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La Battaglia di Cheren - Mirko Campochiari

La resistenza italiana a Cheren raccontata da Mirko Campochiari di ‪@ParabellumStoria‬
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Пікірлер: 176

  • @ParabellumStoria
    @ParabellumStoria2 жыл бұрын

    E' sempre un piacere essere ospiti da Domus Orobica

  • @Luigi.Russo.Schneider

    @Luigi.Russo.Schneider

    2 жыл бұрын

    Mirko sei davvero bravo ti seguo sul tuo canale continua cosi.

  • @gamename00

    @gamename00

    2 жыл бұрын

    Un intervento stupendo

  • @bandadelsughero9093

    @bandadelsughero9093

    2 жыл бұрын

    È possibile che anche per quanto riguarda la marina italiana(tutta non solo quella in teatro africano) le inefficienze furono causate anche da divergenze politiche?

  • @pinemaster

    @pinemaster

    2 жыл бұрын

    meravigliosa!

  • @gvbrandolini

    @gvbrandolini

    Жыл бұрын

    Interessante

  • @marcogianstefani2537
    @marcogianstefani25372 жыл бұрын

    Come sempre domus orobica ,grazie per le pubblicazioni siete i numeri 1, MA la prossima volta dovete invitare il vero Mirko questo non è lui, ha le orecchie e le gambe, impossibile.

  • @lorenzobossi9682

    @lorenzobossi9682

    2 жыл бұрын

    io le gambe non le ho viste però e credo che le orecchie siano delle applicazioni posticcie 😂

  • @edogra1

    @edogra1

    2 жыл бұрын

    😂😂😂

  • @nitricoclorico3180

    @nitricoclorico3180

    2 жыл бұрын

    è il suo gemello cattivo non vi fidate!!! Non ha nemmeno i proiettili dietro🤣🤣🤣🤣

  • @stefanopaglia142

    @stefanopaglia142

    2 жыл бұрын

    @@nitricoclorico3180 il gemello che viveva recluso in solaio è scappato è si è sostituito al vero Mirko!

  • @AlgernonMoncrieff77
    @AlgernonMoncrieff772 жыл бұрын

    Se Amedeo Guillet fosse stato inglese o americano, gli avrebbero dedicato già una dozzina di film e una o due serie televisive.

  • @lorenzobossi9682

    @lorenzobossi9682

    2 жыл бұрын

    il punto è che tutti si ricordano di Guillet e nessuno di De Martini che fu il soldato italiano più decorato del conflitto mondiale. Misteri.

  • @stefanodadamo6809

    @stefanodadamo6809

    2 жыл бұрын

    @@lorenzobossi9682 nel mio romanzo di storia alternativa "Il Diavolo Senza Corna" De Martini compare in un capitolo. Una sorta di cameo.

  • @manuel96p

    @manuel96p

    2 жыл бұрын

    Ottima conferenza. Ti avevo seguito in sala quando hai raccontato della conquista della Somalia britannica ma non ho avuto notizia di questa tua seconda conferenza. Peccato. Complimenti ancora.

  • @francescoferrari4248

    @francescoferrari4248

    2 жыл бұрын

    @@lorenzobossi9682 Be oddio detta così pare che Guillet sia un celebrato eroe nazionale, in realtà è poco più che semi sconosciuto anche lui

  • @freedomordeath89

    @freedomordeath89

    2 жыл бұрын

    la rai è troppo occupata con Don Matteo 15

  • @RaceWithDevil1
    @RaceWithDevil12 жыл бұрын

    sono un assiduo frequentatore delle vostre trasmissioni e documenti storici, volevo ringraziare il sig. Mirko per la sua dialettica ed eloquenza profonda in ultimo alla Domus orobica !

  • @andrealampiasi5191
    @andrealampiasi51912 жыл бұрын

    Posso confermare personalmente la cruenza della battaglia. Mio zio, il sottotenente Aldo Bottoni unico ufficiale bianco superstite della compagnia di Ascari eritrei, guidò l'ultimo contrattacco con 40 ascari superstiti alla baionetta contro gli Higlanders. Uscito dalla trincea per primo, perché gli ascari guardavano sempre a quello che faceva l'ufficiale fu falciato dalla mitraglia insieme al suo sumumbashi, sotto ufficiale porta bandiera. Caduto mio zio e il portabandiera decapitato dalla mitraglia, i 40 ascari continuarono l'attacco prendendo la quota tenuta dagli inglesi. Mio zio sopravvisse e guadagno la medaglia d'argento al valore. Conservo la sciarpa gialla a bande viola orizzontali che erano i colori del suo battaglione del quale non ricordo il numero. So che apparteneva alla brigata del generale Lorenzin e mi piacerebbe sapere che battaglione era. So inoltre che mio zio guido' l'ultimo contrattacco quando il generale era già morto. So anche che,come mi disse mia mamma l'ultima difesa di Addis Abeba la fecenel fortino della collina di Entotto eun battaglione di Camicie Nere. So che si fecero ammazzare tutti dagli shifta abbissini nella notte che precedette l'arrivo degli Inglesi fermi a Dessie'. Mia madre con mia nonna era rifugiata con gli altri civili nella Nunziatura apostolica e le camice nere salvarono così i civili italiani rimasti senza difesa ad Addis Abeba. Mi zio fece sei anni di prigionia in India dopo essere stato guarito dalla truppe inglesi e mia nonna e mia mamma seppero che era vivo dopo sei mesi dalla fine della battaglia.

  • @fabiodalessandro2765

    @fabiodalessandro2765

    Жыл бұрын

    che uomini!

  • @0nepieceofmybody

    @0nepieceofmybody

    Ай бұрын

    gli inglesi sono stati troppo buoni,avrebbero dovuto staccargli la testa a tutti coe monito avvertimento e per evitare che in futuro si fossero riprodotti generando esseri simili a loro

  • @Italian_Military_Archives
    @Italian_Military_Archives2 жыл бұрын

    Finalmente! Bellissime le mappe e le animazioni

  • @antoniotommasini5501
    @antoniotommasini55012 жыл бұрын

    "Sir" Liddell Hart ? Per carità Mirko! Per il mio 28° compleanno mi regalarono la sua Storia militare della seconda da guerra mondiale". A parte che a sentire lui sembra che la guerra la abbiano vinta gli inglesi, quando sono arrivato al punto in cui sostiene che l'onore delle armi ai difensori dell'Amba Alagi fu concesso solo per soddisfare la vanità degli italiani e così concludere la battaglia, ho buttato via il libro !

