Tagliare con l'arco. Il Commesso fiorentino.

Il Commesso Fiorentino di pietre dure è un antichissimo mestiere che nasce alla fine del '500, per l'esigenza di trasformare l'arte del mosaico a tessere, esistente al tempo dei Medici, in qualcosa di ancora più evoluto e raffinato, che fosse più simile possibile ad una forma di "pittura".
A Firenze, nella centralissima Via Ricasoli, il laboratorio di Renzo Scarpelli e di tutta la sua famiglia accoglie con entusiasmo e gentilezza chiunque si fermi incantato a guardare e domandare, che siano acquirenti o semplici curiosi, fiorentini o stranieri, attratti da immagini esposte di straordinaria bellezza, soprattutto ritratti, figure, nature morte, oggetti meravigliosi per forme e colori, per originalità e fattura.
Renzo Scarpelli, uno dei pochissimi "commessi" attuali, è maestro di un'arte poliedrica, che richiede attitudine per la pittura e il disegno, profonda conoscenza dei materiali, capacità di saperli trattare e lavorare trasformandoli, oltre che saper vedere l'opera finita e ultimata fino dalla fase iniziale, in cui i colori non sono ancora realmente percepibili, perché le pietre si trasformano durante la lavorazione. Solo l'ultima definitiva lucidatura a piombo metterà allo scoperto, finalmente, i veri colori di tutte le innumerevoli tessere geometriche che creano l'immagine finale, valorizzando le "macchiature", che sono le caratteristiche cromatiche naturali di ogni pietra. Errori non sono ammessi. Questa arte non consente correzioni e sbagliare il colore di una tessera comprometterebbe la perfezione finale delle sfumature. Più rigorosa e più esigente della pittura, e di qualsiasi altra forma di arte figurativa, l'arte di Scarpelli diventa parte integrante della sua persona, diventa un modo di guardare, di scegliere, di comporre e unire, partendo dalla natura e dai tesori delle pietre che si nascondono nella terra dei nostri boschi. Renzo Scarpelli va a cercarle nei luoghi che conosce, le seleziona, le tratta, le divide prima in grandi fette e poi le taglia con l'arco, uno strumento da taglio che viene ancora costruito artigianalmente, proprio come un arco da tiro. Il ramo adatto viene scelto nel bosco e può essere di ciliegio, di nocciolo o di castagno: deve essere un pezzo unico, liscio, senza ramificazioni perché non si creino rotture. Si piega a fuoco da fresco e si mette in tensione a stagionare. La dimensione dipende dagli usi specifici e vi si applica, alle due estremità, del filo di ferro morbido adatto per segare la pietra. Ci si aiuta, nel taglio, con un abrasivo, il carburo di silicio, una pasta grigia con cui si copre via via il ferro, mentre si fa scorrere su e giù nella fetta di pietra.
In realtà esistono tecniche di taglio più moderne, ma sono utili per grandi produzioni in serie. Scarpelli crea pezzi unici artigianali per i quali la tecnologia evoluta non fornisce aiuto concreto. Per una produzione basata sull'oggetto di valore artistico le tecniche "storiche" risultano ancora le più efficaci e anche, in ultima analisi, le meno costose. Renzo Scarpelli produce ancora tutto da solo, partendo dalla ricerca delle pietre e dalla costruzione di certe attrezzature. Dice anche, però, che "si deve inseguire il tempo" e che una evoluzione nel lavoro e nel prodotto è di importanza essenziale. La sua grande fortuna, lui dice, è avere la famiglia affiatata che, compatta, lo sostiene nel lavoro, lo affianca e lo sostiene, anche moralmente.
Con la moglie Gabriella, insieme a lui da 42 anni, ha condiviso lavoro e vita e anche l'amore per le pietre dure che lei trasforma in gioielli a fianco del marito e nello stesso laboratorio. Il figlio Leonardo è diventato maestro d'arte e ha seguito in tutto le orme del padre mentre la figlia Catia si occupa di comunicazione e della gestione dell'azienda. Perché i mezzi, per poter stare sul mercato ed essere competitivi, devono essere sempre allineati ai tempi. Così è Catia che si occupa di informatizzare la comunicazione dell'azienda, di fare da interprete con i numerosi clienti sparsi nel mondo intero, e mentre Leonardo ci illumina dell'amore che ha per questo affascinante lavoro che condivide con un grandissimo padre è Catia che ci racconta dell'intera famiglia, della storia, dei successi, dei percorsi fatti. Con l'amore luminoso e sereno, contagioso e intenso, che le viene dalla consapevolezza del grande privilegio che sente di appartenere alla famiglia Scarpelli.
Per info: info@scarpellimosaici.it
www.scarpellimosaici.it/
Tagliare con l'arco. Il Commesso fiorentino.
Servizio di Cecilia Trinci
Immagini di Jacopo Merlini
Montaggio di Elena Mondovecchio
Fotografie Archivio Scarpelli Mosaici
La canzone che accompagna questo servizio è "Sleeping Lions" del duo canadese The Wind Whistles. E' distribuita con licenza Creative Commons BY-NC-SA via Jamendo.com.

Пікірлер: 7

  • @lauraalamia7
    @lauraalamia73 жыл бұрын

    Grazie di tanta passione e tanta bellezza!

  • @virginialacey7026
    @virginialacey70265 жыл бұрын

    Adoro portare i miei clienti stranieri da voi. Mi fa molto piacere vedere come rimangono incantati e stupefatti dalla vostra arte.

  • @martinombra
    @martinombra12 жыл бұрын

    Veramente bello cavolo.....

  • @mariomes
    @mariomes9 жыл бұрын

    Arte eccezionale! Non mancherò di portare al laboratorio di Scarpelli i turisti che accompagno per mestiere. Mario (www.guideinflorence.com)

  • @pot5418
    @pot54188 жыл бұрын

    hi🐂

  • @pot5418

    @pot5418

    8 жыл бұрын

    Mettete like se siete della F

  • @pot5418

    @pot5418

    8 жыл бұрын

    O altri della ferrarini

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