Nel 1798 venne costruita la piccola chiesa chiamata dagli abitanti di Villa Bartolomea Oratorio di Sant’Anna o chiesetta di Villa Ghedini; al suo interno sono custodite in una grande e artistica teca lignea ben 500 reliquie di santi. Tutte le reliquie sono corredate da autentica ecclesiastica e tra esse ve ne sono alcune molto importanti, come ad esempio un pezzo della pianeta di Sant’Antonio.
Un alone di mistero aleggia attorno a questo reliquiario perché le tante ricerche fatte da studiosi locali non sono riuscite a risalire alla loro provenienza, né a quando arrivarono nel paese di Villa Bartolomea. In verità si narra che agli inizi del 1800 la famiglia Viero, proprietaria di Villa Viero-Panziera-Ghedini e dell’Oratorio, le avesse portate con sé da Roma a Villa Bartolomea contenute in due grandi bauli di legno. L’unico dato certo fu la loro sistemazione temporanea nella vecchia parrocchiale del paese per poter costruire nell’Oratorio una grande teca che le contenesse in una degna sistemazione. Nel 1835, quando la teca fu pronta, vennero trasportate nell’Oratorio di Sant’Anna con solenne processione a cui partecipò l’intero paese.
Durante un restauro del reliquiario avvenuto alla fine del 1900, venne scoperto uno stipetto nascosto, che conteneva due lettere sigillate, scritte in una lingua sconosciuta, probabilmente in antico aramaico, le quali non sono state ancora né aperte né lette.