  • @ParabellumStoria

    @ParabellumStoria

    2 жыл бұрын

    Vedi i video che ho fatto sui libri di storiografia militare cosa ne penso del Sior Basilio.

  • @antoniotommasini5501

    @antoniotommasini5501

    2 жыл бұрын

    @@ParabellumStoria si tratta del live con te, Peter Ironborg e RedKOmet's Den, risalente a 9 mesi fa? Se me lo confermi, nel weekend me lo guardo senz'altro.

  • @ParabellumStoria

    @ParabellumStoria

    2 жыл бұрын

    @@antoniotommasini5501 No proprio i miei video kzread.info/dash/bejne/eHiuyaaboq67g5s.html&ab_channel=Parabellum

  • @antoniotommasini5501

    @antoniotommasini5501

    2 жыл бұрын

    @@ParabellumStoria trovato e guardato il video nelle sue due parti. Molto interessante. Ho gradito molto la segnalazione di autori, ad esempio Glanz che non conoscevo. Per quanto riguarda Sior Basilio la tua opinione è sostanzialmente buona nella prima parte, per poi avere qualche cedimento nella seconda. Quello che più mi ha reso antipatico il nostro è l' atteggiamento tipico di gran parte degli autori britannici, cioè di "puzza sotto il naso" nei confronti degli italiani, fino a renderli praticamente inesistenti nel corso della guerra, ad esclusione delle sconfitte. Non che le nostre forze armate abbiano fatti miracoli ma in qualche occasione si sono distinte. Anche l' Osprey non è da meno, tranne un recente numero su El Alamein dove si comincia a riconoscere qualche merito. Grazie.

  • @ParabellumStoria

    @ParabellumStoria

    2 жыл бұрын

    @@antoniotommasini5501 Sul Sior Basilio ce ne sono tantissime da dire.. in realtà mi pare che qualcosa dico anche in quella live ma anche sulla pagina wikipedia ci trovi molte controversie.

  • @savinovezzosi9504
    @savinovezzosi95042 жыл бұрын

    Bravi è una delle Battaglie dove gli Italiani hanno dimostrato di essere dei Valorosi, purtroppo non se ne parla di questa Battaglia Leggendaria.

  • @dariomacconi478

    @dariomacconi478

    2 жыл бұрын

    Aspetta di sentir parlare di Culqualber, un Iwo Jima all'italiana. 100 giorni picchiando più duro dei giapponesi. Festa dell'Arma dei Carabinieri.

  • @aldolamberti3855

    @aldolamberti3855

    8 ай бұрын

    Questo non è vero . Mark Felton ne parla , eccome . Il commento che il narratore di Orobica è tratto da un resoconto ( per le verità assai sintetico , forse per non ''turbare '' qualche astioso antifascista ) è stato del giornalista Compton Mc Kenzie corrispondente di guerra Britannico per la Eastern Epic e lo riporto integralmente come lo pubblica Wikipedia :«Cheren è stata una delle più dure battaglie di fanteria mai combattute in questa guerra e ciò per l'ostinazione mostrata dai battaglioni Savoia, dagli Alpini, dai Bersaglieri e dai Granatieri, in una maniera composta e decisa, cosa mai mostrata dai tedeschi in nessuna battaglia recente. Nei primi cinque giorni di battaglia gli italiani hanno contato 5000 soldati colpiti (1135 di questi, mortalmente). Lorenzini questo giovane e coraggioso generale, è stato praticamente decapitato da una serie di colpi sparatigli dall'artiglieria britannica. Egli è stato un grande comandante delle truppe italiane in Eritrea. L'infelice propaganda di guerra del tempo ha permesso alla stampa britannica di rappresentare gli italiani come soldatini di ventura; ma se escludiamo la divisione paracadutisti tedesca operante in Italia e i giapponesi attivi in Birmania, nessun esercito nemico col quale le truppe britanniche ed indiane hanno dovuto scontrarsi, ha saputo ingaggiare una battaglia più acre ed efficace di quella dei battaglioni Savoia a Cheren. Oltre ciò, le truppe coloniali italiane, fino al momento di capitolare sulle ultime postazioni, hanno combattuto con valore e coraggio e la loro lealtà in campo è stata testimone della eccellente amministrazione italiana e della valida preparazione militare operata in Eritrea.» . Potrei citare anche i commenti di mio Padre che a Cheren , sui Monti del Dongoolas combattè la sua Seconda guerra Mondiale a 41 anni , ma credo che probabilmente non interessi a nessuno . Ho ascoltato la narrazione che di quella battaglia fece molto tempo fa RAI STORIA . . Semplicemente INDECOROSA e FALSA !

  • @piervettori2233
    @piervettori22332 жыл бұрын

    Presso la biblioteca Amilcar Cabral di Bologna si possono trovare fonti storiche orali registrate e scritte degli etiopi stessi i quali per quanto avversi al dominio italiano affermarono che portammo strade, scuole, ospedali, cinema, l'energia elettrica, case. Non erano tutti anti italiani a prescindere.

  • @totozappala3431

    @totozappala3431

    2 жыл бұрын

    Alla fine dire etiopi vuol dire tutto o niente. Saranno stati 100 i popoli dell'impero, era normale che qualcuno si appoggiasse a noi

  • @piervettori2233

    @piervettori2233

    2 жыл бұрын

    @@totozappala3431 le regioni interessate erano le più disparate, la cosa interessante è l'aspetto generazionale di questa documentazione. Erano soprattutto adulti e anziani di villaggio a lamentarsi dello scarso attivismo e sviluppo socio economico assistenziale del Paese portato avanti del negus. D'altronde il Regno d'Italia si è dissanguato economicamente per migliorare le condizioni economiche della nuova colonia. Gli italiani che fecero fortuna furono soprattutto i camionisti, guadagnarono dieci volte in più che in patria. Il contraccolpo economico si ebbe con la conquista inglese, i coloni italiani si trovarono a fine guerra della carta moneta, che più che carta moneta era carta igienica.

