#artepiana #impermeabilizzazioni #infiltrazioni
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ciao a tutti amici di arte piana, oggi torniamo a parlare di impermeabilizzazioni di terrazze ed in particolare voglio parlarvi di un sistema di impermeabilizzazione che consente di impermeabilizzare balconi e terrazzi addirittura in un giorno di lavoro.
Chiaramente in una giornata si riescono a finire dei balconi standard di un appartamento (10-15 mq) ma vuoi mettere il vantaggio che si ottiene e le rotture di scatole ridotte al minimo sia per il posatore che per il cliente?
Comunque, iniziamo a fare un ripasso sulle impermeabilizzazioni.
Se mi segui sai bene che su questo canale parliamo principalmente di un sistema di impermeabilizzazione che non prevede la rimozione dei vecchi strati di pavimento o guaina e che prevede che ci si vada direttamente sopra con queste resine impermeabilizzanti.
Noi ne abbiamo posate di diversi tipi, da quella cementizia a quella che viene chiamata “poliurea a freddo” che può esser messa anche sopra le guaine bituminose.
Come sai non amo troppo i sistemi impermeabilizzanti classici, per capirci quelli con le guaine prefabbricate non perché non siano validi, ma perchè richiedono tante di quelle lavorazioni di preparazione che al giorno d’oggi nella maggior parte dei casi sono superflue, quindi parlare di un sistema moderno che addirittura in un giorno permette di iniziare e finire un balcone per me è tanta roba.
Il sistema di cui parlo utilizza resine PMMA che è un acronimo per indicare resine abase di polimetilmetracrilato.
In sostanza queste resine hanno la particolarità di avere dei tempi di asciugatura estremamente rapidi, tant’è che è sconsigliato il loro utilizzo nelle stagioni più calde proprio perché asciugherebbero troppo velocemente diventando ingovernabili.
Di contro nelle stagioni invernali o autunnal primaverili sono molto indicate perchè asciugando velocemente consentono di lavorare anche in situazioni di rischio pioggia.
qual’è il ciclo di lavorazione?
Di base è sempre lo stesso, si inizia con una pulizia approfondita del pavimento quindi si va di smerigliatrice, va pulito e contemporaneamente va anche rimossa la patina superficiale della piastrella (se presente) per creare un grip.
La seconda fase è quella di dare una mano di primer che farà da ponte di adesione
Poi si procede con l'impermeabilizzazione “vera e propria” con la resina ed il tessuto che funge da rinforzo ed armatura, come vedi non stiamo parlando della classica lana di vetro che spesso si usa in questi casi, ma proprio di un tessuto vero e proprio con mcirofori a nido d’ape che consentono alla resina di passare da sotto a sopra e andare ad inglobare il tessuto all’interno della resina stessa.
questa resina viene data in più mani proprio perchè è la base portante dell’impermeabilizzazione.
Il lavoro a questo punto si potrebbe considerare terminato, ma questo sistema è particolare perchè volendo può firnirci anche una pavimentazione incorporata.
Pertanto, gli step successivi che possono essere fatti sono quelli di andare a creare un massetto autolivellante sopra la guaina che ha anche questo uno spessore di circa 1mm e che serve a portare la planarità ma soprattutto a coprire i difetti estetici (non tecnici) della resina impermeabilizzante per poi poter mettere sopra una finitura colorata o delle chips che vanno a ricreare una superficie classica molto simile ad un pavimento.
Il bello è che tutto questo avviene nell’arco di una giornata lavorativa, e l’incidenza del peso al mq non arriva a 10kg di sovraccarico.
Ripeto non andranno fatte demolizioni e si azzerano anche i rischi di applicazione legati alle condizioni meteo.
spero ti sia interessato noi ci vediamo la prossima volta.
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