Crespino (Ro).
Chiesa arcipretale dei SS. Martino e Severo.
Diocesi di Adria Rovigo.
Concerto di 7 campane in Re3 montate per il suono a slancio.
1) Re3 rifusa dalla fonderia Colbachini di Padova nel 1948 diametro 120 cm;
2) Fa3 fusa dalla fonderia Ruffini nel 1778, diametro 105 cm;
3) Sol3 fusa dalla fonderia Ruffini nel 1778, diametro 96 cm;
4) Sol#3 fusa dalla fonderia Cavadini nel 1896 diametro 88,5 cm;
5) Sib3 fusa dalla fonderia Ruffini nel 1778 diametro 79 cm;
6) Re#4 fusa dalla fonderia Ruffini nel 1778 diametro 60 cm;
7) fusa dalla fonderia Ruffini nel 1778 diametro 35 cm;
Struttura del video:
00:00 panoramiche esterne;
4:17 panoramiche interne della chiesa;
8:31 Museo della Canonica;
10:48 il campanile e le campane;
11:47 "distesa completa" ripresa dalla cella campanaria;
p.s la terza campana è stata suonata a mano causa guasto del motore
Storia della Chiesa di Crespino....
Abbiamo notizie di un primo edificio sacro in questo borgo risalente al XIII secolo con il titolo di parrocchia e sottoposta all'Arcidiocesi di Ravenna visitata da Mons. De Gottis, vicario ravennate nel 1473.
Una seconda chiesa viene menzionata nel 1598 in occasione della visita a Crespino del papa Clemente VIII che qui si recò.
La terza e attuale chiesa in stile barocco ferrarese venne iniziata nel 1754, questa sostituisce il precedente edificio ormai insufficiente a contenere i fedeli che andavano sempre più aumentando. Il progetto venne affidato ad Angelo Santini e si concluse nel 1777, è dedicata ai Santi Martino e Severo.
Arriviamo alla notte del 1792 quando un fulmine colpì la parte alta del campanile facendola crollare sulla navata laterale della chiesa distruggendo tutte le vetrate, danneggiando alcuni altari e l'organo Callido.
I lavori per la ricostruzione della parte distrutta si prolungarono fino al 1829 a causa della mancanza di fondi economici, in questo anno la chiesa venne consacrata dal vescovo di Adria Pio Ravasi, nel 1818 infatti la chiesa passò dall'Arcidiocesi di Ravenna alla Diocesi di Adria.
L'organo venne successivamente ricostruito dalla ditta Ruffatti di Padova utilizzando parti del vecchio organo Callido.
Una volta giunti all'interno non si può non rimanere colpiti dall'imponenza e dalle dimensioni dell'edificio, qui troviamo 7 altari lignei, il primo a sinistra oltre al fonte battesimale ospita una pala dello Scarsellino dedicata alla Madonna del Rosario. Tra le opere conservate in chiesa vi è la pala collocata nell'abside dedicata a S.Appollinare e ai Santi Martino e Severo realizzata da Jacopo Alessandro Calvi e il coro ligneo in radica del 1792. Altre opere di Gaetano Gandolfi, Alberto Mucchiati e benvenuto Tisi abbelliscono la chiesa.
La sagrestia appartenente alla vecchia chiesa contiene affreschi del '500.
Il bel campanile pendente risale ai primi del '500, la cella campanaria venne ricostruita nel 1792 dopo l'abbattimento da parte del sopracitato fulmine.
ospita al suo interno un pregevole ed interessante concerto di 7 campane.
5 di queste sono superstiti del concerto originario (in Mib) fuso nel 1778 da Giuseppe Ruffini, dei capolavori a livello estetico. Le 2 campane maggiori vennero requisite durante la Seconda Guerra Mondiale, soltanto una di queste però ritornò in paese (la seconda). la campana maggiore venne rifusa per opera della fonderia Colbachini di Padova di nota Re3.
La pendenza della torre è data da una falda freatica presente nelle fondamenta e dalla natura paludosa del terreno data anche la vicinanza con il fiume Po. Questa pendenza rischiò di portare all'abbattimento del campanile nei primi anni '80 divenuto pericolante anche a causa delle sollecitazioni date dalle campane e dal sistema di suono "a slancio". Per evitare ciò le campane vennero fermate, dapprima rimpiazzate con dei megafoni elettronici fino a quando non si decise di rimetterle in funzione collegando i battagli a motori i quali consentono loro di suonare senza farle muovere.
Adiacente alla chiesa si trova il "Museo della canonica di Crespino" ricavato nell'antica residenza della famiglia Turchi. All'interno si trovano splendidi soffitti a cassettoni del XV secolo e affreschi databili tra il 1500 ed il 1700. L'edificio venne adibito a canonica con la costruzione della chiesa attuale. Restaurato recentemente ospita al suo interno opere d'arte di ambito principalmente emiliano. Sono esposti numerosi paramenti sacri e reliquiari oltre che una vasta collezione di armonium.
A mio parere chiesa e museo meritano assolutamente una visita data la bellezza e la moltitudine delle opere presenti che fanno di questo complesso un vero gioiello nel territorio Polesano.
Dedico il video a Matteo Pozzato al quale rivolgo un grandissimo GRAZIE per l'accoglienza dimostratami durante queste due belle giornate oltre che per avermi fatto da guida alla scoperta di questo splendido luogo.
Ringrazio anche Giacomo e Andrea per la compagnia nella salita al campanile.
Crespino 9 luglio - 5 novembre 2022