Ormai l’ho detto tante volte: “Bollicine” è il più importante album nella storia del rock italiano. L’ho amato fin da subito, anche quando non sapevo che la foto di copertina fosse mia. Lo commentai insieme a “Final cut” dei Pink Floyd in apertura delle recensioni. Mai successo prima che un disco italiano fosse messo in primo piano. Di solito erano alla fine, dopo tutti quelli stranieri. Di “Bollicine” è stato appena realizzato uno strepitoso cofanetto, al quale ho collaborato con un articolo e dando foto di quando portai Vasco al Roxy Bar di Bologna, che non sapeva neppure esistesse. Vasco c’è andato solo quella volta. Mai tornato. Peccato che i gestori del bar mentissero ai tanti fans per tenerli seduti ai tavolini ad aspettalo inutilmente.
Arturo Bertusi, da sempre praticamente, si occupa delle grafiche delle copertine, dei libri fotografici e di questi cofanetti. Quando mi ha portato “Bollicine” ho documentato l’unboxing con lui.