  • @piervettori2233

    @piervettori2233

    2 жыл бұрын

    Anche in Etiopia c'era l'apartheid per esempio i neri non potevano entrare nei cinema e nei bar dei bianchi. Però fu introdotta la scuola elementare obbligatoria x tutti, e furono favorite le scuole professionali. Era un colonialismo all'italiana: improntato al paternalismo. Prima di mandano avanti i preti a fare proselitismo e poi arriva l'esercito... L'altro problema grave fu dovuto al fatto che arrivammo con mezzo milione di militari e se a quelli ci aggiungiamo i civili di contorno per le opere civili e le attività economiche affini... non oso immaginare nel giro di pochi anni quanti italiani maschi calpestarono il suolo etiope... La questione del madamato fu inevitabile per quanto la politica dell'epoca la esecrasse...

  • @mauroperossini4785
    @mauroperossini47852 жыл бұрын

    Per quanto riguarda Liddell Hart è una fortuna che abbia parlato poco di noi nei suoi libri, quando raramente lo fa è sempre e solo per insultare e deridere: "I pochi soldati italiani ancora rimasti in quella zona erano in preda al panico..." "Hitler pensava che qualora la flotta inglese fosse apparsa sulla scena tutte le unità italiane se la sarebbero svignata per rifugiarsi nelle loro basi..." "Per quanto riguarda le truppe di appoggio italiane, esse furono lente a entrare in azione e svelte a uscirne." "Prima di sferrare il colpo decisivo intendeva aspettare la divisione italiana Ariete. Ma gli italiani avanzarono con cautela." "Dopo un massiccio bombardamento che aveva già messo in fuga molti degli italiani..." "un battaglione neozelandese, il XIX, "si impadronì di quasi tutte le forze d'artiglieria della divisione Ariete, mentre il resto se la dava a gambe in preda al panico". "Nelle prime ore della mattina seguente gli australiani sferrarono il loro attacco lungo la costa, travolgendo con relativa facilità la divisione italiana che presidiava questo settore" "i carri armati inglesi contribuirono se non altro a spaventare a tal punto la fanteria italiana da indurla ad arrendersi in massa" "Per quanto riguarda i carri armati italiani dalla debole corazzatura essi erano stati letteralmente polverizzati dal fuoco dei cannoni inglesi, e molti dei superstiti avevano abbandonato il campo di battaglia in fuga verso ovest." "D'altra parte, il contributo della marina da guerra italiana si dimostrò quasi nullo." "gli americani riuscirono a incalzare con energia il ripiegamento del gruppo da combattimento dell'Africa Korps verso il Passo di Kasserine, facendo addirittura degenerare il ripiegamento dei reparti italiani in disordinata ritirata" "e molti dei soldati italiani furono ben lieti di approfittare dell'arrivo degli inglesi nelle loro posizioni per arrendersi." Questa è una sintesi di quasi tutto quello che scrive LH sugli italiani nella IIGM, c'è poco di più. A Bir el Gobi gli inglesi persero perchè "posizione fortificata coi cannoni italiani ben protetti" pare la linea Maginot: meglio ne abbia parlato poco di noi. PS Bello quel Matilda ucraino...

  • @andreamacconi2051

    @andreamacconi2051

    2 жыл бұрын

    poi s'è scoperto che falsificava le fonti per farsi bello

  • @ParabellumStoria

    @ParabellumStoria

    2 жыл бұрын

    Più che altro convinceva i generali tedeschi a dire che le sue teorie avevano influenzato la Blitzkrieg per andare contro Fuller quello da cui realmente i tedeschi carpirono molto tanto che Guderian fece tradurre a fine anni 20 i suoi libri di tasca sua mica quelli di Hart.

  • @damianosalati1735
    @damianosalati17357 күн бұрын

    Complimenti per il bel racconto di queste battaglie

  • @massimobuonavita7718
    @massimobuonavita77182 жыл бұрын

    Mirko sempre chiaro e preparatissimo. Non solo nell'analisi tecnica della battaglia, ma anche in quella degli antefatti e del seguito. Grazie per questa divulgazione

  • @Unknown39485
    @Unknown394852 жыл бұрын

    Data la schiacciante superiorità Inglese nel campo della meccanizzazione, dei carri armati e della potenza aerea, più che di uno scontro fra due Potenze si dovrebbe parlare di uno scontro fra due epoche storiche. Un esercito della Seconda Guerra Mondiale contro uno della Prima Guerra Mondiale. Queste cariche di cavalleria contro i carri armati nemici ci mettono allo stesso livello di coraggio dei Giapponesi, eppure permane nell’opinione pubblica la leggenda (creata ad arte a suo tempo dagli Inglesi) che il nostro fosse un esercito da operetta (“Il mandolino del Capitano Corelli”, sic!). Amedeo Guillet è una figura su cui ci sarebbe da fare un paio di serie Netflix, invece tutti zitti. Al contrario, non c’è scoreggia britannica della Seconda Guerra Mondiale su cui non sia stato edificato un settore bibliografico/cinematografico/autocelebrativo a se stante. Tipo film di James Bond. E non c’è da sperare che la storiografia britannica ci renda giustizia, dato che per gli Inglesi la funzione storica dell’Italia è quella di essere l’unico Paese europeo che ancora gli consente di darsi arie di grande Potenza senza ricevere una risata in faccia. Quanto all’esagerazione degli aspetti “collaborazionisti” e “complottisti” delle nostre disavventure belliche fatta da certa storiografia nostrana, fa parte di quella tradizione autodenigratoria che sotto l’aspetto di “onestà intellettuale” cela il desiderio di farsi belli con lo straniero prendendo le distanze dai propri connazionali. Che è una buona definizione del termine “tradimento”.

  • @bandadelsughero9093
    @bandadelsughero90932 жыл бұрын

    Grazie domus orobica

  • @martinodack5622
    @martinodack56222 жыл бұрын

    Veramente meritevole di attenzione, grazie per queste pillole di storie che date a noi utenti :D:D

  • @giuseppemalavoglia
    @giuseppemalavoglia2 жыл бұрын

    Grande Domus!

  • @giampierosoncini2811
    @giampierosoncini28112 жыл бұрын

    Mio padre ha combattuto a Cheren meritandosi la promozione in Spe ed al grado superiore, ed una medaglia d’argento. Catturato in ospedale, ha fatto 5 anni di prigionia a Yol, India. Alla sua morte, ormai 24 anni fa, ho trovato un notevole numero di foto e messaggi scambiati durante i combattimenti.

  • @domusorobica2014

    @domusorobica2014

    2 жыл бұрын

    interessante, vi sono contenuti ricordi degli scontri?

