David Sassoli, il passaggio dal giornalismo alla politica (PD) era scontato!

Questo è un breve stralcio dell'intervista che il Dott. Sassoli fece ad Azouz Marzouk, inizialmente accusato della strage di Erba. Innanzitutto ci sono da ricordare le vicissitudini giudiziarie incorse da questo individuo di nazionalità tunisina: arrestato e condannato 2 volte per spaccio di droga (2006 e 2007), e poi espulso definitivamente dall'Italia perchè ritenuto "persona socialmente pericolosa" (così fu definito dal Tribunale di Sorveglianza di Varese). Ebbene, il Dott. Sassoli sentì la necessità di intervistare questo individuo per difenderlo dagli attacchi mediatici subiti. Dimenticò, però, che non fu solo una certa stampa di destra ad accusarlo, ma furono addirittura gli inquirenti ("sicuramente" fascisti e razzisti) del Tribunale di Como che riversarono tutte le attenzioni su di lui. Non solo, ma il Dott. Sassoli disse nel corso del TG1: "...subito marchiato dai mass media come l'assassino". Appunto, lui stesso non definì i mass media come di destra... e allora? Ma la domanda nasce spontanea: che c'entrava la presunta (e falsa) persecuzione razzista subita dal tunisino con l'accusa del massacro del quale, nei giorni successivi, era stato l'indiziato numero uno? Non é dato sapere. Quell'intervista, però, ebbe un'altra conseguenza, quella di far conoscere al mondo intero quanto il Dott. Sassoli avesse a cuore il tema antirazzismo, pur non avendo alcuna attinenza con il soggetto intervistato. Altra domanda spontanea: potevano dai piani alti della direzione PD lasciarsi scappare l'occasione di far diventare il Dott. Sassoli un formidabile acchiappa voti alle imminenti elezioni europee del 2009? C'hanno tutti i difetti che qualsiasi VERO essere umano si auguri mai di non avere, ma non so' scemi, ed ecco che l'idea incomincia a balenare nelle loro menti. C'é un famoso detto che recita: "tra il dire e il fare c'é di mezzo il mare". Ma in quel caso non c'era di mezzo il mare, bensí una pozzanghera: il Dott. Sassoli fu subito candidato, vinse e divenne europarlamentare!
In quello stesso periodo, in occasione dell’incontro con la stampa e i responsabili dell’informazione "Diamo voce all’Africa", egli ebbe a dire: "Abbiamo un’informazione che confonde e si confonde perché il colore della pelle è diverso". No, l'informazione è "confusa" perchè è stravolta e manipolata da certi giornalisti che non sono ne obiettivi e ne imparziali nel dare notizie a loro scomode, cioè quelle che riguardano atti illeciti di rilievo penale compiuti da soggetti "con il colore della pelle diverso"... meglio non parlarne per evitare possibili tirate d'orecchio da qualche esponente PD della Vigilanza Rai! E questo sarebbe il modo corretto di fare giornalismo? E' chiaro che taluni individui, dalle menti facilmente manipolabili che fruiscono di quella informazione falsa e deviata, cadranno nel tranello e saranno portati a credere che non esistono crimini commessi dai migranti: di conseguenza, qualsiasi notizia riferita ad atti di violenza sessuale, spaccio di droga (venditori di morte), furti e rapine, resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale riguarderà certamente un fottuto cittadino italiano da sbattere subito in galera e buttare la chiave!

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