Il cambiamento attraverso la psicoterapia - Il contributo dell'EMDR

Il cambiamento attraverso la psicoterapia - Il contributo dell'EMDR
Ospite del summit Psicologia di Monza 2022 dott.ssa Isabel Fernandez
Le Nostre Risorse
Risorse gratuite per la mindfulness -- www.centrointerapia.it/eserci...
Inizia un percorso di terapia online - www.centrointerapia.it/terapi...
Ascolta il nostro podcast - www.spreaker.com/show/psicolo...
Iscrivi alla newsletter - www.centrointerapia.it/newsle...
Leggi i nostri articoli di psicologia - www.centrointerapia.it/artico...
Puoi se vuoi scaricare la nostra app per sistemi IOS a questo link con risorse gratuite ed esercizi - apps.apple.com/it/app/centro-...
Il Centro di Psicologia InTerapia ha come obiettivo quello di costituire un saldo punto di riferimento per le persone che vivono un periodo di disagio.
Trattamenti di psicoterapia fondati su modelli scientificamente provati, per affrontare problematiche ansiose, dell’umore e della depressione.
Il Centro di Psicologia InTerapia ha Sede a Milano, Monza, Saronno e Rho.
#Saronno #Milano #Rho #psicologo #psicoterapeuta #psichiatra
I Centri InTerapia sono specializzati nel trattamento dei disturbi d’ansia e dell’umore attraverso l’approccio cognitivo: Scienza, Metodo e Passione contraddistinguo la nostra missione e la nostra dedizione al modello terapeutico. Il centro è presente nelle città di Rho, Milano e Saronno
www.centrointerapia.it

Пікірлер: 5

  • @rockybalboa2484
    @rockybalboa2484 Жыл бұрын

    È possibile fare una domanda che mi tormenta?

  • @CentroInTerapia

    @CentroInTerapia

    Жыл бұрын

    Si certamente, può anche mandarci una email se preferisce.

  • @rockybalboa2484

    @rockybalboa2484

    Жыл бұрын

    @@CentroInTerapia innanzittutto vorrei dirvi grazie infinite per questo video, in cui ho trovato tantissime spiegazioni per me fondamentali per capirmi. Erano tanti anni che cercavo risposte a tanti tarli giganteschi! Il mio caso , in breve e' questo: sono un un sopravvissuto da trauma complesso, subito a partire dagli 8 anni fino ai 24 circa (con dosi successive), neglect, entrambi genitori malati di mente con patologie opposte e non trattati psichiatricamente, in conflittualita' quotidiana grave e disorganizzata. La madre con schizofrenia delirante e padre con depressione maggiore cronica (e forse anche altro). Ho un ricordo chiarissimo sia del trauma sia delle strategie di adattamento deleterie per sopravvivere che ho messo in atto. Data la durata gigantesca degli abusi, fuori scala sia nel tempo che nell'intensita', potete ben immaginare quanto sia stato distruttivo l'adattamento per sopravvivere, che poi , in eta' adulta e' diventato incapacita' di vivere, di godere, di meritare, di progettare, di fidarsi e mille altre cose che ben sapete. Mi sono rivolto da poco a un centro di terapia breve strategica che ha rilevato lo sviluppo di un disturbo di personalita' e come tale lo vogliono trattare. Poiche' sono incentrati sul qui e ora , sull'interruzione delle strategie maladattive e "ristrutturazione" , non si soffermano sul vissuto e sulle cause, ma solo sullo stato di fatto dell'oggi. Per loro un disturbo di personalita' e' un problema serio ma svincolato dalle cause. Ovvero nel mio caso trattano il tutto come una conseguenza di una "fissazione" ossessiva sopra cui ho costruito la mia disregolazione emotiva e tutto il resto. Ovvero una paranoia del se e deo genitori. Ed effettivamente riconosco il mio funzionamento proprio secondo questa loro definizione. Per loro pero' la causa e' un dettaglio. Il punto e' che un CPTSD da neglect non e' per proprio per niente un dettaglio. Cerco di informarmi per conto mio perche' non sono per niente convinto che sia possibile ne sensato risolvere la paranoia se e' consequenziale a un trauma di quella portata. Penso che se risolvi il DDP rimane comunque il CPTSD , cioe' un vissuto interiorizzato e non organizzato, avvenuto ben prima dello sviluppo della personalita'. Ho evidenti disregolazioni emotive da CPTSD di tipo rabbioso, depressivo, flashback emotivi, iperattivazione, triggers evocativi frustranti.Del CPTSD, cioe' di aver subito qualcosa di esterno gravemente invalidante, ho sempre avuto consapevolezza . Ho passato la vita a lamentarmene ben prima di scoprire che questa cosa ha un nome.15 anni fa mi fu detto da una psichiatra di aver subito neglect, e io non sapevo, all'epoca che era un CPTSD. La cosa era gravissima ma nessuno mi aiuto'. Non ho mai potuto contare sull'aiuto di nessuno, la famiglia e' sempre stata disgregata e i genitori gli aguzzini abusanti che mi hanno solo fatto del male. Ho passato la vita pensando alle mie depressioni alla incapacita' di stare al mondo come tratto ineluttabile di me, mentre e' sintomo di CPTSD, ma lo realizzo solo ora! Il disturbo di personalita' invece e' una autentica sorpresa. Io sento che il percorso proposto e che sto facendo (da poco) e' inutile . Ovviamente ne parlero' con la terapeuta, solo che quella e' la loro scuola e loro non fanno emdr per cui penso che anche la risposta sia viziata in partenza, se non c'e' autocritica scientifica. . Ho scoperto solo adesso l'emdr perche' nessuno ne parla, men che meno esiste formazione o indirizzamento nel centro di igiene mentale a cui mi sono rivolto per tanti e tanti anni. La domanda che vorrei fare qui e' la stessa, cioe' se io sono perfettamente consapevole di soffrire da sempre di quello che solo adesso chiamo CPTSD, in particolare dalla prima eta' adulta, ha senso che mi si focalizzi sul (presunto) DDP? io penso che semmai dovrebbe essere l'opposto, cioe' se mi si togliesse il CPTSD (tramite emdr) probabilmente perderei spontaneamente le rigidita' del DDP. Per tutta la vita, fin da ragazzo, ho pensato che un traumatizzato del genere sia un condannato a morte. Se penso che avete fatto emdr preventiva a trumatizzati semplici o candidati tali, mentre io ho passato la vita intera a soffrire in silenzio con un trauma complesso senza nome (che e' ben peggiore) mi si riempie il cuore di infinita amarezza.