  • @giampierosoncini2811

    @giampierosoncini2811

    2 жыл бұрын

    @@domusorobica2014 più che altro sono messaggi del tipo “Caro Soncini il Col Prima vuole riunire noi e la 1a compagnia”, oppure un biglietto firmato da Persichelli che mette in libertà 2 compagnie il 15/2/41. Sono scritti a matita li devo trascrivere uno per uno. Lo farò, poi se di interesse ve li mando

  • @domusorobica2014

    @domusorobica2014

    Жыл бұрын

    grazie mille

  • @walterscavi2781
    @walterscavi27812 жыл бұрын

    Ma che serie televisiva si potrebbe fare se il mondo dello spettacolo italiano avesse più coraggio. Una mega compartecipazione Indo-Italo-Eritrea su 3 stagioni che potrebbe reggere il confronto con Band of Brothers (anche perché di mezzi pesanti quà ce ne sono davvero pochi). Perché noi ricordiamo i nostri eroi ma deve essere stata assai dura pure per gli altri.

  • @alessandrocicco8190

    @alessandrocicco8190

    2 жыл бұрын

    potremmo al massimo fare una parodia di B of B...

  • @massininiderui4635

    @massininiderui4635

    2 жыл бұрын

    Coraggio?Vuoi che freghi a qualcuno una serie televisiva del genere?Il cinema e la televisione vivono di grandi numeri.(giustamente aggiungo visto che ci mettono dei soldi)

  • @dariomacconi478

    @dariomacconi478

    2 жыл бұрын

    @@massininiderui4635 per questo fai in compartecipazione con gli indiani. Sai sono un miliardo di persone. Non è solo un drammatica mancanza di coraggio ma pure di fantasia pratica (PS - potresti venderla tranquillamente altrove, non solo in un mercato come quello indiano)

  • @comstraker7329

    @comstraker7329

    2 жыл бұрын

    @@dariomacconi478 Se non l'hanno levata guardatevi la serie indiana L'esercito dimenticato su l'armata indiana di Chandra Bose. Così si onorano gli eroi.

  • @stefanopaglia142

    @stefanopaglia142

    2 жыл бұрын

    @@comstraker7329 ci sono più film sugli uomini di Bose, a me è piaciuto quello sui processi al forte rosso

  • @francescopalazzolo2319
    @francescopalazzolo23192 жыл бұрын

    Avete dimenticato il sacrificio dei Carabinieri a Culqualber, per il quale sono dedicate diverse Caserme e lapidi sul territorio nazionale.

  • @ParabellumStoria

    @ParabellumStoria

    2 жыл бұрын

    La fase finale sarà oggetto di un altra conferenza.

  • @GiovanniDalMas
    @GiovanniDalMas2 жыл бұрын

    Basta, sono stufo di trovare canali con contenuti bellissimi di storia a cui poi mi iscrivo subito!

  • @savinovezzosi9504
    @savinovezzosi95042 жыл бұрын

    Insieme ai Britannici c'erano anche truppe della Francia Libera, Legione Straniera e i Tirailleurs Senegalesi.

  • @filippovaccaro2935

    @filippovaccaro2935

    2 жыл бұрын

    C’erano un sacco di nazionalità, è veramente una guerra che coinvolge persone di molti paesi, se al fronte nord c’era una maggioranza di indiani sul fronte somalo gli inglesi impiegarono molti sudafricani e anche australiani, se non ricordo male anche soldati provenienti dalla Guinea eccetera

  • @riassuntidistoria
    @riassuntidistoria9 ай бұрын

    complimenti e grazie per questa conferenza

  • @FortunatomarinoAntonuccio
    @FortunatomarinoAntonuccioАй бұрын

    Bravo

  • @francygiu
    @francygiu2 жыл бұрын

    Era ora!

  • @antoniotommasini5501
    @antoniotommasini55012 жыл бұрын

    Ero scettico, pensando di trattasse del solito video di un appassionato della materia volonteroso, ma con scarse capacità divulgative. Mi sono ricreduto. Non ho mollato il video fino alla fine. Bravo e competente. Ho visto che nell'elenco dei video manca la tristissima campagna di Grecia. Mi piacerebbe, e penso non solo a me, sentirla raccontare proprio da Mirko.

  • @davidpignatta9097
    @davidpignatta90972 жыл бұрын

    Mis felicitaciones a Mirko y a domus....Como siempre una conferencia de alto nivel y con temática ignota para muchos!!! Bravo Bravo!!! Saludos a todos desde Argentina.

