Lo amo.

In ttre minuti trovo raccolti tanti concetti tutti interessanti, grazie.

Caro professore è un piacere , ascoltarla

❤😪

uno dei nostri soci dice sempre " si comunica solo essendo ". Il pensiero se vissuto ha u altro sapore. Noi di passioni ci occupiamo. Sopratutto della passione per "l'altro".

@rosacristinacarniato4059

7 жыл бұрын

bravi, splendido :-), direi

@AB-hh1no

5 жыл бұрын

semplicementeonlus guarda che "l'altro sei tu"!! La passione è un bisogno per se stesso...che nel tuo caso diventa funzionale non solo a te.....

Mi fanno sempre pensare profondamente le sue parole. Peccato che di professori come il dott. Galimberti non ce ne siano. Galimberti rules.

Io ci vado :-) sei molto lontano da bolzano?

In questa intervista però c'è poco pathos, un pathos malinconico.

Ciao, partecipi anche tu ai 2 giorni a Renon?

@fashionablesss mah. Hai idea di quanti autori classici e non citi un professore universitario a lezione o nei suoi libri? Purtroppo a succedersi in occidente, uno dopo l'altro, sono ormai più di duemilaecinquecento anni di tradizione del pensiero. Non citare è impossibile. Sarebbe come voler reinventare la ruota ogni volta. Quello di cui viene accusato, lo fanno tutti in ambito accademico, perchè il lavoro dell'intellettuale è anche quello di leggere tanto, e di non ricordare anche le virgole

nel baratro della malinconia

@niccolohicks7344

7 жыл бұрын

(b)ananartista ti trovo dappertutto!!!

@fashionablesss «Si scrive anche a distanza d' anni dalla lettura; la spiegazione di Galimberti è plausibile. Lui cita l' autore la prima volta; poi ci mette quelle frasi che ricorda anche senza virgolettarle»/ «Il sapere umanistico è retorico. Noi si lavora su altri testi, si commenta. Platone e Aristotele sono stati saccheggiati da tutti. Nei saperi umanistici, dal diritto e alla teologia, è tutto un un glossare. C' è chi copia dagli altri e chi da se stesso».Gianni Vattimo

@rosacristinacarniato4059

7 жыл бұрын

Vattimo ha scritto questo? E tu lo citi per confermare la sua ipotesi? In ogni caso, caro il Gianni, sbaglia: nessuno copia da se stesso, tranne i megalomani, che pure, talvolta, trovano qualcosa di interessante da dire (in se stessi? Grazie a se stessi?) Secondo me tutti, Galimberti compreso, usiamo il linguaggio (e ne formuliamo pensieri, con sintassi e logica), seguendo esattamente il flusso di ciò che altri, prima di noi, hanno prodotto e stabilizzato. A fare la differenza, tra un semplice citare, o addirittura un copiare, e la capacità di e-volvere (che spesso è solo un puntare il compasso su un raggio diverso del cerchio) interviene la genialità di taluni personaggi, rari e distribuiti nel tempo, che riescono a fare dei loro predecessori dei nuovi maestri, e contemporaneamente li fanno diventare "predecessori". Poi ci sono i pettegolezzi...Saluti, Mannelli, mi auguro stia ancora studiando, è sempre un gran piacere

@emanueladeluca8613

4 жыл бұрын

Si ringraziano queste persone perche mettono tutto l'impegno per poter aiutare e portare più civiltà,...ad esempio lui menziona tanti altri uomini storici compresi scienziati E da lodare come ti dicevo all'inizio . Pero il.libro più grande non e mai cambiato e il libro che ha creato, Galimberti Plotone ,Eristotele , e un libro che e stato stampato più e più di qualsiasi altro libro e in più l'autore e ancora vivo e vivrà per l'eternità, e ancora lui e solo lui metterà le cose apposto anche a te.

questo Galimberti sta diventando troppo popolare, è dappertutto...

Pessimo.

Io ci vado :-) sei molto lontano da bolzano?