La politica degli stretti
La gran parte del commercio internazionale di beni “fisici” passa dal trasporto marittimo. Il trasporto marittimo, a sua volta, passa anche dagli stretti. In particolare, il trasporto marittimo di materie prime non rinnovabili, le cui riserve sono in parte consistente stipate nel Vicino Oriente, passa attraverso lo stretto di Hormuz, che si trova nel Golfo Persico, e attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb, che si trova all’inizio del Mar Rosso. Passati questi due stretti, il commercio si muove a est verso lo stretto di Malacca, uno stretto naturale, a ovest verso il Canale di Suez, uno stretto artificiale, che proprio per questo chiede un pagamento per il transito, a sud verso il Capo di Buona Speranza, di nuovo uno stretto naturale.
Il controllo degli stretti è cruciale per il controllo del commercio mondiale. Il controllo si ha sia con la presenza militare sulla terra, che può essere statale o di gruppi di guerriglieri, come sta accadendo oggi in Yemen, sia con la presenza delle flotte militari al largo. La maggiore delle quali è oggi quella statunitense. Il controllo dei mari attraverso le flotte miliari è la famigerata “talassocrazia”, un tempo di Atene, oggi degli Stati Uniti. La “Via della Seta” è stata escogitata dai cinesi proprio per evitare nel campo del commercio il controllo statunitense dei mari.
Se uno stretto è bloccato, oppure se il transito delle navi avviene con difficoltà, o non avviene del tutto, l’offerta di nuovi quantitativi di materie prime non rinnovabili si blocca. In presenza di una domanda nel breve termine rigida, i prezzi di queste materie prime si inerpica, e si inerpica a seconda di quante riserve di idrocarburi hanno i paesi consumatori. In conclusione, i prezzi possono inerpicarsi per il tempo che gli stretti sono parzialmente bloccati o bloccati del tutto. Una volta che la circolazione attraverso gli stretti riprende, i prezzi scendono.
I prezzi dei beni commerciati internazionalmente risentono delle difficoltà che sorgono con uno o più stretti bloccati. E risentono del blocco a seconda di quanto commercio passa per ciascun blocco. Il dieci per cento del trasporto delle materie prime non rinnovabili e il trenta per cento del trasporto di container passa da Bab el-Mandeb, lo stretto oggi bloccato dei guerriglieri yemeniti vicini all’Iran.
Che cosa sta accadendo con il blocco di questo stretto? Le navi per arrivare in Europa e negli Stati Uniti per reazione si muovono a sud verso il Capo di Buona Speranza. Ciò che, allungando il viaggio di una decina giorni, genera, come ovvio, dei costi maggiori di trasporto, intanto che crea dei problemi logistici nei porti di arrivo che non possono smaltire gli arrivi secondo la programmazione in essere.
Da quanto è in corso il blocco dello stretto di Bab el-Mandeb il prezzo del petrolio è salito molto poco, segno sia che la domanda di questa materia prima non è oggi molto vivace, sia che si hanno delle riserve sufficienti, sia che si pensa che la crisi rientrerà in un tempo ragionevole, anche per effetto di un intervento militare.
Con Giorgio Arfaras e Paolo Bizzarri.
Пікірлер: 50
Giorgio Arfaras é il Papá Castoro di noi adulti..🙏
La analisi di Giorgio sono sempre le migliori per capire non solo la storia, ma anche la finanza e l'economia. In una parola la guerra. Un vero Maestro. E poi che ironia. Paolo poi è così paziente e divertente. Grazie
Se avessi avuto il Dottor Arfaras come insegnante sarei rimasto a scuola anche nei giorni di vacanza! Evviva la competenza!! Evviva la compostezza!!
sempre illuminanti le analisi di G. Arfaras, grazie a tutto il team di Liberi Oltre per il tempo dedicato a tutti questi interessanti contenuti!
Arfaras grande affabulature, è la terza volta che ascolto "gli stretti" e ogni volta la storia è più bella...
Giorgio Arfaras davvero prezioso - grazie per queste trasmissioni davvero interessanti!
Straordinariamente chiaro ed esaustivo.Una fonte di informazione imprescindibile per capire qualcosa di questo nostro mondo.Grazie(Laura Mazzotti)
Arfaras chiaro e super competente. Sempre un piacere ascoltarlo.