  • @comstraker7329
    @comstraker73292 жыл бұрын

    Bellissima conferenza e massima stima per il relatore, ma il giudizio sul duca d'Aosta mi sembra alquanto ingeneroso e parziale. Se ci fu uno che spinse sempre per una strategia offensiva dell'Impero fu il duca d'Aosta. La decisione di difendere staticamente le immense frontiere dell'AOI fu una decisione imposta da Badoglio per cui l'unica direttiva fornita al viceré fu "Chiudere la porta di casa" e già qui si vede la pochezza di questo funesto personaggio già responsabile del disastro di Caporetto e dell'impreparazione dell'Italia al secondo conflitto mondiale. Fin da quando gli fu assegnata l'AOI il duca d'Aosta si prodigò a richiedere mezzi e materiali per armare potentemente l'Impero in modo da renderlo il perno della strategia italiana. Per questo aveva preparato il piano oceanico in contrapposizione all'asfittico piano continentale di Badoglio che si risolveva anche qui nel non fare nulla. Il suo ragionamento si basava sul fatto che si sapeva praticamente con certezza fin dalla guerra di Etiopia e il conseguente avvicinamento alla Germania, che la possibilità di una guerra con l'Impero Britannico era altissima. In primo luogo avendo occupato l'Etiopia avevamo messo in una situazione strategica molto pericolosa l'Inghilterra stessa, avendo la concreta possibilità, se avessimo voluto, di bloccargli il mar Rosso ganglio fondamentale per legare alla madrepatria i loro possessi nell'indopacifico. Chiudere lo stretto di Bab El Mandeb (soli 19 Km) avrebbe costretto gli inglesi a circumnavigare l'Africa per portare materiali, uomini e mezzi in Egitto passando da tre settimane di viaggio a quasi tre mesi (senza tenere conto di tutti gli attacchi da sommergibili che avrebbero potuto avere), una differenza di tempo che un'offensiva seria dalla Libia avrebbe potuto sfruttare soprattutto se dall'Eritrea si fosse avanzati lungo il Nilo costringendo i britannici a dividere le forze. Minacciavamo inoltre Aden, Khartoum, Nairobi e Porto Sudan rischiando di chiudere la tenaglia sull'Egitto dalla Libia e dal Sudan. A riprova di questo ci sono le lettere di Baistrocchi a Mussolini sulla necessità di armare potentemente l'Impero, le relazioni di Cavallero quando andò in Etiopia, le richieste di Graziani quando era governatore e infine le pressanti richieste del duca d'Aosta per utilizzare l'AOI come perno della strategia italiana con una richiesta dettagliata di tutto quello che sarebbe servito e marciva nei magazzini. Tutto questo per dire che ci furono anni per prepararsi a questo scenario e soprattutto dopo aver firmato il Patto d'Acciaio, una follia diplomatica, ma pur sempre ormai firmato, si doveva almeno nel periodo di non belligeranza mettersi in condizione di sfruttare adeguatamente un eventuale situazione favorevole, che poi si verificò effettivamente. Il duca d'Aosta dopo ripetute richieste senza risposta da parte del Quartier Generale (leggi Badoglio) venne personalmente a Roma nell'aprile 1940 scavalcando Badoglio andando a parlare direttamente con Mussolini (il quale evidentemente non era informato di nulla) che gli concesse quasi un miliardo di Lire di finanziamento. La speranza del duca è che ci fosse il tempo necessario per inviare mezzi e materiali, ma di li a breve la situazione politica precipitò e gli inglesi bloccarono Suez e arrivò pochissimo tramite qualche SM82. La conquista del Somaliland, le incursioni in Sudan (Cassala) e in Kenia (Moyale), furono decise non alla leggera, ma con lo scopo di attirare il più possibile truppe britanniche da distogliere dall'Africa Settentrionale sperando che Graziani arrivasse a Suez garantendo poi così il collegamento con l'Impero. In particolare Cassala fu presa perché sarebbe stata il trampolino di partenza per prendere lo snodo ferroviario di Atbara strategicamente fondamentale per isolare Khartoum e Porto Sudan. Atbara poteva essere presa, bastavano un paio di brigate coloniali visto che non c'era nessuno a difenderla, ma poi bisognava tenerla. Ancora una volta, il duca telegrafò a Badoglio, vista ancora la situazione favorevole ai nostri, scongiurandolo di mandargli artiglierie e aerei smontati tramite aerei da trasporto SM82. Badoglio ancora una volta si rifiuto di mandare alcunché e l'occasione sfumò. La figura del Duca, medaglia d'oro al Valor militare, riconosciuto come grande personaggio anche dalla repubblica italiana, è stato anche in ambito internazionale riconosciuto come grande eroe e persona di altissimo spessore etico e morale. La sua morte ci ha lasciato una enorme eredità etica che qualche “benpensante “ della scuola 2.0 incline alla moda del momento vuole eliminare ad esempio proponendo di cambiare il nome al Liceo Duca Amedeo d'Aosta di Pistoia.

  • @stefanopaglia142

    @stefanopaglia142

    2 жыл бұрын

    semplicemente una disposizione offensiva sullo scacchiere dell'AOI era suicida, resistere più a lungo possibile in posizione difensiva era il meglio che si potesse fare. Dati i mezzi che aveva, al netto del coraggio che tutti gli riconoscono, la disposizione delle truppe decisa dal viceré fu un disastro.

  • @comstraker7329

    @comstraker7329

    2 жыл бұрын

    @@stefanopaglia142 Ma allora non hai letto quello che ho scritto e non hai sentito quello detto da Parabellum riguardo alla disposizione delle truppe! Ripeto, la disposizione delle truppe sul confine fu decisa da Badoglio contro il parere del duca d'Aosta e anche di Cavallero. La disposizione offensiva era condizionata ai mezzi e materiali richiesti dal duca per eseguirla. Non essendo concesso quanto richiesto Cavallero propose una difensiva stile Africa Orientale Tedesca arroccandosi sull'acrocoro etiopico che si era dimostrata tremendamente efficace tanto che i tedeschi rimasero invitti fino alla fine della guerra. Anche questa proposta fu rifiutata da Badoglio. Al dunque il viceré sapendo che la difensiva di Badoglio era persa in partenza tentò delle offensive che ebbero successo sperando che un'offensiva in Africa Settentrionale portasse a Suez e finalmente il quartier generale si accorgesse dell'importanza dell'Impero.

  • @ParabellumStoria

    @ParabellumStoria

    2 жыл бұрын

    @@comstraker7329 Badoglio cessa di essere capo di stato maggiore nel 26 novembre 1940. A quel punto il Duca avrebbe potuto cambiare strategia e non lo fece. Aveva ancora quasi un mese e mezzo e ben 2 dalla battaglia di Cheren in se (26 novembre 1940 / 3 febbraio 1941) Certo doveva agire tempestivamente e visti i precedenti probabilmente fu restio a tentare di imporsi eppure Cavallero era dalla sua.

  • @stefanopaglia142

    @stefanopaglia142

    2 жыл бұрын

    @@comstraker7329 mi sa che sei tu che non hai ascoltato la conferenza. La responsabilità ultima della disposizione delle truppe sul campo era del Duca. Il consiglio di guerra aveva proposto uno schieramento alternativo, e Amedeo rispose picche. Se mi trovi il pezzo in cui Campochiari da la colpa a Badoglio dello schieramento in AOI ti offro una birra in Domus

  • @comstraker7329

    @comstraker7329

    2 жыл бұрын

    @@stefanopaglia142 Riguardo Campochiari, mi riferivo al fatto che lui ha deprecato la difesa sul confine . Badoglio ha sempre optato per questa tipo di difesa. Anche se poi fu ordinato a Duca di cambiare disposizione strategica ormai la situazione era talmente compromessa che non vi era possibilità di attuarla.

  • @lucamariani7037
    @lucamariani70372 жыл бұрын

    C'è un altro bellissimo video su questa battaglia si trova su Studio del bianco dal titolo: i dannati di Cheren. Ci sono molte interviste a reduci della battaglia stessa. Da vedere.

  • @dusk6159
    @dusk61592 жыл бұрын

    Presentazione preziosa ed eccellente, ma con pure moltissime perle e informazioni persino in aggiunta alla perla già do Cheren e dei comandanti italiani in Africa.

