Massimo Polidoro, Claudia Di Giorgio - Perché crediamo a ciò che crediamo?

Ғылым және технология

Come si formano le nostre idee, le nostre convinzioni e come guidano le nostre scelte e decisioni? Come è possibile che tante persone credano contro ogni evidenza ad affermazioni, teorie del complotto e storie che si sono dimostrate erronee? Cosa ci porta a credere al pensiero magico o ad idee irrazionali? Non è solo superficialità, ignoranza o malafede; ricerche infatti dimostrano una verità scomoda: la nostra mente si è evoluta in virtù del meccanismo della selezione naturale, proprio per cercare di dare risposte alla realtà anche se sbagliate.

Пікірлер: 1

  • @necaponecoda
    @necaponecoda7 күн бұрын

    Tutto molto interessante ma dal mio punto di vista Polidoro come Angela è fortemente positivista, non può fare a meno di credere che la tecnica sia a soluzione a tutto, la domanda della ragazza è molto intelligente e non affrontata con sufficiente serietà, la tecnologia è problematica da sempre e la credenza che non ci si possa fermare o tornare indietro è da capire, logico che si va avanti ma con la consapevolezza che siamo umani, mortali, finiti. Nel negarlo io ci vedo la fede nel salvatore, la nuova scoperta che ti assolve, la macchina, la pillolina, il razzo, la bomba, l'ogm, l'ai. Si dovrà capire quale è il nostro limite, nel 2100 10 miliardi di persone vorranno vivere 100 anni e in condizioni migliori, non so se ignori l'entità del problema o provi a venderci l'ultima medicina. Molti di questi vantaggi della scienza sono di pochi e i rischi e danni collegati di tutti, anche di chi non c'è ancora e di chi non può parlare. Comunque l'arte esisteva ben prima della ruota è che col petrolio tutti hanno creduto di essere artisti, ne riparliamo tra 1000 anni

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