La via Appia, tra raziocinio e il sogno di una nazione

Conferenza Amos Anderson 30 novembre a Villa Lante al Gianicolo
Il progetto politico della costruzione della via Appia e il sogno culturale sotteso si espressero con l’audacia della realizzazione nel campo dell’ingegneria e in quello giuridico.
Lunghissimi rettifili, impegnativi lavori d’imbrigliamento delle acque, costruzione di viadotti, ponti, sostruzioni, fondazione di nuove città, segnarono la storia antica della via. Nei secoli il suo segno e significato sono stati fortemente sentiti, così da portare in più luoghi e in vari momenti a raffigurarne le testimonianze, al recupero del tracciato e dei monumenti, alla realizzazione di parchi sul percorso.
Come la sua costruzione, così il recupero e i tanti progetti realizzati o concepiti esprimono i sogni, nel tempo, di una nazione.
Stefania Quilici Gigli è professore emerito di Topografia antica nell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, ove è stata Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia (2000-2008), ha diretto il Dipartimento di studio delle componenti culturali del territorio (1997-2000 e 2008-2012). Formatasi nei ruoli del CNR, ove è stata Dirigente di ricerca, ha ampia esperienza di progettazione e direzione di progetti scientifici, tutti realizzati. Ha diretto gli scavi di Norba, che hanno condotto alla creazione del Parco archeologico. Studi e ricerche sono stati rivolti alla Topografia antica, all’analisi della forma urbana e della pianificazione del territorio nel tempo, in Italia e all’estero. I risultati sono confluiti in nove monografie e oltre 200 articoli, in riviste nazionali e internazionali. Dirige con Lorenzo Quilici la rivista Orizzonti. Rassegna di archeologia; è condirettore della rivista Atlante tematico di Topografia antica.

Пікірлер: 1

  • @filippomilani2746
    @filippomilani274610 ай бұрын

    Federico II di "Svezia"?!