Campane di Varese (VA) - Frazione Bizzozero, chiesa di Santo Stefano Protomartire

Chiesa sussidiaria di Santo Stefano Protomartire
Decanato di Varese
Arcidiocesi di Milano
Comune di Varese
Provincia di Varese
1 campana in Sol4 calante
Fusa nel 1741
Distese della campana per la Santa Messa Festiva delle ore 9.00.
(Suona il gruppo "Noi campanari di Varese")
Un po' di curiosità:
L’odierna chiesa di S. Stefano sorge su un luogo di culto molto antico, come testimoniato da una lapide romana del II sec. d.C. rinvenuta nelle immediate vicinanze; questa lapide, oltre a documentare l’antico insediamento umano, evidenzia anche il culto al Dio Silvano, divinità dei boschi e delle foreste.
Spesso le chiese cristiane sorsero sulle stesse fondamenta dei templi pagani, perciò si può ipotizzare che nell’area di S. Stefano sorgesse un tempio pagano dedicato appunto a Silvano, soppiantato successivamente da una costruzione cristiana.
I primi elementi certi però sono emersi dal rinvenimento sotto la pavimentazione di S. Stefano delle fondamenta di due edifici precedenti.
Una prima pianta - anche se solo parzialmente - ci fa conoscere la presenza di un edificio del VII secolo d. C., molto più piccolo dell’attuale.
Una seconda pianta ci mostra un luogo rettangolare, fornito di abside, di dimensioni notevolmente più modeste delle attuali ma più grandi del precedente e risalente all’ VIII secolo.
Il perimetro di questi primitivi edifici è oggi evidenziato sulla pavimentazione di S. Stefano tramite una colorazione più scura.
Arriviamo così all’odierno edificio che, anche se con numerose significative modifiche, risale all’ XI secolo.
Il campanile invece è antecedente, del X secolo, e affiancava dunque la costruzione precedente.
La cella campanaria è però molto più recente, risale infatti al XVI secolo.
All’interno notevoli sono le tavole collocate sui lati dell’altare, la cappella dell’annunciazione (del XIV o XV secolo) in stile gotico, affrescata anche da Galdino da Varese, e gli affreschi dell’abside e della parete nord.
Una delle poche date precise è quella della campana, su cui è inciso l’anno di fusione: 1741; a quell’epoca però questo prezioso luogo di culto già da tempo era in decadenza.
S. Stefano infatti rimase sempre discosto dal nucleo abitativo, e quando la cappellania esistente a S. Stefano venne trasferita definitivamente a S. Evasio (nel 1574, durante le visite pastorali di S. Carlo) si accentuò l’isolamento di questo antico edificio.
Agli inizi del ‘900 la chiesa era praticamente inagibile e solo nel 1969 si mossero i primi passi per un intervento di recupero globale terminato nel 1975.
(Fonte: Bizzozero.net)

Пікірлер: 2

  • @Alex-mf3xn
    @Alex-mf3xn7 ай бұрын

    La frazione ha dato nome all'omonima fonderia.

  • @tommasopacciani
    @tommasopacciani7 ай бұрын

    Ma codeste campane sono solite fare un mix?