  • @simonesottocorno4534

    @simonesottocorno4534

    Жыл бұрын

    @@rockybalboa2484 Buongiorno, una persona che ha subito traumi prolungati o ripetuti durante l'infanzia potrebbe sviluppare sia il DPTC che un disturbo di personalità. I traumi precoci possono influenzare lo sviluppo della personalità e portare a schemi di pensiero e comportamento disfunzionali che persistono nell'età adulta. Inoltre, i sintomi del DPTC, come la difficoltà nella regolazione emotiva e nelle relazioni interpersonali, possono sovrapporsi ai sintomi di alcuni disturbi di personalità, come il disturbo borderline di personalità. In effetti, alcuni ricercatori hanno suggerito che il DPTC potrebbe essere un fattore predisponente per lo sviluppo di alcuni disturbi di personalità. La gestione terapeutica di un individuo con comorbilità tra disturbo di personalità e disturbo post-traumatico complesso richiede un approccio integrato che tenga conto delle specifiche esigenze di entrambi i disturbi. Non esiste una strategia terapeutica unica che si adatti a tutti i casi, poiché ogni persona ha bisogni individuali e unici. Tuttavia, una combinazione di trattamenti psicoterapeutici e farmacologici è spesso raccomandata per affrontare entrambi i disturbi. Di seguito sono riportate alcune possibili strategie terapeutiche: Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): La CBT è un approccio terapeutico che si concentra sui modelli di pensiero distorti e sui comportamenti disfunzionali. Può essere utile per affrontare i sintomi del disturbo di personalità e del disturbo post-traumatico complesso, fornendo al paziente strumenti per identificare e modificare i pensieri negativi e i comportamenti disfunzionali. Terapia di esposizione: Questa forma di terapia si concentra sull'esposizione graduale ai ricordi traumatici al fine di ridurre la paura e l'ansia associate. Può essere utile nel trattamento del disturbo post-traumatico complesso. Terapia dialettico-comportamentale (DBT): La DBT è una terapia che si concentra sull'apprendimento di abilità di regolazione emotiva, relazionale e comportamentale. Può essere efficace per le persone con disturbo di personalità, specialmente se sono presenti comportamenti di autolesionismo o ideazioni suicidarie. Trattamento farmacologico: L'uso di farmaci può essere considerato come parte del trattamento complessivo. Gli antidepressivi, ad esempio, possono essere prescritti per affrontare i sintomi depressivi associati al disturbo post-traumatico complesso. La scelta del farmaco dipende dalle esigenze individuali del paziente e può richiedere una valutazione da parte di uno psichiatra. Terapia EMDR: si basa sull'idea che i traumi e le esperienze traumatiche possono causare blocchi nella lavorazione e nell'elaborazione delle informazioni nel cervello, portando a sintomi negativi persistenti. Durante una seduta di EMDR, il terapeuta incoraggia il paziente a focalizzare l'attenzione su un ricordo traumatico mentre segue con gli occhi i movimenti del dito del terapeuta o altre forme di stimolazione bilaterale, come i suoni uditi attraverso le cuffie o i colpi leggeri alternati sulle mani. Si ritiene che questi movimenti oculari o altre forme di stimolazione bilaterale aiutino a sbloccare e a facilitare il processo di elaborazione delle informazioni traumatiche nel cervello, consentendo al paziente di rielaborare l'esperienza in modo più adattivo. Questo può portare a una riduzione dei sintomi del trauma e a un miglioramento generale del benessere psicologico. Le suggerisco di parlare con il suo terapeuta delle perplessità legittima che ha evidenziato, cercando di attuare un piano terapeutico condiviso da entrambi e orientato ad affrontare gerarchicamente gli elementi del disturbo che percepisce come maggiormente disturbanti. Un caro saluto, dott. Simone Sottocorno

  • @rockybalboa2484

    @rockybalboa2484

    Жыл бұрын

    @@simonesottocorno4534 la ringrazio sentitamente.