In occasione della rassegna “La Cultura Vien Viaggiando - Edizione 2023”, organizzata dall’associazione CTG Vallesina, oltre a partecipare in qualità di presentatore, col compito di approfondire alcuni aspetti del Paese illustrato dai tre viaggiatori nelle tre serate del 3, 10 e 17 novembre, ho avuto il piacere di partecipare nell’ultima serata, 24 novembre, in qualità di viaggiatore, e nell’occasione è stato proiettato il mio video di 36 minuti dedicato al Kurdistan Iracheno, che ho il piacere di riproporvi. Al termine vedrete un breve filmato di due minuti che illustra l'impegno che c'è dietro all'organizzazione di questo evento. Buona visione!
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Nell’immaginario collettivo l’Iraq è sinonimo di deserto, pozzi di petrolio, guerra e terrorismo. La realtà però è molto più complessa: problemi di stabilità e sicurezza certo non mancano, soprattutto dopo la recente guerra contro lo Stato Islamico e la pandemia, che ha interessato anche questo Paese, nonché le continue interferenze dei Paesi vicini. C’è una parte dell’Iraq, però, che da alcuni anni gode di una certa stabilità e di un livello di sicurezza impensabili in quest’area geografica, dove la natura è ben più rigogliosa di quanto si possa immaginare: montagne, boschi e cascate praticamente ovunque! Notevole anche la ricchezza culturale e religiosa di questa regione autonoma: cristiani caldei, musulmani dervisci, l'arcaico culto degli yazidi, solo per menzionarne alcuni aspetti. Non mancano anche qui, però, le toccanti testimonianze del cruento passato nemmeno tanto remoto, come il genocidio subito dai curdi durante il regime di Saddam Hussein, e le vittime dei recenti attentati. Mi sono così recato ad agosto 2022 per verificare di persona la reale situazione da quelle parti, trovandola, per certi versi, persino molto migliorata, rispetto alla prima volta che misi piede in questa regione, nel marzo 2017. Sto parlando del Kurdistan Iracheno: un racconto di viaggio che non vi lascerà indifferenti!
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On the occasion of the "La Cultura Vien Viaggiando - 2023 Edition" review, organized by the CTG Vallesina association (“Youth Tourist Center of the Valley of River Esino”), in addition to participating as a presenter, with the task of delving into some aspects of the country illustrated by the three travelers on the three evenings of the 3rd, 10th and 17th November, I had the pleasure of participating on the last evening, November 24, as a traveler, and on the occasion my 36-minute video dedicated to Iraqi Kurdistan was screened, which I have the pleasure of showing you again. At the end you will see a short two-minute film that illustrates the commitment behind the organization of this event. Enjoy your vision!
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In the collective imagination, Iraq is a synonymous of desert, oil wells, war and terrorism. The reality, however, is much more complex: stability and security problems are certainly not lacking, especially after the recent war against the Islamic State and the pandemic, which has also affected this country, as well as the continuous interference from neighboring countries. There is a part of Iraq, however, which for some years has enjoyed a certain stability and level of security unthinkable in this geographical area, where nature is much more luxuriant than one might imagine: mountains, woods and waterfalls practically everywhere! The cultural and religious richness of this autonomous region is also notable: Chaldean Christians, Muslim dervishes, the archaic cult of the Yazidis, just to mention a few aspects. Here too, however, there is no shortage of touching testimonies of the bloody past, not even so remote, such as the genocide suffered by the Kurds during Saddam Hussein's regime, and the victims of recent attacks. So I went in August 2022 to personally verify the real situation in that area, finding it, in some ways, even much improved compared to the first time I set foot in this region, in March 2017. I'm talking about Iraqi Kurdistan: a travel story that will not leave you indifferent!
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