Giuseppe Civitarese sembra quasi volerci dire che l' analista si vede nel momento del bi-sogno e che un modo di sognare insieme al paziente per aiutarlo a ricucire la seconda pelle del senso dopo uno strappo può essere anche l' arte, per esempio il teatro, grazie alla capacità della finzione artistica di creare, cucire, tessere insieme i fili con cui ricucire la ferita, lo strappo aperto nella nostra seconda pelle del senso da un evento traumatico, in questo modo la nostra mente riprende la sua attività digestiva di metabolizzazione del reale e anche questo evento che ha bucato la nostra pelle viene inserito nell' arazzo umano del senso della nostra vita . Mi piace molto questa visione della psicoanalisi di Antonino Ferro e di Civitarese, mi trasmette proprio un grande senso di umanità . Francesco