Mille grazie, È sempre molto istruttivo ascoltarvi.
Grazie mille!
Un ottimo Giorgio Arfaras come sempre.
Sempre interessante, grazie
Bravo...questo si sapeva, ma anche straordinariamente simpatico, Arfaras! Complimenti a chi lo invita. Non dimenticate i cani. A noi piacciono.
Eccellente puntata 💪
sono sempre più una bimba di Arfaras ! Vi prego, ricominciate la serie di video con il Giorgio nazionale. Un tema potrebbe essere la corsa alle risorse che gli imperi stanno facendo nell'Artico, con conseguenze di riequilibri sul petrolio. peccato che nel video non sia stata accennata questa nuova attuale frontiera
W Giorgio Afaras 🎉!
Grandi Giorgio e Paolo bellissima spiegazione!
algo, que ritmo!
Tutto molto chiaro. Trovo una sola contraddizione quando dice due cose opposte: “è l’Europa che ha smesso di comprare gas dalla Russia” e l’altra frase per cui “si tornerà a comprare gas russo quando lì cambierà il regime”… è evidente che la cosa non sta in piedi.
Grande livello! Grazie.
Siete fantastici
❤❤
puntatone, senza le nozioni basilari di come funziona il commercio mondiale non si può capire nulla di niente. 🎉🎉
Arfaras di una potenza incontenibile
ma cosa c'è nei 5-6 bicchierini che Giorgio ha beatamente tracannato??
Differita ❤
👏👏🙏
Quando logica, competenza e saggezza si mettono insieme è un piacere per la mente e per il corpo.
Mio commento tattico 👍
33:37 il Just in Time.
Arfaras meraviglioso come narra
Riguardo le rinnovabili certo che occorre la tecnologia adatta,certo che ci vuole tempo,certo che ha dei costi anche sociali, come e successo per tutte le innovazioni. Non mi pare che le innovazioni tecnologiche verso la modernita siano state mai fermate. Anche per l 'I.A. sara cosi. Quindi la ricerca va anche indirizzata verso le tecnologie che migliorano il benessere comune e anche il vantaggio per chi le utilizza.tanto il progresso scientifico non si arrestera' a meno che scoppi la terza e ultima guerrra mondiale
Gli sviluppi delle rinnovabili è molto più rapida di quello che si pensa, la lA permetterà di gestire il bilanciamento delle reti elettriche tra produzione, accumulo e consumo. L'auto elettrica con la carica bidirezionale (V2X) contribuirà a questo nuovo scenario energetico basato sul vettore elettricità e la sua produzione dal rinnovabile Idro / fotovoltaico + eolico e in una prima fase anche nucleare.
@LiberiOltreAgora
7 ай бұрын
Eviterei affermazioni così "secche". Bisognerebbe avere competenze notevoli in settori piuttosto ampi e tuttora molto nuovi. Stiamo al mondo come è oggi, non come vorremmo che fosse.
Volevo fare una domanda al signor Arfaras: Secondo lei la decisione europea di chiudere la produzione di motori termici dal 2035 in poi è collegata al commercio di petrolio con i paesi arabi? Perché a livello economico a mio parere è una follia ma a livello strategico potrebbe essere un modo per slegarsi dall' unico fornitore disponibile.... Visto la chiusura a quello russo dopo l' inizio della guerra
❤ Arfaras
Cosa si può fare per vedere Giorgio a capo della Farnesina e del Tesoro con pieni poteri?
Robert de Niro?
Io se vedo la faccia di Arfaras metto like per principio.
Faccio solo presente che il petrolio non serve solo per fare benzina ma informo che tutte le materie plastiche dal cavo elettrico al pneumatico agli occhiali sono prodotti dai derivati del petrolio.
Penso che il carbone, anche a livello di efficienza energetica, sia di livello inferiore rispetto al petrolio e questo sarebbe un ulteriore motivo per il quale non sarebbe fattibile un ritorno al carbone
Si potrebbe ascoltare il professore per ore e ore
I cani non davano nessun fastidio. Non si sentivano neanche.
Un'ora che va giù come il miglior liquorino dei bei tempi andati 🤗🤗