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Dalle Budrie al mondo

12PORTE - 18 luglio 2024: “Verrà un giorno che qui alle Budrie accorrerà molta gente, carrozze e cavalli”.
Poco prima di morire 23enne Madre Clelia Barbieri aveva intravisto profeticamente il futuro di quel piccolo Ritiro della Provvidenza a cui aveva dato vita il primo maggio 1868 insieme a tre amiche nella Casa del Maestro. I campi già mietuti attorno alla Chiesa del villaggio delle Budrie, oggi Santuario di Santa Clelia, sono stati adattati a parcheggio per le centinaia di automobili e pullman che hanno portato circa un migliaio di pellegrini alla celebrazione conclusiva della festa di Santa Clelia. Sono trascorsi 154 anni dal transito di Clelia, quando promise alle sorelle che non le avrebbe mai lasciate sole e le avrebbe seguite ovunque.
Mons. Gabriele Cavina a nome della parrocchia e anche delle religiose ha accolto con il Cardinale Arcivescovo, molte decine di sacerdoti, anche dalla diocesi di Modena con il vicario generale e molte centinaia di pellegrini nel parco retrostante il Santuario alla presenza dell’arca con le reliquie della Santa. Un grande prato alberato, circondato dai campi che diventa per un giorno la Cattedrale estiva della Chiesa bolognese.
Tutta la vita di Santa Clelia, ha detto il Cardinale, è vissuta nella speranza. Non si è preoccupata di misurare il frutto, ma di gettare il seme.
Le memorie delle sue figlie, custodivano un’altra profezia di Madre Clelia: “Voi crescerete di numero e vi spanderete per il piano e per il monte a lavorare la vigna del Signore”.
E la celebrazione di quest’anno intendeva celebrare un passo importante nella storia della famiglia delle Minime dell’Addolorata che ha dato corpo a questa profezia della Madre: nel 1974, cinquant’anni fa, le figlie di Santa Clelia decisero di partire per la Tanzania. Erano passati pochi anni dal capitolo generale della Congregazione nel quale si espresso il forte auspicio di una apertura missionaria e il profondo legame con la Chiesa bolognese, offrì loro la possibilità di partecipare al gemellaggio stabilito tra la diocesi petroniana e quella di Iringa in Tanzania. Nel 1985 le Minime accolsero le prime quattro giovani tanzaniane che desideravano condividere la loro vita, poi seguite di anno in anno da altri gruppi fino a divenire una lieta schiera. Le sorelle di origina tanzaniana hanno espresso con il canto la loro gratitudine a Dio per il dono della vocazione e per la gioia di essere parte della famiglia spirituale di Mtakatifu Clelia.
Oggi le Minime che si stanno preparando al Capitolo generale, che avrà luogo in agosto, sono presenti dal 1981 anche in Kerala dove si dedicano alla educazione dei giovani, alla catechesi, all’assistenza agli anziani e al servizio infermieristico, al servizio ai poveri e ai disabili.
E poi ancora dal 2001, sempre seguendo le iniziative della diocesi di Bologna, le Minime si aprono al Brasile dove in tre comunità sono presenti religiose italiane, indiane, tanzaniane e brasiliane.
Terminata la celebrazione, l’urna della Santa è stata accompagnata in processione con il canto gioioso delle sorelle africane, in quell’Oratorio di San Giuseppe dove abitualmente accoglie i pellegrini: era questo il luogo in cui teneva le sue lezioni di catechismo ai bambini, ma anche agli adulti e dove venne ritratta nella sua celebre posa in cui regge il Crocifisso e indica la via del cielo.

Пікірлер: 5

  • @orianademaria6909
    @orianademaria6909Ай бұрын

    Santa Clelia, prega per noi e il mondo intero

  • @livianazabbini8286
    @livianazabbini8286Ай бұрын

    Ero presete:ho percepito e sperimentato un "respiro" di ECCLESIA universale!!!LODE al SIGNORE ☀️e ... fraternamente GRAZIE🙏😊🙏

  • @gabriellacollu3637
    @gabriellacollu3637Ай бұрын

    Santa Clelia prega per noi 💞

  • @ednalvafarias5071
    @ednalvafarias5071Ай бұрын

    Que Maravilha,mim arrepiou todinha, viva viva viva Santa Cleria 🌹❤️❤️❤️❤️🌹

  • @TeresaZiosi-uv9jc
    @TeresaZiosi-uv9jcАй бұрын

    ♥️🙏