Giotto: Il dono del mantello - lezione metodologica

Guardando un affresco di Giotto della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, tentiamo di capire come analizzare un dipinto e quali domande porci per provare a interpretarlo. Non si tratta di imparare a memoria quello che la/il prof ci dice a lezione, ma si tratta di mettere a punto un metodo di lettura che ci permetta di diventare autonomi e indipendenti nell'affrontare le opere d'arte delle diverse epoche storiche!
00:00 Introduzione (Basilica di San Francesco ad Assisi)
02:09 L'organizzazione dei 28 riquadri
03:18 Il metodo: la collocazione (il contesto) e la datazione
04:32 L'autore: stile, biografia, poetica
04:54 La tecnica impiegata: affresco
05:25 Il soggetto rappresentato: il dono del mantello
08:23 Le dimensioni: 230x270cm
08:36 Analisi stilistica. La composizione: le diagonali (Francesco al centro)
10:25 Spazio civile e spazio religioso (Francesco unisce i due mondi)
12:00 Intersezione tra mondo divino e terreno
12:36 L'occhio dello spettatore guidato verso il mantello
13:22 Composizione asimmetrica e decentrata verso destra
14:34 Composizione dinamica: le curve morbide e il ritmo
15:55 Il cavallo: l'istante accade ora, sotto i nostri occhi (naturale e reale)
16:45 Mancanza di ombre
17:19 Il colore e il chiaroscuro (scena più verosimile)
19:44 La prospettiva (la scelta della posizione dello spettatore)
20:36 Il blu lapislazzuli del cielo e dell'abito del santo
21:59 L'espressività dei volti (sguardi che si intersecano)
23:24 Sentirsi visti e considerati nella difficoltà
24:23 Natura schematizzata (alberi e piano d'appoggio)

Пікірлер: 11

  • @JigenlV
    @JigenlV3 жыл бұрын

    Sono uno studente universitario del curriculum archeologico, due giorni fa ho tenuto un esame di Storia dell'arte medievale conseguendo la mia prima lode, un grazie lo devo soprattutto a Lei e alle Sue minuziose spiegazioni su Giotto, ho seguito molti dei Suoi video ed ho avuto modo di approfondire romanico, gotico e anche quella che è la rivoluzione giottesca, La ringrazio infinitamente e Le porgo i miei complimenti per le analisi.

  • @RaffaellaArpiani

    @RaffaellaArpiani

    3 жыл бұрын

    @PietrotheIV sono senza parole! Bravissimo! Ti ringrazio per la fiducia e per aver condiviso il tuo percorso, ma sono più che sicura che la lode te la sei proprio meritata tutta da solo! Però sono felice di aver contribuito anche in piccola parte!

  • @francescos7361
    @francescos7361 Жыл бұрын

    Mi complimento essendo un insegnante di arte , disegno .La ringrazio

  • @RaffaellaArpiani

    @RaffaellaArpiani

    Жыл бұрын

    @Francesco S, grazie, allora i complimenti pesano ancora di più.

  • @francescos7361

    @francescos7361

    Жыл бұрын

    @@RaffaellaArpiani certo.

  • @caaaaaa7735
    @caaaaaa77352 жыл бұрын

    Complimenti!!!

  • @RaffaellaArpiani

    @RaffaellaArpiani

    2 жыл бұрын

    Grazie @Caaa aaa!

  • @marcociceri1809
    @marcociceri18093 жыл бұрын

    Bellissima questa tua lettura e analisi del dipinto. Molto interessante la parte inerente la composizione e l'utilizzo delle diagonali, la suddivisione della scena tra vita reale e spirituale e dove pone la testa di S. Francesco. E' vero quello che dici sulla mancanza di ombre relative ai soggetti però trovo strano, che nella parte di dipinto riguardante il paesaggio utilizzi delle ombre, anche se non in modo perfetto per creare tridimensionalità, cosi come utilizza il chiaro scuro nel panneggio e poi non utilizza ombre per i soggetti. Detto questo grazie ancora per questi tuoi tutorial.

  • @RaffaellaArpiani

    @RaffaellaArpiani

    3 жыл бұрын

    @Marco Ciceri, grazie perché mi segui con costanza. Quello che dici a proposito delle ombre è corretto, se pensiamo all'ombra come chiaroscuro, quindi come uno strumento che permette di far rilevare alcune parti, evidenziandone la tridimensionalità. Ma le ombre portate, l'idea che da una fonte di luce unica (il sole?) si generino delle zone d'ombra sulla superficie dove si appoggiano i personaggi, è ancora prematura. Tieni presente che i nostri artisti dipingevano al chiuso, in bottega, e non osservavano per davvero il reale, tantomeno i suoi colori. O forse era ancora l'epoca in cui era privilegiato considerare poco la fisicità dei corpi e lasciare spazio alla loro spiritualità. Grazie davvero delle tue riflessioni! Sei sempre il benvenuto!

  • @juliazavarise5443
    @juliazavarise54432 жыл бұрын

    molto interessante, parla un po’ troppo velocemente

  • @RaffaellaArpiani

    @RaffaellaArpiani

    2 жыл бұрын

    @Julia Zavarise, grazie del tuo commento. E hai ragione: parlo a macchinetta e pensa che provo anche a rallentare e a volte mi sembra persino di riuscirci!