Come si estrae il gas naturale? - Torre Derrick - Metano

Ғылым және технология

0:00 Intro
0:32 Gas Naturale
0:56 Giacimenti
2:03 Studio di Perforazione
3:59 Perforazione
6:42 Estrazione
8:21 Biogas
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Il pianeta terra dispone di diversi combustibili fossili, come il petrolio, il materiale più utilizzato nel settore dei trasporti, oppure il carbone, impiegato sopratutto nel settore industriale. Ma esiste un’altrocombustibile che viene utilizzato quotidianamente per uso domestico, per produrre energia nelle centrali elettriche o ancora per riscaldare le nostre case: stiamo parlando del Gas Naturale! Il gas naturale allo stato fossile si trova in giacimenti ed è un materiale prodotto dalla decomposizione anaerobica di materiale organico. Principalmente è composto da Metano, la più piccola fra le molecole degli idrocarburi, ma può contenere anche Etano, Propano e Butano, nonché piccole quantità di Pentano. I giacimenti di gas naturale sono molteplici e si trovano in quasi tutto il globo terrestre. Il maggiore produttore di gas naturale è la Russia, con una produzione annua di 624,61 gigametri cubi (Gm3), secondo una stima del 2010 le sue riserve dureranno almeno 74 anni. A seguire troviamo l’Iran e il Qatar con una produzione annua che oscilla tra i 120 e 150 gigametri cubi (Gm3). Ma come si estrae il gas naturale? Il gas naturale si trova molte volte dove è presente un giacimento di carbone; questo perché in territori dove erano presenti fiumi e torrenti, nel corso degli anni con la decomposizione di materiale vegetale si formarono strati di Torba. Questi strati di Torba attraverso la reazione di fossilizzazione generavano del carbone ed il gas naturale non è altroche il sottoprodotto della reazione di fossilizzazione. Prima di iniziare con l’estrazione del gas bisogna effettuare dei sopralluoghi sul territorio, per determinare la grandezza del giacimento, la quantità di gas presente e la fattibilità d’estrazione.Geologi e geofisici effettuano dei test sul sito del giacimento per ricreare digitalmente in 3D il sottosuolo; con una tecnica chiamata Sismica a riflessione, una sorta di ecografia del terreno, vengono sparate delle onde sismiche che riflettendo sugli strati argillosi sottostanti riescono a riprodurre graficamente il sottosuolo, evidenziando potenziali giacimenti di gas naturale. Dopo questi primi passaggi si procede con la perforazione di un pozzo esplorativo, per accertare con precisione la presenza di gas naturale; successivamente vengono perforati altri pozzi, chiamati pozzi di delimitazione, appunto per delimitare, sia in verticale che orizzontale, l’estensione effettiva del giacimento di gas, in modo da avere una valutazione precisa della quantità digas presente. Questo serve per garantire un giusto ritorno economico all’azienda che investe in un determinato giacimento. Una volta accertata la presenza di gas e la quantità che il giacimento contiene si passa al livello successivo, ovvero stilare un Piano di Sviluppo. Nel piano di sviluppo verranno decisi quanti pozzi di estrazione immettere sul sito, la loro posizione, la traiettoria, il tipo di pozzo se verticale, orizzontale o deviato, inoltre la posizione e il numero di strutture necessarie alla gestione ed al trasporto del gas estratto.
Per l’estrazione del gas naturale possono presentarsi due diverse situazioni, e dipendono dalla posizione del giacimento; quando il giacimento si trova abbastanza vicino alla superficie terrestre la costruzionedel sito e l’estrazione sono più agevolati, ma può succedere che il giacimento si trovi sotto il fondale marino. In quel caso la preparazione del sito risulta più complessa, bisogna costruire una piattaforma in mezzo al mare, chiamata piattaforma Off-shore, dalla quale si possono gestire tutte le operazioni di trivellazione ed estrazione. Che sia su terra oppure in mare, la procedura di perforazione è molto simile; adesso vedremo le strutture ed i passaggi necessari all’estrazione del gas naturale. Per la perforazione del suolo si utilizza uno speciale strumento, ovvero uno Scalpello Rotante. Questo scalpello è composto da 3 teste coniche costituite di materiale durissimo, capace di sbriciolare il suolo. Lo scalpello è fissato a delle aste della lunghezza di 12-15 metri ciascuna, che vengono aggiunte man mano che lo scavo avanza. Tutto questo è tenuto insieme da un gancio collegato con dei fili di acciaio ad un sistema di carrucole che consentono l’innalzamento e l’abbassamento del dispositivo di perforazione...

Пікірлер: 4

  • @user-sg4hl1ho3d
    @user-sg4hl1ho3d Жыл бұрын

    Ottimo, molto utile!!!

  • @PICCI701
    @PICCI7012 жыл бұрын

    Grazie al team di inside web srl per avere sviluppato il 3d per noi

  • @salvatoreloporto7044
    @salvatoreloporto70442 жыл бұрын

    Potreste chiarire in quanto tempo i citati 5500 m3 di biogas sono prodotti? Grazie

  • @GENNAROWIFI
    @GENNAROWIFI Жыл бұрын

    2 domande. Nella rigassificazione con uso di acqua di mare, se i fasci tubieri sono a tenuta stagna, l'acqua di scarico, dopo la rigassificazione, non dovrebbe contenere alcun elemento inquinante per l'ambiente marino? Comunque i sono strumenti, che analizzano l' acqua di scarico, se inquinata interrompono le operazioni di rigassificazione?