Mirabilia d'Abruzzo - San Liberatore a Majella

L'Abbazia di San Liberatore è uno dei più antichi Monasteri Benedettini Abruzzesi. La fondazione di questa abbazia viene fatta risalire all'opera di Carlo Magno (di cui la chiesa conserva raffigurazione in un frammento di affresco); in realtà possediamo solo una falsificazione in forma di copia semplice dell'anno 798, confezionata alla metà del XII secolo. La chiesa abbaziale si trova immersa in uno scenario di suggestivo valore naturalistico. La ripartizione interna dell'impianto basilicale è a tre navate con sette arcate a tutto tondo che insistono su pilatri triangolari. Il soffitto è a capriate lignee; nella navata sinistra si scorgono gli originari accessi al chiostro e alla residenza del monastero, rappresentate da due porte decorate. Il pavimento della navata centrale presenta una bella e rara composizione geometrica policroma databile intorno al 1200. L'ambone si presenta a cassa di forma quadrata e presenta notevoli somiglianze con la pari struttura dell'Abbazia di San Clemente a Casauria e di San Pelino a Corfinio.
Il complesso delle tombe rupestri si trova sulla parete destra delle gole del fiume Alento, a pochi minuti di cammino dalla chiesa. Non ci sono fonti storiche sull'origine del complesso tombale. Si ipotizza che fu realizzato da un piccolo gruppo di eremiti che popolarono la zona tra l'VIII ed il IX secolo. In una delle nicchie scavate nella parete si nota la presenza di una statua giovanile di San Giovanni.

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