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Incontro di studi - il violino Omobono Stradivari 1710c esposto al Museo del Violino

Dal dicembre 2013, un magnifico strumento di Omobono Stradivari, del 1710 circa, è esposto al Museo del Violino. Sabato 27 e domenica 28 aprile un incontro di studi e due audizioni speciali con il violino consentono di approfondire la figura del suo artefice, custode, seppur per breve tempo, della lezione del padre Antonio. Gli appuntamenti sono promossi dal Museo in collaborazione con l’Ufficio UNESCO del Comune di Cremona.
Il convegno, sabato alle 10, in sala Fiorini è un'occasione per rileggere in filigrana l’opera di protagonista della liuteria cremonese della prima metà del diciottesimo secolo. Intervengono Fausto Cacciatori, conservatore delle collezioni del Museo, il proprietario dello strumento, Ronald Patterson, e i ricercatori Giacomo Fiocco, del Laboratorio Arvedi di diagnostica non invasiva dell’Università di Pavia, e Raffaele Malvermi, del Laboratorio di Acustica Musicale del Politecnico di Milano.
Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1737, i figli Omobono e Francesco proseguirono, seppur per breve tempo, l’attività della bottega Stradivari. A Omobono sono attribuiti diversi strumenti, forse in numero maggiore rispetto a Francesco, ma non risulta che egli ebbe mai un’etichetta a stampa, preferendo piuttosto usarne manoscritte. Il carattere dei due fratelli era diverso, e questo atteggiamento di fronte alle etichette lo rispecchia. Mentre Francesco, sempre presente e attivo in bottega, risulta essere stato fedele collaboratore del padre, Omobono pare avere piuttosto sviluppato quelle che oggi chiameremmo le pubbliche relazioni della famiglia, partecipando alle riunioni di più congregazioni e associazioni socio-religiose cittadine, talora finendo a ricoprire incarichi di responsabilità in alcuni di questi consessi.

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