  • @imeriomarzari4239
    @imeriomarzari42395 ай бұрын

    Grande Mirco,da non militare,dal primo documentario visto su Rai storia,ho capito* il valore,di questa battaglia, sottaciuta penso,per motivi politici,ma non per questo potrà nel tempo rimanere nel dimenticatoio

  • @Stefano-rp2go
    @Stefano-rp2go2 жыл бұрын

    Fake palese, mancano le cuffie e lo sfondo con dietro i proiettili. Il furto d'identità è una cosa seria! Scherzi a parte, top conferenza e grande Mirko!

  • @sardopante
    @sardopante2 жыл бұрын

    Grazie Domus Orobica

  • @angeloacquaviva3123
    @angeloacquaviva31232 жыл бұрын

    Grazie. Fa sempre piacere ascoltare la Storia raccontata in questa maniera. Da concittadino del Generale Messe mi piacerebbe che Mirko si esprimesse su questo personaggio.

  • @ParabellumStoria

    @ParabellumStoria

    2 жыл бұрын

    Serie di video con Giovanni Cecini: I generali di Mussolini.

  • @VENESSIA_History_page
    @VENESSIA_History_page2 жыл бұрын

    Bravo Mirko e Domus!!!Peccato non esserci stato di persona.

  • @domusorobica2014

    @domusorobica2014

    2 жыл бұрын

    ci sarà una prossima volta..

  • @enricodimauro7550
    @enricodimauro75502 жыл бұрын

    Grazie per aver dato onore ai caduti italiani, credo che ci faccia molto bene riscoprire il nostro passato per capire meglio noi stessi... Ottimo lavoro!

  • @ulpiotraiano3374
    @ulpiotraiano33742 жыл бұрын

    Grazie ,bella storia , poco conosciuta per I molti , ma molto affascinante, neanche gli inglesi ne parlano molto, chissa perche , eppure vi furono impiegati molti dei loro reparti di punta come i Blackwatch ed I Cameron , tra I migliori reparti scozzesi , quelli indiani Punjab , Rasputhana ,( forse non li ho scritti bene ), alcuni dei comandanti piu prestgiosi come Orde Wingate . Eppure era un settore strategico vitale , l Italia li dette per persi dall inizio, I britannici invece ci andarono duro .Magari la risistenza italiana non si coniugava bene con la loro narrativa propagandistica .Se si guardano I loro cinegiornali dell epoca , I toni sono molto simili a quelli nostri dell istituto Luce , solo che I nostri sono stati smascherati , mentre I loro sono diventati storia ( per I piu , soprattutto I guerrieri da poltrona ). Grazie di nuovo .

  • @AlgernonMoncrieff77
    @AlgernonMoncrieff772 жыл бұрын

    Sarebbe interessante anche una riflessione sul doppiogiochismo tedesco durante la guerra d'invasione italiana dell'Etiopia. Il Terzo Reich da una parte faceva l'amico dell'Italia fascista, dall'altro armava gli etiopi. Lo descrive uno storico tedesco in jn libro dei primi anni '70, "Sanktionen und Kanonen". Inoltre, nei rapporti della Gestapo e dell'SD si può leggere come gran parte dell'opinione pubblica tedesca facesse il tifo per l'Etiopia.

  • @walterscavi2781

    @walterscavi2781

    2 жыл бұрын

    Mai sentita sta storia

  • @AlgernonMoncrieff77

    @AlgernonMoncrieff77

    2 жыл бұрын

    @@walterscavi2781 infatti non la conosce quasi nessuno, purtroppo.

  • @alamagordoingordo3047

    @alamagordoingordo3047

    2 жыл бұрын

    Mi sembra strano vista l'ideologia della Germania dell'epoca. Qualche fonte?

  • @jeanjeudi6364

    @jeanjeudi6364

    2 жыл бұрын

    "amico dell'Italia fascista" non lo era ancora la Germania hitleriana nel 1935 durante la 1^ parte dell'offensiva italo-abissina, fu con le sanzioni del dicembre 1935 che iniziò l'avvicinamento ai tedeschi; pertanto, è plausibile che i tedeschi abbiano fornito armi agli abissini alla fine del 1935. Nel 1936 direi di no.

  • @AlgernonMoncrieff77

    @AlgernonMoncrieff77

    2 жыл бұрын

    @UC16MaEj98BrR0FxChQ7oOkA in parte hai ragione, ma la visione hitleriana della politica estera prevedeva l'Italia come alleato. Hitler di suo era italofilo, la stragrande maggioranza dei gerarchi nazisti (Goebbels in prima linea), quasi tutti i nazisti e gran parte dell'opinione pubbblica tedesca erano antiitaliani. Ma già a partire dal 1933 si avvertivano i tentativi di avbicinamento tra i due regimi, le cui ideologie non differivano poi più di tanto l'una dall'altra.

  • @waroftherats
    @waroftherats2 жыл бұрын

    Ho conosciuto, e poi studiato, questa fase raccontata da Mirko grazie ad un Wargame, gioco da tavolo, che simulava appunto la battaglia di Charen... questo video e' la ciliegina sulla torta finale...

  • @basilioalbrisio5151
    @basilioalbrisio51512 жыл бұрын

    1:12:26 Amedeo Guillet non fu mai catturato dagli inglesi, non andò in Sudan ma tentò insieme ad un ex compagno di guerriglia a raggiungere lo Yemen, il primo tentativo fallì poiché i contrabbandieri con i quali si erano accordati gettarono Amedeo in mare. La seconda volta andò meglio anche se in Yemen fu inizialmente arrestato perché scambiato per una spia inglese.

  • @MattiaHungadiSpicali-ri5wl
    @MattiaHungadiSpicali-ri5wl7 ай бұрын

    Grandissima lezione

  • @MichelePapeti
    @MichelePapeti2 жыл бұрын

    Fantastico video, Effettivamente una storia dimenticata in Italia,purtroppo.

  • @mauroperossini4785
    @mauroperossini47852 жыл бұрын

    Mussolini però a quanto ho letto ebbe a lamentarsi molto per alcune rese troppo facili in Etiopia:" Basta che gli promettano l'onore delle armi e si arrrendono senza combattere". Ovviamente non si poteva riferire a Cheren ma ad altre situazioni sì.

  • @domusorobica2014

    @domusorobica2014

    2 жыл бұрын

    vista dal campo la situazione era un po' diversa

  • @mauroperossini4785

    @mauroperossini4785

    2 жыл бұрын

    @@domusorobica2014 Certo, non lo sappiamo, riferisco solo l'opinione di Mussolini che ho letto su qualche libro, non ricordo se Del Boca o Rochat.

