldo esisteva anche allora... per i poveri le stoffe erano di canapa). Spero d'essere tornata utile ^-^

  • @giorgiablancato5950

    @giorgiablancato5950

    5 жыл бұрын

    Beh, certo che sei tornata utile, anzi molto utile!!...leggo solo ora tutti i tuoi commenti, assolutamente ben accetti e interessanti, GRAZIE! io purtroppo non ho mai studiato a scuola queste cose, e per fare questo lavoro mi sono documentata, ma in un modo meno approfondito utile allo scopo che mi ero prefissata! ;)

  • @ipaziamercury9942

    @ipaziamercury9942

    5 жыл бұрын

    Di nulla ^-^ Grazie dell'apprezzamento 😍😍😍😍😍

  • @vignarossa

    @vignarossa

    5 жыл бұрын

    Infatti ricordavo che la vita fosse alta e solo a fine del 400 di fermasse poi bassa con l ausilio dei corsetti

  • @ipaziamercury9942

    @ipaziamercury9942

    4 жыл бұрын

    Io avrei scritto il contrario, Celia: prima vita inesistente o bassa, poi alta per slanciare (cosa poi portata avanti anche nel primo Rinascimento, perlomeno nello stile italiano) 😕

  • @lauravaccario2788

    @lauravaccario2788

    Жыл бұрын

    Anch'io mi sono studiata la storia del costume, ma da sola per mia passione, e storia dell'arte invece alle superiori, e ti dico che sei stata BRAVISSIMA!