STAGIONE 6
DIFFICOLTA': IMPEGNATIVO il sentiero 208 + 258 (che abbiamo malauguratamente percorso all'andata); MEDIO il sentiero 224
DISLIVELLO: 806 mt
LIVELLO DI DIFFICOLTA': EE (Escursionista Esperto) il sentiero 208 + 258; E (Escursionista) il sentiero 224
LUNGHEZZA: oltre 3 ore la salita effettuata dal sentiero 208 + 258; la salita dal sentiero 224 invece non dovrebbe durare più di 2.30 h.
PANORAMA: la valle delle sorgenti del Brembo è fantastica e il Panorama dal Longo impagabile; peccato che, a causa della fatica effettuata non ce lo siamo gustato.
ACCESSO: da Bergamo si segue la statale della Val Brembana inserendo come destinazione nel navigatore "Carona Via Carisole"; arriverete senza problemi, ricordatevi solo di fermarvi al primo bar del paese che incontrerete per acquistare il "Gratta e Sosta" giornaliero del costo di 2€, che vi permetterà di parcheggiare nei parcheggi blu.
DESCRIZIONE: da Via Carisole seguiamo sempre in salita la strada agrosilvopastorale che conduce al piccolo borgo di Pagliari e successivamente alla cascata della Val Sambuzza; non deviamo mai dal percorso principale e in poco più di un'ora arriveremo al bivo Longo-Calvi del Lago del Prato; seguiamo verso sinistra per il rifugio longo e IMPORTANTISSIMO, al successivo bivio giriamo ancora a sinistra, seguendo le indicazioni SENZA ORARIO per il rifugio (sentiero 224); in questo modo giungeremo al Longo in una quarantina di minuti, sempre seguendo il largo sentiero sassoso in costante ma mai davvero faticosa salita;
MOLTO IMPORTANTE: NON SEGUITE verso destra le indicazioni che danno il rifugio Longo a 1.30 minuti, altrimenti imboccherete il sentiero 208, disgraziatamente scelto da noi nella convinzione fosse più semplice, in quanto per buona parte pianeggiante..... e, in effetti, inizialmente è proprio così, perché il sentiero risale dolcemente - e tra panorami incantevoli - la vallata delle sorgenti del Brembo; purtroppo, una volta arrivati al bivio che a sinistra conduce al longo, vi troverete a percorrere il pericolosissmo sentiero 258, adatto solo ad Escursionisti Esperti che non soffrono di vertigini (cioé non il mio caso), in quanto presenta un primo tratto semipianeggiante molto lungo che costeggia il Monte Sasso, ma con una traccia strettissima, sdrucciolevole e sopratutto esposta verso un profondo dirupo; il percorso è attrezzato con ponti in legno sconnessi e con cavi in acciaio per agevolare l'avanzamento, ma la sensazione di insicurezza è massima; una volta usciti da questo tratto, inizia la risalita verso il rifugio - su sentierino seminascosto dalla vegetazione - finché non si giunge sotto la rampa finale, che in ripidissima e in alcuni brevi tratti esposta traccia, ci conduce al rifugio; CONSIGLIO SPASSIONATO: NON fate questo percorso a meno che non siate degli Escursionisti Esperti, perché se siete escursionisti "normali" (come noi) potreste avere brutte sorprese.
NOTA: al secondo bivio segnalato per il rifugio Longo, essendo che questo viene indicato come raggiungibile in entrambe le direzioni, sarebbe utilissimo aggiungere che il sentiero di sinistra (224) è semplice mentre quello di destra (208 + 258) è da Escursionisti Esperti, sopratutto per chi non è un habitué della zona ma un semplice turista.