  • @mauroperossini4785

    @mauroperossini4785

    2 жыл бұрын

    @@domusorobica2014 Infatti bisogna considerare che siamo nel '41, dopo le sconfitte in Grecia e AS. Il crapone a questo punto deve aver maturato, con qualche ragione, la convinzione che il soldato italiano non abbia nessuna voglia di combattere la guerra in cui Lui ha precipitato l'Italia. Allora ogni nuova notizia di resa o insuccesso viene accolta con sarcasmo: la colpa della situazione difficilissima in cui ha messo la nazione (insostenibile per l'AOI) viene rigettata su ufficiali e soldati cui non è riuscito a infondere i valori bellicosi del fascismo.

  • @simonespano-l1l
    @simonespano-l1l2 жыл бұрын

    Sempre preparatissimo Mirko, credo solo che abbia avuto un lapsus perché ha chiamato il gen. Guglielmo Nasi come Nasci (Gabriele), comandante delle truppe alpine in Russia

  • @flavioric
    @flavioric2 жыл бұрын

    Grande Mirko! Interessantissimo e dettagliato!

  • @giuseppelaurente2752
    @giuseppelaurente2752 Жыл бұрын

    Bellissima conferenza

  • @andrearonchetti9837
    @andrearonchetti98372 жыл бұрын

    Grande Mirko

  • @maurodorsi6552
    @maurodorsi65522 жыл бұрын

    Grazie

  • @cluadiotuccillo
    @cluadiotuccillo2 жыл бұрын

    Il gas venne usato anche per sterminare le truppe etiopiche in ritirata, non solo per motivi tattici

  • @domusorobica2014

    @domusorobica2014

    2 жыл бұрын

    Per quanto crudo possa apparire credo che il massacro, la distruzione o l'annichilimento del nemico in rotta sia un obbiettivo tattico/strategico di primaria importanza. E' mestiere da macellai ma con un crudele perché. PS - C'è l'incontro con Boinardi che è illuminante in proposito.

  • @UbermenschOst

    @UbermenschOst

    2 жыл бұрын

    Mi sembra chiaro che il gas sia stato utilizzato in maniera puramente strategica. Peccato non averlo fatto contro tutta la popolazione.

  • @samis1219

    @samis1219

    8 ай бұрын

    ​​@@domusorobica2014perche? Vorresti uccidere un populous che non ti ha fatto niente? Che animale che sei. Il bello è che abbiamo visto la fine del fascismo

  • @domusorobica2014

    @domusorobica2014

    8 ай бұрын

    @@samis1219 non coltiviamo alcun desiderio di morte, troviamo quella guerra particolarmente stupida e perfettamente in linea con gran parte della miope politica coloniale italiana nel Corno d'Africa. A differenza tua conosciamo ed amiamo l'Etiopia e la sua storia, ma se vuoi una risposta che spieghi l'uso dei gas in quel contesto (o in qualsiasi altro contesto bellico) quella che ti abbiamo dato è l'unica possibile. Ora puoi tranquillamente levarti dai coglioni e liberarci della tua fastidiosa presenza. Grazie.

  • @domusorobica2014

    @domusorobica2014

    8 ай бұрын

    @@UbermenschOst non venga mai il giorno in cui ti toccherà di subire un attacco chimico, ma nel caso avrai modo di ripensare alle tue parole

  • @stefanopaglia142
    @stefanopaglia1422 жыл бұрын

    Sir Basil Liddell Hart quando giudica noi italiani non ha più buongusto di quell'ubriacone di Brian Clough

  • @bernardomaganzani9068
    @bernardomaganzani90682 жыл бұрын

    Complimenti per la narrazione. Ultima carica africana delle truppe cammellate se non sbaglio. Saluti e grazie

  • @umbertobardini785

    @umbertobardini785

    2 жыл бұрын

    A me pare che fosse un reparto di cavalleria.

  • @antonioledda8386
    @antonioledda83869 ай бұрын

    Bellissima la storia dei tre aerei 👏👏👏👏

  • @paolobreviyu8651
    @paolobreviyu86512 жыл бұрын

    Una solo considerazione, noi attuale popolo italiano, abbiamo veramente avuto Uomini di quel valore tra i nostri più recenti antenati? Se la risposta è sì, dobbiamo essere fieri di Loro e vergognarci di ciò che siamo diventati.

  • @giacomolontra3707
    @giacomolontra37072 жыл бұрын

    Come dicevano in quel film.... "routine, routine". Il solito bel lavoro.

  • @umbertobardini785
    @umbertobardini7852 жыл бұрын

    Complimenti per l'interessante conferenza. Purtroppo Cheren è una battaglia poco conosciuta in Italia e quasi sconosciuta all'estero. Le sarei grato se potesse indicarmi il nome dell'autore americano e il titolo esatto del libro che lei ha citato come il più preciso dal punto di vista tattico. Grazie anticipatamente.

  • @ParabellumStoria

    @ParabellumStoria

    Жыл бұрын

    Per L'Etiopia? Roman Eagles over Etiopia

  • @jeanjeudi6364
    @jeanjeudi63643 ай бұрын

    24:02 Mirko, continui a chiamarlo generale Nasci mentre questo è Nasi Guglielmo in Etiopia, da non confondersi col generale Gabriele Nasci che fu comandante in Russia.

  • @domusorobica2014

    @domusorobica2014

    3 ай бұрын

    corretto

  • @linomilita
    @linomilita2 жыл бұрын

    Mirko Campochiari è sempre una garanzia

  • @stefanoeddarampoldi4691
    @stefanoeddarampoldi46912 жыл бұрын

    Bravissimo

  • @michele5886
    @michele5886 Жыл бұрын

    Ottima conferenza. Molte riflessioni in mente ma mi limito a una per brevità. Il nostro è un paese strano: da un lato non ha mai fatto i conti col fascismo; dall’altro lato, dimentica queste storie di guerra, anche nelle pagine luminose, col terrore di spendere parole positive per qualcosa del ventennio. Unica eccezione gli alpini (dimenticandosi tutti gli altri fanti pure spediti in Russia)

  • @andrearonchetti9837
    @andrearonchetti98372 жыл бұрын

    Non riesco a capire che tipo di mitragliatrice é quella servita dai 3 inglesi

  • @andrearonchetti9837

    @andrearonchetti9837

    2 жыл бұрын

    Sembra una hotchkiss francese anche se non penso si scriva cosi

  • @123Mandrake
    @123Mandrake2 жыл бұрын

    molto bravo Campochiari, complimenti

  • @fabioderose
    @fabioderose8 ай бұрын

    Non sono d'accordo che la conquista del Somaliland fu inutile. Sapevano bene che avrebbe fruttato poco o nulla materialmente ma ottenne il risultato strategico di non essere attaccati da due fronti.

