Che cos'è la ritenuta - significati e adempimenti

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Nonostante i soggetti coinvolti nell’applicazione delle imposte siano sostanzialmente due, la Pubblica Amministrazione da un lato e il contribuente dall’altro, esistono casi in cui la Pubblica Amministrazione preferisce delegare ad un terzo soggetto il compito della riscossione delle imposte. E questo perché la moltitudine dei soggetti operanti sul nostro territorio e le diverse operazioni da compiere rende impossibile per lo Stato eseguire correttamente tutti gli adempimenti necessari per identificare chi deve pagare e cosa. Lo Stato in pratica si agevola nel prelievo tributario introducendo la figura del sostituto d’imposta.
Chi è il sostituto d’imposta?
Il sostituto d’imposta (datore di lavoro, condomini, imprese, liberi professionisti, amministrazioni dello Stato, commissario liquidatore, curatore fallimentare) non è altro che un soggetto al quale lo Stato attribuisce il potere di riscuotere le imposte al posto suo. Sostituisce appunto lo Stato nell’arduo e sgradito compito della riscossione.
Il sostituto dovrà dunque trattenere per conto dello Stato certe somme di denaro che poi provvederà a versare allo stesso nei termini stabiliti dalla legge e che vedremo in seguito.
La particolarità del sostituto d’imposta è quella di poter operare la rivalsa tramite ritenuta alla fonte, cioè decurtando direttamente la somma corrisposta al sostituito (il soggetto che percepisce il compenso). Questa somma di denaro si chiama ritenuta, somma che il sostituto è obbligato ad operare e versare periodicamente all’amministrazione finanziaria a titolo di IRPEF o IRES e che si calcola sul reddito spettante al percipiente come controprestazione del servizio reso al sostituto.
Le ritenute si dividono in due tipologie:
1. Le ritenute d’imposta;
2. Le ritenute d’acconto.
Cosa sono le ritenute d’imposta?
Le ritenute d’imposta sono delle vere e proprie imposte sostitutive che estinguono l’obbligazione tributaria del sostituito relativa al reddito da lui percepito e che, essendo già stato tassato definitivamente, non dovrà più essere richiamato dal percipiente e indicato in dichiarazione dei redditi. L’elemento necessario per l’applicazione di queste ritenute è costituito dall’erogazione del reddito da parte dei soggetti (sostituti d’imposta) che per legge meritano la fiducia del fisco.
Le ritenute d’imposta si applicano a determinati proventi quali:
- Redditi di lavoro autonomo e simili corrisposti a non residenti;
- Redditi di capitale;
- Redditi diversi ad esempio le plusvalenze da cessione di attività finanziarie.
Cosa sono le ritenute d’acconto?
Le ritenute d’acconto costituiscono invece solo un prelievo parziale dell’imposta rispetto a quella complessivamente dovuta, in quanto il sostituito soggetto passivo, resta obbligato ad indicare in dichiarazione i redditi percepiti e l’imposta totale dovuta, potendo portare in detrazione le ritenute subite. Dunque, i proventi assoggettati a ritenuta d’acconto concorreranno a formare il reddito imponibile al lordo della ritenuta, che verrà poi detratta dall’imposta a debito del sostituito.
I redditi soggetti a ritenuta d’acconto sono:
- Redditi di lavoro dipendente;
- Redditi di lavoro autonomo ed assimilati percepiti da soggetti residenti.
#ritenuta #ritenutadacconto #ritenutadimposta #commercialista #sostituto #riscossione #sostituito #fattura #ritenute #partitaiva #prelievofiscale #tassazione

Пікірлер: 12

  • @studiocommercialistaonline
    @studiocommercialistaonline3 жыл бұрын

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  • @user-lr7ee5hk9n
    @user-lr7ee5hk9n Жыл бұрын

    Buongiorno, mi è stato versato da un soggetto con partita IVA in regime forfettario un importo pari al compenso pattuito più il 20% pari alla ritenuta di acconto. Es. Dei 150€ mi sono stati versati 180€ dicendomi che sono io a dover effettuare un F24 per il pagamento della ritenuta di acconto. É davvero così? Non è il committente all’interno di un contratto a prestazione occasionale a dover versare la ritenuta d’acconto? Grazie

  • @studiocommercialistaonline

    @studiocommercialistaonline

    Жыл бұрын

    Salve, il forfettario NON è tenuto a pagare la ritenuta. Se lo fa, il forfettario dovrà trattarsi come un sostituto d’imposta e quindi dovrà trasmettere CU e presentare il modello 770. Questa ritenuta, il forfettario potrà recuperarla in fase di dichiarazione dei redditi. Chieda al suo commercialista perché la faccenda potrebbe essere complessa. Saluti

  • @metalloecemento_videomaking
    @metalloecemento_videomaking3 жыл бұрын

    Ciao Emanuele, io ho ricevuto un pagamento di 187,50 e adesso devo fare una ricevuta con ritenuta d'acconto. Dato che ho incassato l'imponibile posso versare io le tasse in qualche modo?

  • @studiocommercialistaonline

    @studiocommercialistaonline

    3 жыл бұрын

    La ritenuta la versa il tuo cliente entro il 16 del mese successivo al pagamento. Poi, per recuperare le ritenute, le dovrai indicare nella tua dichiarazione dei redditi.

  • @metalloecemento_videomaking

    @metalloecemento_videomaking

    3 жыл бұрын

    @@studiocommercialistaonline Pure la marca da bollo la paga il mio cliente? Grazie mille

  • @studiocommercialistaonline

    @studiocommercialistaonline

    3 жыл бұрын

    @@metalloecemento_videomaking si

  • @metalloecemento_videomaking

    @metalloecemento_videomaking

    3 жыл бұрын

    @@studiocommercialistaonline Grazie mille per la risposta immediata!

  • @lorenzamassa5339
    @lorenzamassa53392 жыл бұрын

    ma il modello 770 non deve essere tramesso entro il 31 ottobre? perchè lei dice 31 luglio?

  • @studiocommercialistaonline

    @studiocommercialistaonline

    2 жыл бұрын

    Si esatto, la scadenza è stata prorogata al 2 novembre, ma in origine era 31 luglio.

  • @user-wm6no2rp8f
    @user-wm6no2rp8f Жыл бұрын

    Non se paga nulla di contributi se ho la tenuta da d'acconto ?

  • @studiocommercialistaonline

    @studiocommercialistaonline

    Жыл бұрын

    Non c’entrano nulla i contributi. Legga questo articolo per saperne di più www.studiocaggegimazzeo.it/blog/dettaglio-news?a=che-cose-la-ritenuta