Il complesso monasteriale benedettino di Santa Caterina, completamente ristrutturato nel 1547 da Galeazzo Alessi, sorse sulla direttrice medievale che, uscendo dalle antiche mura cittadine in direzione nord-ovest, e in asse con l'Arco Etrusco, permetteva un nuovo sviluppo urbanistico verso porta Sant'Angelo. La strada maestra medievale (oggi Corso Garibaldi) allineava numerosi complessi assistenziali e religiosi che, a seguito della demaniazione post unitaria, vennero trasformati in caserme; questo monastero fu trasformato nello stabilimento della Società Anonima Fabbriche Fiammiferi e Affini di Milano (SAFFA).
Successivamente è stato restituito in parte all'uso monastico per le suore benedettine e in parte ad attività sociali.
Il campanile ospita un impianto Capanni con 4 campanelle; di esse le tre maggiori sono elettrificate a slancio veloce.
-la campana più piccola è stata lasciata volutamente a corda, priva di elettrificazione, per volere delle suore. Queste ultime vogliono avere la certezza di poter sempre usare almeno una campana, anche in caso di malfunzionamento dell'impianto, essendo rimasta invariata nel tempo l'usanza di comunicare le diverse attività giornaliere all'interno del monastero soltanto con l'uso di campane. Non è firmata ma datata 1855.
-la minore del concerto è dedicata a San Giorgio e venne fusa da Vincenzo Baldini di Sassoferrato (Fonditore in Macerata) nel 1877.
-la mezzana è la più recente; porta il nome del Monastero di Santa Caterina e venne fusa dalle Fonderie Capanni nel 1988.
-la maggiore è anch'essa dei fratelli Baldini, anno 1851.
Per eliminare infiltrazioni d'acqua e rimuovere alcuni arbusti selvatici nati sulla sua cima, nel 2012 il campanile ha subito un importante restauro guidato dall'occhio attento e premuroso delle suore che ne fanno raro tesoro.