  • @maurocipelli9529
    @maurocipelli95292 жыл бұрын

    Entrambi i "Mirko" bravi e molto competenti

  • @embet3841
    @embet38412 жыл бұрын

    bravo mirko

  • @fabiodalessandro2765
    @fabiodalessandro27652 жыл бұрын

    finalmente Cheren!

  • @totozappala3431
    @totozappala34312 жыл бұрын

    UORK AMBA!

  • @seidring9856
    @seidring98562 жыл бұрын

    Mirco ha combattuto a livorno, si è arreso ed a patteggiato

  • @alessandrocicco8190
    @alessandrocicco81902 жыл бұрын

    grande mirko

  • @seidring9856

    @seidring9856

    2 жыл бұрын

    Ma mirko ha mai combaftuto?

  • @alessandrocicco8190

    @alessandrocicco8190

    2 жыл бұрын

    @@seidring9856 si, per perdere peso...e ha perso :)

  • @ParabellumStoria

    @ParabellumStoria

    2 жыл бұрын

    @@alessandrocicco8190 altolà al sudore

  • @geppogeppo8545
    @geppogeppo85452 жыл бұрын

    Al 10:22 non sapevo che bastavano dei pezzi di legno per mettere fuori combattimento i "carri" CV33 ovvero gli L3/35, meglio noti come "scatola di sardine", forse è una fake new, ma non improbabile. Vincium pù la guera. Tutti i miei complimenti, 1 K thanks

  • @t1t0diver36
    @t1t0diver362 жыл бұрын

    Le famose truppe cammellate 😂

  • @zarathustra1991
    @zarathustra19912 жыл бұрын

    i disperati di Cheren

  • @seidring9856
    @seidring98562 жыл бұрын

    Grazie, non compro niente

  • @osereidire58
    @osereidire582 жыл бұрын

    Interessante documentario , anche se inquietante nella sua essenza. E mi spiego : ci hanno sempre raccontato che l’itaGlia aveva perso in maniera tragicomica la Seconda G.M. a causa delle croniche mancanze di armamento , di equipaggiamento ecc. ecc. , mancanze che sono servite da alibi a tutti i simildestraioli nostrani dei giorni nostri , a giustificare l’ingiustificabile. - Poi qualche coraggioso , gettando il cuore oltre l’ostacolo ha sussurrato con timore e rossor di gote che probabilmente i quadri ai massimi livelli delle forze armate itaGliane dell’epoca fossero formate da emeriti incapaci & leccaculo , con tessera fascista in tasca e lingua consumata per i troppi culi romani leccati. - Ciliegina sulla torta l’alleato tedesco che , fregandosene delle esigenze belliche dell’asse , tirava l’acqua al proprio mulino e guerreggiava ovunque contro chiunque , e siccome Benito era il fido alleato di Adolfo , il birbaccione austriaco , dovevamo , aimè , stargli dietro . - Vedi la mancata conquista di Malta che tanto disappunto ha dato ai marinai italiani , le cui navi venivano sistematicamente attaccate e magari affondate da navi ed aerei britannici con base in quell’isola , che , testarda , ancor oggi si trova a sole 53 miglia nautiche dalla Sicilia . - Apprendiamo oggi , grazie a Domus Orobica che già nel 1935 l’organizzazione militare itaGliana , nella fattispecie esercito ed aeronautica faceva acqua da tutte le parti , e che finchè c’era da combattere contro truppe cammellate armate di lance , archi e frecce , eravamo tutti eroi medagliabili “ ad libitum “ , e ce la cavavamo benino anche a stragiare popolazioni civili inermi composte da vecchi , donne e bambini , usando anche gas nervini . - Quando però i britannici , con forze armate dignitose ( anche loro giocavano lontano da casa non ce lo scordiamo ) ed equipaggiate decorosamente hanno deciso di farci totò sul culetto , lo hanno fatto , facendo prigionieri caterve di italici soldati e mandandoli a fare le cure termali in Australia ecc. ecc. - TIRANDO LE SOMME : Benito , lo scemo di Predappio , pur sapendo fin dal 1935 che le forze armate di terra e dell’aria non erano equipaggiate , addestrate e comandate decentemente , nel 1939 invade l’Albania , di fatto senza quasi combattere , poi Grecia dove siamo stati presi a calci nel culo sonoramente , poi , 1940 , dichiara guerra a Francia e Gran Bretagna. - Le amare lezioni patite in Etiopia e dintorni non erano riuscite a far riflettere il mascellone . - Come sia finita lo sappiamo , e tutto sommato ci è andata ancora bene.

  • @domusorobica2014

    @domusorobica2014

    2 жыл бұрын

    in verità non è quello che è stato detto ma va bene lo stesso

  • @osereidire58

    @osereidire58

    2 жыл бұрын

    @@domusorobica2014 Ovvio che non sia stato detto nel bel documentario , ma è ovvio che , tirando le somme sui fatti africani & coloniali del 1935 e dintorni , in cui è parso chiaro che comunque le forze di terra e cielo itaGliane erano a dir poco deficitarie rispetto ad analoghe forze armate di un paese industrializzato europeo , nessuno abbia avuto il coraggio e la dovuta competenza per dire al mascellone che non era il caso di guerreggiare contro nazioni al passo coi tempi. Ti ricordo che il 10 dicembre 1941 lo scemo di Predappio , volente o nolente , ha dichiarato guerra agli USA , nonostante fosse già chiaro che Adolfo stava facendosi gli affaracci bellici suoi e ci considerasse solo poco più che alleati di facciata ( e sono stato pure generoso a dire così...) - Nessuno nel belpaese ha imparato nulla della lezione africana del 1935 , ecco cosa intendevo rimarcare col mio post. La mia è solo un' amara constatazione , nulla di più. Spero di non aver offeso nessuno.

  • @angelog1085
    @angelog1085 Жыл бұрын

    e chi è questo.... la copia mal riuscita di Alessandro Barbero?

  • @pasqualetirabosco8106
    @pasqualetirabosco8106 Жыл бұрын

    Bravo