Ossessionato dalla natura? Lo stagno delle ninfee di Monet | Analisi
Monet spende molto del suo tempo nella sua campagna di Giverny, a nord-ovest di Parigi. E considera il suo giardino il suo capolavoro più bello. Lo scopo della sua arte è quello di catturare lo stesso soggetto tante e tante volte, ripetutamente. Ma sempre in diversi momenti della giornata o in diverse condizioni di luce.
Questa ossessione di Monet lo fa entrare in estasi davanti la natura, proprio come noi forse entriamo in estasi davanti le sue opere. Ed è questa l’emozione che provo io davanti le opere di Monet che mi allontanano completamente dal mondo che mi circonda e mi riportano nella natura con lui nel suo giardino.
Lo stagno delle ninfee del Musée d'Orsay altro non è che uno dei diversi stupendi dipinti in serie sulle ninfee. Questo però in particolare è uno dei miei preferiti. Ho avuto l'occasione di vederlo per la prima volta da bambina e poi in diversi dei miei giri a Parigi. I colori si combinano con il gioco della luce sullo stagno e nella rappresentazione del ponticello ad arco che attraversa l'opera. Nel suo giardino di Giverny Monet diventa lui stesso un creatore e studia i giochi di luce per oltre 20 anni immergendosi nella natura.
E nulla avviene per caso. Monet nasce nel 1840 figlio di una famiglia ricca e trascorre gran parte della sua infanzia a Le Havre, un paese sulla costa nord ovest della Francia. Qui conosce il pittore Eugène Boudin che lo incoraggia a dipingere all'aria aperta e gli trasmette la sua passione. Questa diventerà la scelta di espressione nelle sue opere per tutta la vita. Il suo scopo è quello di catturare la sensazione di essere parte della natura attraverso la luce, i colori e i cambi di tono. E di trasmettere la sensazione di essere presenti davanti il cambiamento nel tempo.
La caratteristica della pittura di Monet è quella di essere considerata non finita poiché in quel periodo lo stile accademico non accetta che si veda la pennellata nell'opera. Il suo giardino a Giverny, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, diventa il rifugio perfetto per portare avanti le idee impressioniste e rappresentare luce, acqua e natura. Crea due zone separate: un giardino fiorito e un giardino acquatico ispirato dal modello giapponese.
Sembra davvero il posto perfetto per far nascere la serie di opere con protagoniste le ninfee che si trovano oggi in tutti i musei più importanti del mondo. Ne espone 10 differenti varianti nel 1900, un anno dopo la realizzazione di questa. E dipinge attraverso pennellate rapide e molto brevi creando quasi delle macchie sulla superficie della tela. Queste macchie hanno due scopi principali: creare un senso di trama nel fogliame e rendere al meglio i giochi e le variazioni di luce. A volte addirittura Monet applica il colore con una spatola per dare più materia ai suoi lavori. E alcune invenzioni di questo periodo in Europa hanno un impatto notevole sulla sua arte. Una di queste è l'invenzione nel 1841 dei colori in tubetto. La possibilità di avere dei colori già mescolati e trasportabili anche all'esterno ha davvero cambiato l'approccio di molti artisti alla realizzazione delle loro opere. E di certo Monet è uno di quelli più influenzati da questa scoperta.
00:00 Intro
00:31 Monet e la natura
01:47 Giverny e le ninfee
04:04 Composizione
05:26 Dettagli
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A presto,
Clelia
#arte
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Пікірлер: 24
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@antogemini1
2 жыл бұрын
Clelia sei una grande, regali minuti di serenità e di cultura con leggerezza e semplicità
Grazie ❤sto utilizzando i tuoi video per un ripasso veloce per la maturità
Grazie 🙏🏻 per la bellissima spiegazione, parli con garbo facilmente comprensibile, mi hai aperto nuove sensazioni
@artnthecities
Жыл бұрын
Grazie mille a te 🤗
Ho avuto la fortuna di visitare Giverny ed è stato veramente un colpo al cuore scoprire quanto erano belli il giardino e la casa di Monet
@artnthecities
2 жыл бұрын
Bellissimo. Io spero di andare prestissimo, sono appena tornata da Parigi dove torno spesso, ma l'idea è quella di fare un giro più lungo e riuscire stando più tempo a visitare anche altre zone della Francia.
#arteclub Adoro Monet 😍 pensare che in vecchiaia ha sofferto di problemi alla vista me lo rende ancora più amato. Nel mio quaderno dei desideri un viaggio a Giverny ha un suo posto speciale. Brava Clelia 🤗 Liviana
@artnthecities
2 жыл бұрын
Siii anche per me è davvero nella lista dei desideri 🤩
interessantissimo grazie e ottima spiegazione !
@artnthecities
2 жыл бұрын
Grazie a te!
Clelia, grazie per Monet, lui ha una marcia in più ❤
@artnthecities
9 ай бұрын
Sono d’accordo, un artista incredibile 👨🏻🎨❤️Grazie a te!
#arteclub Molto esaustivo il video sulle ninfee di Monet. Sarebbe interessante qualche altro video sulla pittura en Plein Air, com'era nel passato e com'è oggi
Video interessante come sempre! Recentemente ho letto Ninfee nere di Michel Bussi, un romanzo che è ambientato appunto nella campagna di Giverny: trama molto interessante e descrive la cittadina francese. Lo consiglio! :)
@artnthecities
2 жыл бұрын
Wow, grazie Martina. Non lo conoscevo, darò un’occhiata in libreria in questi giorni in cui sono in Italia 🤩
Ciao Clelia. Nel quadro di Monet... sotto il ponticello... non c'erano pure un birillo stradale e due carrelli per la spesa? :-))))))) 🎨 🖼 🎨 Ognuno ha le proprie "ossessioni"! ;-) 🔥 🔥 🔥 🔥 #ArtandtheCities
@artnthecities
2 жыл бұрын
Ogni scusa è buona per citare l’amato Banksy 😍
ciao Clelia, bello il tuo racconto, non perdere mai la passione oratoria nell arte ; cerca sempre di raccontare con il piacere , il gusto e senza fretta. importante è la pittura, i racconti dei dipinti di grandi artisti come; Caravaggio Vermeer Monet Raffaello Rembrandt e tanti altri.. un abbraccio dalla prov.di bg. da chi ama l arte della 🎨💕 (pota!) un 🌹per te .
@artnthecities
2 жыл бұрын
Grazie mille Davide! 🌻
#Ateclub
@artnthecities
7 ай бұрын
🥂🎨
#arteclub
@artnthecities
Жыл бұрын
🍸🤗😉