Oratorio di Sant'Antonio da Padova
Decanato di Cantù
Arcidiocesi di Milano
Comune di Senna Comasco
Provincia di Como
Due campane in Sol4 (solo distesa)
Sol4 antica - Sol4 (anni '80 Gianluigi Barigozzi?)
Distesa a due campane per la Santa Messa Festiva delle ore 9.15, nella II Domenica di Pasqua, nella Festa della Divina Misericordia.
Ore 9.00 e 9.14 (breve spezzone)
~ Ringrazio di vero cuore i signori sacristi e alcuni fedeli di Navedano a cui va la mia dedica di questo video.
Curiosita:
Arrivato a Navedano intorno le 8.40, mi accorsi subito che due campanelle del genere fossero elettriche, destando in me alcune perplessità. Avvicinandomi alla chiesa ho notato che una signora stava aprendo il piccolo oratorio cosicché decido di presentarmi e chiedere alcune informazioni sull'orario della suonata.
Gentilissima mi fa entrare subito in sacrestia per vedere l'impianto, e notai che non era altro che dei semplici tasti per l'avvio delle campane a distesa. Ringraziandola per la mia richiesta di poter avviarle quando si fosse fatto l'orario, mi raccontò una storia del tutto particolare, cosa per cui ho potuto fare un pensiero nel momento cruciale dell'avvio delle campane.
- Vi erano due campane antiche, la maggiore è stata tolta e portata con sé dallo storico parroco, forse per il grande affezionamento a queste campanelle nel suo nuovo spostamento, facendo fondere una nuova campana con la stessa dimensione.
Seppur più grossa della campana "minore" ma non corrispondente alla dimensione dello "stampo" antico, risulta avere la stessa nota della campana antica e leggermente crescente.
Un po'di storia:
Nel cuore della frazione di Navedano si trova l'oratorio dedicato a Sant'Antonio da Padova, la cui esistenza è documentata già alla fine del XVII secolo. Un documento depositato presso l’archivio parrocchiale di Cucciago datato 2 marzo 1688 testimonia infatti la volontà di un certo Cristoforo Castiglioni di far celebrare delle Sante Messe in suo suffragio presso l’Oratorio di Navedano, facendo ricadere sui suoi eredi l’onere delle suddette Sante Messe. Di lì a poco, gli atti di una visita vescovile alla Pieve di Cantù riportano che: “Esiste un Oratorio dedicato a S. Antonio di Padova nell'abitato di Navedano. È lungo braccia 18, largo braccia 12 e alto braccia 15. Vi è l'obbligo di celebrare due S. Messe settimanali secondo il testamento del Sig. Cristoforo Castiglioni”. Nel rapporto di un’altra visita pastorale del 1707 si legge che “Data la lontananza dall’abitato (di Cucciago) si permette la celebrazione della Messa festiva nel periodo invernale da dicembre fino ad aprile e l’insegnamento del catechismo”. La forma attuale dell'oratorio è già testimoniata in una descrizione riportata negli atti di una visita pastorale del 1764: ”All'Oratorio di S. Antonio si accede dalla via pubblica per due gradini di pietra. Il pavimento è in laterizio (cotto). Le pareti sono intonacate e imbiancate, ornate da diversi quadri con sacre immagini. I vasi per contenere l'acqua santa sono di pietra solida, ai lati della porta, inseriti nel muro. L'ingresso dell'abside è delimitato da balaustre di legno. L'altare è in muratura, rivestito di tavole di legno e addossato alla parete absidale. Sopra il tabernacolo, sul muro, è posto un quadro raffigurante la Madonna con il Bambino, S. Giovanni Battista, S. Antonio e Santa Maria Maddalena. La campana è su due pilastrini sopra il tetto, verso l'abside”.
(fonte wikiwand)