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In estate le nostre abitudini alimentari si modificano, soprattutto se andiamo in vacanza in paesi lontani con prodotti diversi da quelli che siamo soliti consumare abitualmente e questo può portare a disturbi gastrointestinali (la diarrea del viaggiatore ad esempio, ma anche al contrario problemi di stipsi). Ma perchè succede? e come possiamo prevenire questi disturbi, e in caso trattarli? Lo abbiamo chiesto al Prof. Antonio Gasbarrini Direttore dell'Unità di Medicina Interna e Gastroenterologia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato come il rapporto fra intestino e batteri che lo popolano (il microbiota) debba essere in equilibrio costante, un ecosistema , detto armonia relazionale o sistema di cooperazione aggregativo fra componenti) che ci permette di star bene, sapendo quali alimenti ci danno disturbi e quindi cercando di evitarli, mangiando alimenti che conosciamo... in estate tutto ciò viene a mancare perchè mangiamo in ristoranti che non conosciamo, cibbi a cui non siamo abituati ed ecco che l'equilibrio viene a mancare e questo mancato equilibrio danneggia il microbiota portando come conseguenza episodi di diarrea o di stipsi considerando anche che variare alimentazione varia il modo in cui metabolizziamo gli alimenti, senza considerare il fatto che lo stress per un viaggio può alterare la motilità (aumentandola e dando quindi diarrea, o rallentandola dando stipsi) dell'intestino dando origine a quelli che vengono chiamai disturbi dell'alvo. Ma il grande capitolo delle diarree - le cosiddette diarree del viaggiatore - è molto spesso legato a delle infezioni alimentari (quindi virus, batteri,miceti o parassiti) dovuti ad una scarsa igiene degli alimenti o dell'acqua che contengono patogeni che di per sè potrebbero non essere nocivi ma che producono tossine che creano un danno all'intestino, e infatti si parla di tossinfezioni: ma cosa possiamo fare per prevenire queste infezioni? Naturalmente stare molti attenti alle regole igieniche quando si viaggia (non mangiare verdura cruda sbucciare la frutta, non consumare acqua corrente e non utilizzare ghiaccio...) ma anche fare prevenzione prima di partire, consumando molta frutta e verdura , quindi fibre, che nutrono il microbiota rafforzandolo e mettendolo in condizione di combattere meglio eventuali batteri, - ricordandoci sempre che lo stress rallenta la ripresa di qualunque tossinfezione - e assumendo dei probiotici mirati che vadano a rinforzare il nostro microbiota, evitando al contrario l'alcool . E in caso di diarrea idratarsi molto, mangiare con attenzione e se l'episodio non si esaurisce nel giro di due tre giorni, se le scariche sono numerose o se si presentano con sangue consultare un medico per delle indagini approfondite che vadano ad accertare che tipo di infezione si è contratta (anche per evitare una ulteriore trasmissione condividendo il bagno come nel caso della salmonellosi -tifo ad esempio) e per assumere terapie mirate come antibiotici o antiparassitari.