Come visitare Granada?
Questa città si trova in Andalusia, ai piedi della Sierra Nevada, il massiccio montuoso più alto della penisola Iberica, ed è conosciuta al mondo per il Flamenco e per la meravigliosa Alhambra, uno dei siti più visitati del Paese. Granada è anche la città della mia ragazza Diana e noi siamo venuti qui per il compleanno di sua sorella.
Dopo un bicchiere di vino Tinto de Verano cominciamo ad incamminarci verso il centro, dove incontriamo il Monumento Al Aguador e la Cattedrale di Granada, il più importante monumento cattolico della città.
A pochi metri di distanza si trova l’Alcaiceria, l’antico mercato moresco della seta e il Corral del Carbon, un cortile che accoglieva le carovane dei mercanti. In queste stradine sono presenti anche il Municipio e la Chiesa de Santo Domingo che ospita la confraternita della Vergine del Rosario.
Il 12 ottobre è la festa nazionale spagnola e la statua di Isabella la Cattolica celebra la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo.
Il Flamenco è uno dei simboli dell’Andalusia e in Plaza Nueva, ci fermiamo ad ammirare il ritmo incalzante di uno dei tanti spettacoli offerti dai gitani.
Qui si trova la chiesa cinquecentesca di San Gil y Santa Ana che segna l’inizio della Carrera del Darro.
Per salire verso i quartieri Albaicin e Sacromonte occorre attraversare il Paseo de los Tristes. Sacromonte è caratterizzato dalla presenza di abitazioni rupestri realizzate all’interno di grotte.
Noi però ci dirigiamo verso il Mirador de San Nicolas dove si può ammirare il più bel tramonto di Granada, tra la vista dell’Alhambra e le rumbe suonate dai Gitani.
Se andate a Granada non potete perdervi una colazione a base di "churros col chocolate", ma ovviamente è ancora più imperdibile una visita all’Alhambra, la fortezza musulmana meglio conservata d’Europa: è suddivisa in tre parti l’Alcazaba, l’Alhambra Alta e i Palazzi Nasridi.
I Nasridi, furono una dinastia musulmana-moresca che governò buona parte dell’Andalusia tra il 1232 e il 1492.
L’ingresso avviene dalla sala del Mexuar, connessa con una piccola moschea e con il patio del Cuarto Dorado, dove si trova l’ingresso del Palazzo de Comares., che si sviluppa attorno al Patio de Los Arrayanes.
Un altro elemento essenziale è l’acqua che permea qualsiasi parte dell’Alhambra. Nel patio de Los Leones sgorga da una magnifica fonte sorretta da dodici leoni.
Attorno a questo cortile, si trovano altre meravigliose sale adibite a residenze private del sultano e della sua famiglia. (Sala de los Abencerrajes, Sala de los Reyes, Sala de las Dos Hermanas)
Nel 1492, con la conquista di Granada da parte dei Re Cattolici, l'Alhambra passò ad essere palazzo reale dei re di Spagna e questo portò alla realizzazione di ampliamenti successivi, come il Palacio de Carlo V.
L'Alcazaba aveva la funzione di fortezza difensiva per tutto il complesso. La sua parte più importante è la Torre de La Vela.
Nel lato est del complesso si trova invece l’Alhambra Alta, la zona in passato destinata a residenze ed edifici pubblici come la zecca reale, laboratori artigianali, bagni, moschee e giardini.
Percorrendoli si arriva fino alla collina adiacente, dove si trova la tenuta di campagna dei Nasridi: il Generalife, che si sviluppa intorno al Patio de la Acequia. Una vista spettacolare conclude la nostra visita a uno dei capolavori Patrimonio dell’umanità dell’Unesco e inserita tra i 21 candidati finalisti per l’elenco delle sette meraviglie del mondo moderno.
Il Parco Federico Garcia Lorca, è stato costruito intorno alla residenza estiva del grande poeta granatino, assassinato dal regime di Franco. La Huerta de San Vicente, la sua casa, è stata trasformata in un museo dove è possibile ripercorrere la sua storia.
Ritroviamo la sua statua in Avenida de La Constitucion, insieme alle altre dedicate ai personaggi più influenti della storia di Granada. Qui si trovano anche i giardini del Triunfo.
Se invece volete bere un caffè o una birra dall’alto dei tetti di Granada vi consiglio di andare verso il Monastero di san Geronimo e salire sulla Terrazza del Hotel Monasteiro.