LA MORTE DI IVAN IL'IC di L Tolstoj

“La storia della vita di Ivan’Ilic era la più semplice, la più comune, la più terribile.”
Così Tolstoj ci introduce nel mondo di un uomo qualunque. Ivan non ha nessun pregio o difetto in particolare, il suo carattere si può sintetizzare nel modo di fare di chi “… eseguiva coscienziosamente tutto quello che riteneva suo dovere. Ed egli identificava il suo dovere con ciò che era ritenuto tale dalle persone altolocate.”
Colto nel pieno della vita, Ivan dopo una semplice caduta incomincia un cammino di presa di coscienza della propria morte e il confronto con essa diventa scintilla che fa esplodere le contraddizioni di un sistema sociale basato sul “comunemente corretto, piacevole e decoroso”.
Ivan afferma un istante prima della fine “è finita la morte”. La morte si vive. Il confronto con un appuntamento così imprescindibile può essere occasione di vita. La morte non è la morte, morti sono tutti gli altri, morto era Ivan prima che questo virus della malattia lo andasse a visitare.
Lo spazio e il tempo raccontano la presa di coscienza di Ivan.
Una stanza con le fattezze di un salotto. Il mondo che Ivan ha sempre inseguito si sintetizza in quel palcoscenico delle loro vite.
Il tempo della degenerazione della malattia.
Il tempo perché quella stanza si riveli per quello che realmente è.
Il tempo perché Ivan divenga telecamera del carosello umano che vagola sempre più atterrito di fronte la sua metamorfosi.
Ivan ci mostra il degrado fisico, psichico dell’uomo di fronte alla morte. Il “decoro” è analizzato, non nella sua descrizione, ma nella sua decostruzione. Quello a cui si assiste è un crollo delle strutture e una fuoriuscita di uno “scandaloso” che permetta lo sfondare di porte sigillate da sempre.
Tutto viene spazzato via dall’urlo finale del malato. Dopo rimane soltanto il silenzio. Il silenzio dell’ascolto.
legge valter zanardi
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Пікірлер: 19

  • @fabriziofabioneri3799
    @fabriziofabioneri37994 ай бұрын

    Senza parole.grazie❤

  • @mauramarcer8175
    @mauramarcer8175 Жыл бұрын

    Questa è l'opera di Tolstoj che preferisco, oltre a La confessione 🙏🌹😘

  • @mauroferralis191
    @mauroferralis1913 жыл бұрын

    Molto bello grazie Valter

  • @beriofromm1056
    @beriofromm1056 Жыл бұрын

    Sempre attuale, per divenire un classico. Grazie seguo i suoi canali da ormai 4 anni circa, e trovo la scelta delle letture siano tra le più ricercate e varie..☯️🙏

  • @pasquamevi827
    @pasquamevi8273 жыл бұрын

    Ho apprezzato molto l'interpretazione nella lettura, grazie!

  • @tittimarino501
    @tittimarino5014 жыл бұрын

    Grata come sempre.

  • @carloviola4034
    @carloviola40344 жыл бұрын

    Emozionante...parola per parola.... grazie

  • @erik-rw4oo
    @erik-rw4oo4 жыл бұрын

    Grazie per questa lettura.

  • @alessandrobonatospagnolo6395
    @alessandrobonatospagnolo63953 жыл бұрын

    Molto interessante, la ringrazio per la lettura

  • @paolodenuzzo2418
    @paolodenuzzo24183 жыл бұрын

    Il racconto più bello della letteratura mondiale. La luce della verità si fa strada, lenta e inesorabile, nel ginepraio, quasi inestricabile, della menzogna che avviluppa la vita del protagonista e di quella di coloro che gli stanno incontro, medici compresi. Ivan, pur conoscendola fin dai primi sviluppi della malattia, le oppone una corazza di illusioni e false speranze, fino a quando il dolore diventa talmente intenso da metterlo di fronte alla realtà della morte ineluttabile. Questa presa di coscienza avanza in lui giorno per giorno, settimana per settimana, mese per mese, come se fosse salito su un treno dal quale non è possibile scendere se non al capolinea. E difatti il giorno della sua morte è anche quello il protagonista conquista la verità tutta intera senza infingimenti. . A causa della malattia Ivan Ilic si spoglia delle convenzioni sociali in cui ha trascorso gran parte della vita, delle falsità in cui ha immerso il suo modo di essere, di fare, di agire, per arrivare nudo, ma non disperato, sulla soglia dell' eternità. La morte come liberazione non solo dalla malattia e dal dolore, ma soprattutto come un ritorno a sé stesso. I'm

  • @valterzanardiraccontandoti

    @valterzanardiraccontandoti

    3 жыл бұрын

    Grazie per questo bel commento ad racconto gradioso

  • @biancagalaverna

    @biancagalaverna

    2 жыл бұрын

    "Per arrivare nudo, ma non disperato, sulla soglia dell'eternità"... Fantastico! Ed è sulla soglia della fine di tutto, quando manca solo un'ora, un minuto, un attimo, che il tempo si dilata e lui non sente più il dolore, quello riguarda altri ma non lui... Perché lui ha tutto il tempo per adesso... Amarli tutti

  • @francescotrifogli6201
    @francescotrifogli62014 жыл бұрын

    Splendido.

  • @carloguada1936
    @carloguada19363 жыл бұрын

    grazie grazie grazie

  • @peterstrianus1790
    @peterstrianus17904 жыл бұрын

    Una lezione di vita.

  • @danilalisci3384
    @danilalisci33844 жыл бұрын

    Grazie per la lettura! Che edizione ha impiegato lei? Io possiedo quella Adelphi, con la traduzione di Tommaso Landolfi.

  • @stefanogiuly
    @stefanogiuly3 жыл бұрын

    I Russi, immortali...

  • @agent23476
    @agent234764 жыл бұрын

    Lettura e interpretazione da10

  • @giorgiovasone102
    @giorgiovasone1024 жыл бұрын

    ollare ollare